28 settembre 2006

Facce da culo


...questa è una di quelle sere in cui gli occhi si chiudono lasciando scivolar via qualche lacrima di tristezza e le labbra si mordicchiano per la necessità soppressa di urlare..
A volte mi domando se la strana sono..se sono un'aliena gettata in questo mondo di persone false più dei soldi del monopoli..in cui l'amicizia ha una concezione astratta e si plasma a seconda di come viene usata...e ogni volta sto qui con il fegato in procinto di esplodere e il singhiozzo di pianto che cerca di non farsi sentire.
Ma come si fa a fare quei sorrisi di circostanza?
come si fa ad essere amica di tutti e di nessuno?
come si fa a non scremare chi ti sta accanto senza accorgerti che il 90 % è solo voglia di non stare sola?
COME CAZZO SI FA?!perchè io vorrei imparare,vivrei sicuramente meglio...perchè devo sempre vedere oltre l'apparenza e non farmi mai i cavoli miei!!!
Ora apri la finestra e chiamo una nuvola...mi siederò su di lei e mi farò portare lontano...lontano dai rumori e lontana da questi sospiri...lontana da chi parla senza dire nulla...lontana...
Se si potesse farei il trapianto di cuore..si vorrei il cuore di un malavitoso siciliano..uno senza scrupoli,che l'unico movimento del viso lo fa digrignando i denti...con la pistola nella tasca e degli scagnozzi ai miei piedi...ma poi se passo la mano sugli occhi asciugandoli della loro debolezza capisco che non ho voglia di cambiare..e che non lo farei mai...
Destinata a ritrovarmi qui fra qualche mese rimproverandomi per le stesse cose...perchè...
"....ti sento ogni volta che respiri...."

27 settembre 2006

PENSIERO DEBOLE



Momenti di panico. A parte che piove che il cielo la manda e che se ne mandasse giù un po' meno sarebbe anche meglio, e che con sto maledetto umido abbiamo salutato la tanto sospirata abbronzatura per far posto a quel bel colore giallino della carta da forno, le nostre anime sono sconvolte da due terribili notizie. La Hunziker ha dichiarato ai giornali che è da un anno tondo tondo che non batte chiodo. Zero ciupa. Neanche un giro di lenzuola che sia uno. Che dire per consolarla? Contrite schiere di single si stringono a lei in unfraterno abbraccio. E nutrite falangi di maschi sessualmente attivi si offrono volontaricomealle olimpiadi. Altrodramma. Pare che cento madame torinesi stiano attendendo gementi e piangenti in questa valle di lacrime il nuovo modello della borsa di Hermès, quella che si chiama Birkin in omaggio alla Birkin appunto, la moglie di Gainsbourg che ranfiava cantando Je t'aime moi non plus. Modello base 5000 euro. Se la vuoi in pelle di struzzo fanno 9000, se vuoi proprio scialare prendi quella in pelle di coccodrillo che fa 20000 euro e ti levi la paura. Vivere deprivati di tale belluriadeve essere devastante.Nel caso le madame fossero proprio a corto di borse io sono disponibile a prestarne qualcuna delle mie. Come si fa coi muletti dei telefonini. Ne ho tre che non uso mai. Una gialla bellissima con un baffo di biro lungo un metro, l'altra con la cerniera che si apre a squarcio e una che pesa mezza tonnellata e se la lanci addosso ad un maniaco di fibbia lo sfregi. Certo non sono di Hermès, ma al bisogno fanno il loro mestiere. Pare che per produrre un capolavoro come la Birkin ci vogliano mesi e mesi. Un artigiano della Hermès arriva a fare una Birkin dopo cinque anni di formazione nella casa madre di Parigi, praticamente un liceo. Ma io che son cretina mi chiedo. Se per fare una borsetta ci vogliono 5 anni di formazione quanti ce ne volevano per i tizi che facevano le cattedrali gotiche? Chissà. Meglio non farsi troppe domande se non si hanno pronte le risposte. Ma io sono vittima della sindrome di Marzullo. E non ne posso fare a meno. Quindi un altro mistero già che ci sono. Come mai i jeans li fanno sempre lunghissimi al fondo? Avanzi sempremezzo metro di roba?Tucompriunpaio di jeans che sono della tua taglia, ti calzano a pennello, godi come un riccio, poi abbassi lo sguardo e scopri il mostruoso esubero. Un chilometro di stoffa. Minimo. Ma per chi li fanno? Per i Vatussi? Li fan per le cicogne? Per gli Elefanti di Dalí? Va bene che io son bassotta, che sono unpuffo blu alta due mele o poco più, ma al limite posso avanzare 10 centimetri di stoffa non la Salerno-Reggio Calabria. Anche la Stefanenko se non se li accorcia sembra Sbirulino. Ma perché? Appello.Risparmiate sta stoffa e usatela per fare toppettini, shorts, anche solo guantoni da forno. E poi vi do un consiglio simpatici jeansaioli del borgo. Quando fate i jeans, visto che fate venti taglie e mille modelli, potreste anche fare tre, dico solo tre, taglie diverse per la lunghezza?! Tappa, media e coscialunga? Grazie.

19 settembre 2006

L'amicizia è una dolce responsabilità



Un uomo camminava per una strada con il suo cane. Si godeva il paesaggio, quando ad un tratto si rese conto di essere morto. Si ricordò quando stava morendo e che il cane che gli camminava al fianco era morto da anni. Si chiese dove li portava quella strada. Dopo un poco giunsero a un alto muro bianco che costeggiava la strada e che sembrava di marmo. In cima a una collina s'interrompeva in un alto arco che brillava alla luce del sole. Quando vi fu davanti, vide che l'arco era chiuso da un cancello che sembrava di madreperla e che la strada che portava al cancello sembrava di oro puro. Con il cane s'incammino verso il cancello, dove a un lato c'era un uomo seduto a una scrivania.
Arrivato davanti a lui, gli chiese:
- Scusi, dove siamo? -
Questo è Il Paradiso, signore, - rispose l'uomo.
- Uao! E non si potrebbe avere un po' d'acqua?
- Certo, signore. Entri pure, dentro ho dell'acqua ghiacciata.
L'uomo fece un gesto e il cancello si aprì
- Non può entrare anche il mio amico? - disse il viaggiatore indicando il suo cane.
- Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.
L'uomo pensò un'istante, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo cane. Dopo un'altra lunga camminata, giunse in cima a un'altra collina in una strada sporca che portava all'ingresso di una fattoria, un cancello che sembrava non essere mai stato chiuso. Non c'erano recinzioni di sorta. Avvicinandosi all'ingresso, vide un uomo che leggeva un libro seduto contro un albero. - Mi scusi, - chiese. - Non avrebbe un po' d'acqua?
- Sì certo. Laggiù c'è una pompa, entri pure.
- E il mio amico qui? - disse lui, indicando il cane.
- Vicino alla pompa dovrebbe esserci una ciotola.
Attraversarono l'ingresso ed effettivamente poco più in là; c'era un'antiquata pompa a mano, con a fianco una ciotola. Il viaggiatore riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al cane. Continuarono così finchè non furono sazi, poi tornarono dall'uomo seduto all'albero.
- Come si chiama questo posto? - chiese il viaggiatore. -
Questo è il Paradiso.
- Be', non è chiaro. Laggiù in fondo alla strada uno mi ha detto che era quello, il Paradiso.
- Ah, vuol dire quel posto con la strada d'oro e la cancellata di madreperla? No, quello è l'Inferno. - E non vi secca che usino il vostro nome?
- No, ci fa comodo che selezionino quelli che per convenienza lasciano perdere i loro migliori amici.

...io non lo so che cosa giri nell'aria,forse dopo
Hiroshima e Nagasaky qualcosa nella microsfera è cambiato danneggiando le sinapsi di molte persone..sta di fatto però che quando succede qualcosa di catastrofico si capisce chi sono le persone che ti vogliono bene e chi ci metterebbe un minuto nell'affogarti nella loro merda.
Le persone sono acqua..acqua in cui affogare o acqua che si può bere senza avere la paura di ingoiare...
In questo periodo ho capito da chi proteggermi e da chi lasciarmi andare in un abbraccio dove far germogliare emozioni e sentimenti.
Questo post nasce per ringraziare alcune persone che da semplici individui sono diventate amiche..amiche che avranno sempre la mia stima,il mio appoggio,sarò per loro lo scudo che li difenderà dalle avversità,sarò la spada che trafiggerà i mostri di questa società in bilico tra realtà e crudeltà...sarò in prima fila a raccogliere le loro lacrime o a condividere le loro risa.
Quando sai di non essere sola,respirare sembra più semplice e gli occhi vedono cose che la normale osservazione non ti fa percepire...così vedi la mano amica che si appoggia sulla tua spalla....senti qualcuno che si interpone tra te e un'ombra estranea...annusi l'odore della tranquillità d'anima.
Ma parallelamente a queste nuove emozioni c'è un profondo rancore per chi usa la tua fiducia come carta igienica,per chi calpesta la sensibilità,per chi vive fregandosene degli altri..privi di scrupoli.
come mai queste persone non prendono mai una posizione?
come mai non li vedi lottare affianco a te?
come mai vivono nella penombra e mai alla luce del sole?
come mai vogliono primeggiare senza iniziare la loro corsa dal punto di partenza?
come mai non sentono il bisogno di chiedere scusa?
...è una notte in cui farei volentieri nomi e cognomi..in cui aprirei la finestra e urlerei un vaffanculo a squarcia gola...ma preferisco utilizzare questa adrenalina per ringraziare le due francesce del mio turno,Catia,Daniela e tatangy...senza spiegazioni e senza un minimo dubbio si sono messe al mio fianco.

Nell'ambiente lavorativo è difficile far nascere dei rapporti che vadano oltre la semplice conoscienza,oltre la quotidianità del buongiorno e del buonasera...ma come dice Ligabue "quando metti in circolo il tuo amore come fai con una novità" forse hai trovato la strada giusta per andare oltre...e incominci a non vedere più davanti a te delle colleghe,ma vedi dei cuori ,degli occhi e delle menti a te molto affini.
Certo,caratteri e ideali diversi ci faranno a volte scontrare,non saremo sempre nella stessa lunghezza d'onda..ma le liti sono il miglior modo per comprendersi..e come disse qualcuno prima di me
Lo splendore dell'amicizia non è la mano tesa né il sorriso gentile né la gioia della compagnia: è l'ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi

18 settembre 2006

il bacio...

omaggio ad Oriana Fallaci...colei che ha scritto Lettera ad un bambino mai nato;il mio libro preferito


"Oggi ho avuto una buona sorpresa. E' suonato il campanello, ed era il postino con un pacchetto spedito via aerea. Lo mandava mia madre insieme a una lettera firmata da lei e mio padre. Li avevo informati su te, giorni fa. M'era sembrato un dovere. E ogni giorno aspettavo la loro risposta, con angoscia, rabbrividendo al pensiero delle cose dure o addolorate che forse m'avrebbero scritto. Sono due persone all'antica, sai. Invece questa lettera dice che, pur sentendosi disorientati e colpiti, si rallegrano e ti danno il benvenuto. «Ormai noi siamo due alberi secchi, non abbiamo piu nulla da insegnarti. Ormai sei tu che hai qualcosa da insegnare a noi. E, se hai deciso cosi, vuol dire che e giusto cosi'.» Dopo la lettera ho aperto il pacchetto. Conteneva una scatolina di plastica, e dentro c'erano due scarpine. Piccole piccole, lievi lievi... Le tue prime scarpe. Mi stanno sulla palma della mano, non la coprono nemmeno tutta. E mi si chiude la gola a toccarle. Mi si scioglie il cuore. Ti piacera' la mia mamma. Ti piacera' perché pensa che senza i bambini il mondo finirebbe. Ti piacera' perché e grossa e morbida, con una pancia grossa e morbida per sedertici sopra, due braccia grosse e morbide per proteggerti, e una risata che e un concerto di campanelli. Non ho mai capito come faccia a ridere in quel modo: ma penso che sia perché ha pianto molto. Solo chi ha pianto molto puo apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene. Piangere e facile, ridere e difficile. Imparerai subito questa verita. Il tuo incontro col mondo sara un pianto disperato, nei primi tempi riuscirai a piangere e basta. Tutto ti fara piangere: la luce, la fame, il sonno... Passeranno settimane, mesi, prima che la tua bocca si schiuda a un sorriso, prima che la tua gola gorgogli una risata. Ma non dovrai scoraggiarti. E quando il sorriso verra', quando la risata verra' dovrai regalarla a me: per dimostrarmi che ho fatto bene a non servirmi della biologia tecnologica, a non trasferirti al ventre di una madre piu buona e piu paziente di me."

14 settembre 2006

Emilia...che ti fulmini almeno un giorno di dissenteria!




Io non lo so chi scelga le persone che stanno ai call center,quelli che ti dovrebbero dare le informazioni più dettagliate e rispondere a tutte le tue domande,ma sicuramente prima di metterli al lavoro lavano il loro cervello con l'ammoniaca riducendoli allo stato vegetativo.
Io e un gruppo di amiche da mesi stiamo organizzando un viaggio,dopo varie vicessitudine,pensamenti e ripensamenti si decide per Praga.
Così dopo esserci rivolte a venti agenzie che ci sparavano prezzi astronomici, abbiamo pensato di entrare anche noi a far parte di questo mondo tecnologico che semplicemnte cliccando da casa si prenota tutto il viaggio,anche il miglior canile dove lasciare il povero cane bistrattato da tutti gli alberghi.
Navigando con la stessa leggerezza di un ippopotamo abbiamo trovato un sito in cui c'erano dei viaggi a buon prezzo...vedendo questi prezzi lievitare di giorno in giorno abbiamo affrettato le cose per accaparrarci l'offerta...e fin qui è stato facile.
Il sito richiedeva la carta di credito..prontamente con la velocità di un bradipo e con la contentezza di un verme solitario la mia amica Nicoletta ha offerto la sua....ma questa amica generosa pensa che il mouse si clicchi con il DDT quindi un giorno di buona lena al telefono le ho spiegato come fare,passo passo...adesso non so se passo passo siamo scivolate rovinosamente in una spaccata so solo che dopo 24 ore il fatidico sito le ha mandato un e-mail dicendole che ci spostavano la prenotazione di un giorno.
Va bhè che Praga non è l'America,ma nemmeno un paesino sperduto di venti anime..quindi i due giorni che ci rimanevano del viaggio li passavamo in aereo a capire quali fossero le uscite di sicurezza.
Infuriata come un toro castrato Nico ha chiamato subito il call center(un 199 che nemmeno bill gates ha mai avuto il coraggio di chiamare)..e chi le poteva rispondere????
EMILIA!!!emilia in modo drastico e sicuro le ha detto che se volevamo cambiare la prenotazione dovevamo pagare una penale e perdere dei soldi...APRITI CIELO...fumo dalle orecchie,voce alla Pappalardo e con la docilità di un pittbul Nico ha iniziato a perdere le staffe e a intrecciare con la callcenterista un dialogo di mezzi insulti...ma niente da fare...l'Emilia è stata categorica.
Panico in tutto il gruppo che si è trasformato poi in rassegnazione fino a quando Elisa,testimonial uffiaciale del terzo mondo per il grasso circondato da ossa che la contraddistingue ha ritelefonato parlando con un'altra persona risolvendo tutto.
Quindi Emilia se mi stai ascoltando il 9 ottobre espatria da Milano perchè Nico appena scesa dall'aereo ti verrà a cercare!!si è già segnata la via!!!


11 settembre 2006

CIURLIAMO NEL MANICO




Periodo di cambiamenti,di pagine voltate come se fossero piombo tra le mie dita,di un futuro disegnato con la mina labile di una matita..periodo di pochi forse e molte certezze.
Ebbene si,anch'io sono entrata in quella grande comunità di persone che hanno un mutuo di 30 anni sulle spalle,ma soprattutto sul conto corrente...
...eppure,sono felice perchè sto realizzando i miei sogni senza l'aiuto di nessuno....ho una casa...si,con il mio nome sul contratto...planimetrie su cui disporre i mobili che sceglierò con il tempo del risparmio,pensare a che piante mettere nel giardino,in che zona disporre la cuccia di Gaia,dove lasciar scivolare il mio velo di pazzia,sentire già l'odore della legna che brucia lentamente nel camino,mi sento già coccolata tra l'abbraccio del plaid spalmata sul divano difronte al tepore rubato all'inverno...ascolto già il tintinnio delle prime gocce che bagneranno i vetri,sento il mio sguardo ammorbidirsi al verde che mi circonda..
So già che non sarà facile vedere il mio stipendio disperso in rate mensili,ma la soddisfazione dell'indipendenza colmerà qualsiasi tristezza improvvisa...e se non accadrà mi metterò al centro della casa..al centro di 127 mq e respirerò profondamente...colmerò i polmoni di profumi familiari fino ad essere piena di orgoglio..si veramente...orgogliONA

02 settembre 2006



Oggi è il compleanno della mia nipotella..tre anni passati forse frettolosamente per noi che vorremmo che a volte il tempo si fermasse.Ricordo ancora quando era solo un pensiero,una voglia recondita e perseguita di una mamma bisognosa di uno scricciolo nel suo grembo.
Nottate passate a pensare a come sarebbe stata,a come avrebbe cambiato la sua vita...nottate in bianco a parlare degli occhi,delle manine,del futuro incerto che questo mondo offre ai nuovi arrivi.
Nottate gridando "vedrai che arriverà",ore passate con le lacrime trattenute di un sogno che sembrava svanire nei meandri delle lancette di un orologio ingrigito dalla polvere,serate con il naso all'insù per veder passare una rosea cicogna...forse è per questo che il suo nome è Angelica...un nome che significa messagera...ed è il più bel messaggio che tre anni fa abbiamo ricevuto.
....
Forse era il 2001...forse dalle radio queste parole facevano capolino "Via quelle insostenibili apparenze,via sorrisi falsi ed espressioni, frasi ipocrite,via contro ogni cliché... più che apparire scegli d’essere " forse in quel periodo ho conosciuto Manu,la mamma di Angelica...ed insieme a lei altre persone,in un sito che per motivi di privacy non nominerò.
Non so se sia un caso o la forma saggia del destino,ma dopo più di 5 anni la nostra amicizia veleggia ancora in questo mare di sentimenti...forse perchè non ci siamo mai giudicate,non abbiamo puntato il dito,non abbiamo mai voluto che l'altra sostenesse a prescindere le proprie idee...e siamo andate oltre,oltre i facili moralismi,oltre i bisbiglii delle ultime,ma inossidabili comare...oltre per rimanere insieme.
BUON COMPLEANNO SCRICCIOLO

01 settembre 2006

AMORE SILENZIOSO



Parigi,autunno inoltrato con un retrogusto dolciatro,un cielo lunatico che alterna giorni di cielo imbronciato ad un sole irradiante di tranquillità.
La Ville Lumière,così è conosciuta Parigi..la città delle luci,la città in cui i lampioni dei bateaux-mouches e dei monumenti,al calar del giorno,creano un'atmosfera magica intorno a questo stralcio di arte e poesia.
Parigi è una nuvola rosa in cui riposare dal frastuono della frenetica quotidianità,in cui si respira lo sfarzo del Re Sole,il genio molte volte non riconosciuto dei poeti e degli scrittori...ma soprattutto si respira il romantico impulso degli innamorati che,sulle note dell'infrangersi della senna sulla riva,si dichiarano armeggiando la loro timidezza.
Ma in questa città tra le ombre dei bagliori e tra gli sfarzi dimenticati da Napoleone un'amore silenzioso stava germogliando.

Si,avete capito bene...silenzioso...un'amore non dichiarato,non urlato,un'amore senza primo appuntamento,senza fasci di rose recapitati a casa,senza telefonate all'una di notte...
Un'amore non mangiato nei ristoranti a lume di candela
Un'amore non visto tra il buio del cinema
Un'amore non bevuto tra ombrellini e frutta decorata di un cocktail colorato
Un'amore non udito in una canzone frettolosamente ascoltata in macchina
...quindi non so se posso parlare d'amore,so soltanto che vi sto portando a sbirciare un rapporto di un uomo e di una donna intrappolati nell'irreale della realtà.
Sulla collina più alta di Parigi sorge Montmartre,un cucchiaio di libertà riservato agli ultimi sognatori,riservato a chi vuole vivere in stradine lastricate dalla storia,a chi vuole respirare la pennellata fresca e repentina di un pittore che ritrae la tua anima per pochi centesimi....basta un piccolo trenino che parta dalla lussuriosa via del sesso incastonata nel Moulin Rouge che in un batter di ciglia ti ritrovi all'alba dell'800.
Una lunga e ripida scalinata ti porta nel Sacro Cuore..la basilica più intima e magnifica che i tuoi occhi possano vedere...ed è proprio lì...alla soglia di questo splendore i protagonisti di questa storia vivono la loro silenziosa dolcezza.
Lui è Pier,un mezzo busto di un personaggio romano
Lei è Amélie,una francese vestita di bronzo
...no,non sono impazzita e non rileggere perchè non avete letto male...soltanto ho dimenticato di dirvi che vi sto parlando di due mimi.
Dal nascere dell'alba al calar del tramondo i due ragazzi nel silenzio più totale e contro ogni scientifica interpretazione sulla comunicazione danno vita al loro sentimento.
L'uno difronte all'altra per ore ed ore si guardano senza ammicamenti,senza sorrisi compiacenti,senza sospiri a pieni polmoni,senza frasi enunciate,senza pensieri svelati...e tutto davanti ad un pubblico che ammira la loro arte.
Soltanto il tintinnio delle monete lanciate nei piattini ai loro piedi smorza questa fragile concretezza.
Lui ama il suo viso sensualmente zuccherato,la posizione normalmente lussuriosa...ama la compagnia che gli offre giornalmente...
Lei ama la sua simpatia,il suo mettersi in gioco...il suo prodicarsi soltanto per un sorriso...e ama il suo magnianimo altruismo...
Nelle giornate in cui il piattino rimpiange il tintinnio della generosità dei turisti whit il cane randagio di Pier prende qualche spiccio dal suo padrone e lo porta nella ciatola semivuota della sua amata..insieme nel silenzio,insieme nella povertà...
Quando nella notte tarda è ora di smontare le maschere le loro strade si dividono e alla mattina seguente Pier al suo solito posto troverà una baguette incartata...perchè Amélie sa che quei pochi soldini hanno lasciato digiuno il suo stomaco dall'animo signorile.
Nessuno sa se mai si dichiareranno...ma tra i tetti brillanti di rugiada,tra gli uccellini spettatori di mille storie e tra i viaggianti idealisti, Pier e Amélie sono il sorso in più degli assetati sognatori..
...io ho sete di sapere.