
Prendi una domenica mattina,di quelle assolate che festeggiano l’arrivo dell’estate con gavettoni di sole cocente…prendi una casa che conosci quasi a menadito …prendi una tavola apparecchiata e delle persone che nonostante non siano sangue del tuo stesso sangue puoi considerarle parte integrante della tua famiglia.
Ti racconterò di questa giornata,di quando tuo padre sdraiato sul divano ti affidava a me…lo so,sembra strano,quasi surreale parlare di chi per ora è solo un pensiero,ma io e te ci conosciamo ancor prima di esserci viste.
Giulia,non è un nome strappato di fretta dentro una sala travaglio,non è un nome qualunque scritto sul braccialetto per riconoscerti nel nido dell’ospedale…ma è un nome prescelto tra una miriade di proposte,un nome sussurrato alla luna,regalato al vento e dolcemente cucitoti addosso.
Io potrei anche non sapere il tuo nome,ma saprei riconoscerti tra una valanga di vagiti perché come disse qualcuno..
Ti racconterò di questa giornata,di quando tuo padre sdraiato sul divano ti affidava a me…lo so,sembra strano,quasi surreale parlare di chi per ora è solo un pensiero,ma io e te ci conosciamo ancor prima di esserci viste.
Giulia,non è un nome strappato di fretta dentro una sala travaglio,non è un nome qualunque scritto sul braccialetto per riconoscerti nel nido dell’ospedale…ma è un nome prescelto tra una miriade di proposte,un nome sussurrato alla luna,regalato al vento e dolcemente cucitoti addosso.
Io potrei anche non sapere il tuo nome,ma saprei riconoscerti tra una valanga di vagiti perché come disse qualcuno..
In fondo, che cos'è un nome?
Quella che noi chiamiamo una rosa, con qualsiasi altro nome,
profumerebbe altrettanto dolcemente
Non ho credenzialità da mostrarti o un curriculum da madrina da ostentare,ma saprò insegnarti la differenza tra il bene ed il male,saprò darti la libertà di sbagliare per imparare dai tuoi errori,t’insegnerò l’arte dell’ascolto…ascolta le parole da quelle urlate a gran voce a quelle mormorate,ma soprattutto ascolta il rumore del silenzio.
Non fermarti mai all’apparenza,percepisci l’impossibile,crea sempre la colonna sonora a tutti i tuoi ricordi,rendi ogni giorno speciale e vivi come se fosse sempre l’ultimo giorno della tua vita.
Non potrò inculcarti la fede verso quel Dio di cui ti parleranno…ti dirò di credere in te stessa e negli uomini.
Credi in quegli uomini che hanno cambiato il mondo,credi che anche una sola persona possa rivoluzionare il momento,non mettere da parte i tuoi valori per niente e nessuno.. ma soprattutto SII ONESTA.
Non avrai ricompense o premi da mettere in vetrina…l’onestà non sempre ripaga però potrai sempre camminare a testa alta con la fierezza tatuata sul sorriso.
Avrai coltelli conficcati sulla schiena e lacrime da versare quando meno te lo aspetti…capirai che il mondo non è dipinto di rosa e che nella maggior parte dei casi si cammina sul bordo dei burroni…ma qualsiasi cosa accada,qualsiasi problema sconvolga la tua anima tu avrai sempre la certezza di non essere sola.
Io ti regalerò la favola
…niente scarpette di cristallo da indossare prima della mezzanotte,niente zucche che si trasformano in carrozze o principi azzurri che ti risvegliano dalla morte apparente…
la favola sarà il mio bene,quel bene che non vuole nulla in cambio,che vive di vita propria senza inganni ed ipocrisie,quel bene che si trova in una cornetta del telefono a notte inoltrata sapendo che dall’altra parte quella voce amica ti risponderà sempre.. quel bene che scivola in un abbraccio elargito senza pensarci su poi così tanto…quel bene che s’inumidisce tra le labbra che sapranno consigliarti la strada da intraprendere…quel bene che si riscontra anche in un semplice calcio al pallone.
..ora tocca a te tirare…io aspetterò il tuo calcio al di là della rete…

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