14 novembre 2013

Rimane solo una lettera

Parlare d'amore forse è la cosa più semplice...ormai basta postare delle foto su fb o riportare delle frasi di Fabio Volo o Bukowski che ci sentiamo grandi poeti.
Difficile però parlare del disinnamoramento. 
Perché con la stessa umiltà con cui ci innamoriamo dovremmo anche lasciarci.
Senza rancori,silenzi,odi inutili,senza fare la lista di quello che ti ho dato e di quello che mi hai tolto...senza per forza vivere con il ghigno al posto di un sorriso.
Michelangelo Antonioni in un film intitolato La Notte parló di una coppia,Giovanni e Lidia arrivati al punto di non ritorno di una grande storia d'amore.
Nella scena finale del film Lidia ritrova una lettera,accartocciata ed invecchiata

"Stamane tu dormivi ancora quando mi sono svegliato. A poco a poco uscendo dal sonno, ho sentito il tuo respiro leggero e attraverso i capelli che ti nascondevano il viso ho visto i tuoi occhi chiusi. Ho sentito la commozione che mi saliva dalla gola e avevo voglia di gridare e svegliarti perché la tua stanchezza era troppo profonda e mortale. Nella penombra la pelle della tue braccia e della tua gola era viva e io la sentivo tiepida e asciutta: volevo passarvi sopra le labbra ma il pensiero di poter turbare il tuo sonno e di averti ancora sveglia fra le mia braccia mi tratteneva. Preferivo averti così come una cosa che nessuno poteva togliermi perché ero il solo a possederla, una tua immagine per sempre. Oltre il tuo volto vedevo qualcosa di più puro, di più profondo in cui mi specchiavo: vedevo te in una dimensione che comprendeva tutto il mio tempo da vivere, tutti gli anni futuri e tutti quelli che ho vissuto prima di conoscerti, ma già preparato a incontrarti. Questo era il piccolo miracolo di un risveglio: sentire per la prima volta che mi appartenevi non solo in quel momento e che la notte si prolungava per sempre accanto a te, nel caldo del tuo sangue, dei tuoi pensieri, della tua volontà che si confondeva con la mai. Per un attimo ho capito quanto ti amavo, Lidia; è stata una sensazione così intensa che ne ho avuto gli occhi pieni di lacrime: era perché pensavo che questo non dovrebbe mai finire, che tutta la nostra vita doveva essere come il risveglio di stamane. Sentirti non mia, ma addirittura parte di me, una cosa che respira e che niente potrà distruggere se non la torbida indifferenza di un'abitudine, che vedo come l'unica minaccia. E poi ti sei svegliata e sorridendo ancora nel sonno mi hai baciato e ho sentito che non dovevo temere niente, che noi saremo sempre come in quel momento: uniti da qualcosa che è più forte del tempo e dell'abitudine."

...e allora penso che quando hai amato così tanto,non puoi perdere tempo ad odiare quella stessa persona che ti ha fatto pensare al "per sempre"...ma forse è più facile così.
È facile distruggere anziché costruire,raccogliere anziché seminare...
Dovremmo capire che non è cambiata la persona che ci sta davanti...sono cambiati gli attimi,i vorrei,gli occhi...si sono cambiati gli occhi.
Gli occhi cambiano abito,lucentezza e sogni...negli occhi avevamo un mare agitato che chiedeva l'ergastolo...ora solo un'apatica libertà.
...ed allora,anche se ci lasciamo,tu rimarrai sempre quella persona,che mentre dormiva ad un cuscino da me,mi faceva respirare ad occhi chiusi e sentire il cuore in gola.
I rapporti dovrebbero finire come sono iniziati "piacere di averti conosciuto"


Vorrei sottolineare che ogni volta che scrivo non penso a qualcuno...non fatevi film cerebrali. Quando voglio dire qualcosa a qualcuno lo faccio senza pormi tanti problemi.
Quindi state sereni che io non corro dietro a nessuno...tranne a mio nipote quando mi ruba le caramelle.


3 commenti:

nico ha detto...

lei è capace di fare questi discorsi davanti ad una birra(la mia)e una coca cola(la sua)...e la si ascolta con interesse ed in silenzio.
Comunque è vero che stai diventando troppo buona,poco tempo fa avresti detto MA CHI TE SE INCULA...vecchiaia o solo rispetto?

Anonimo ha detto...

conoscendoti io preferirei un tuo vaffanculo,perchè il tuo silenzio è peggio.
Sai cosè? le persone devono sempre avere un qualcuno o un qualcosa da odiare perchè bisogna dare la colpa ad altre persone per vivere meglio.

katia ha detto...

per me tutti vorremmo ritrovarci tra le tue parole