29 dicembre 2014

Jovanotti - Innamorato (testo)

Ho visto dalla finestra le renne portarsi via Babbo Natale,ho rinchiuso i topi e surgelato la zucca perchè "se i sogni son desideri" te lo dimostrerò senza aver bisogno di alcuna magia.
Lo so che il tempo delle richieste è ormai finito,ma prima di posare i pensieri sul cuscino,ascoltami ad occhi chiusi.
Non ho un curriculum di pregi da ostentare,ne un carattere di sorrisi stirati a lucido da sfoderare in ogni occasione,ma ho abbracci sdruciti,baci che non chiedono il permesso,scarpe piene di passi falsi e un'anima sempre alla ricerca di certezze.
Non dico mai la parola giusta nel momento più opportuno,sbaglio i tempi e mi intrappolo facilmente tra mente e cuore,ma posso insegnarti l'angelo della neve. Gettarsi all'indietro nel manto bianco e muovere le braccia e le gambe come a voler volare...e forse lo faremo,anche con i piedi a terra,sentirai nel viso passarti tutti i sogni e respirerai un domani privo di paure e timori.
Ti guarderò.
Sorriderai
...e anch'io penserò di volare.
Se sentirai freddo aggiungeremo una coperta nel nostro letto e ti abbraccerò,perchè tra la mia spalla e il mio cuore,c'è una zona disegnata appositamente per la tua testa,ci si incastrerà alla perfezione. Ti accarezzerò i capelli e canticchierò quella filastrocca.. "dormono i baci dentro le bocche e dormono i libri di filastrocche,dormono i sassi dentro gli stagni e dormon gli specchi chiusi nei bagni,dormono i cuccioli dentro le cucce e i passerotti sotto le alucce,dormono i compiti nelle cartelle e i desideri abbracciati alle stelle" ed il tuo respiro sarà meno pesante.
Non lo so se saprò farti la schiuma nel cappuccino e se mi ricorderò sempre di dividere i bianchi dai colorati prima di una lavatrice,ma ti prometto che le sfumature non mancheranno,ti porterò a sentire il profumo della pioggia nelle prime ore del giorno,il rumore del mare d'inverno che porta via con se rabbia e sabbia,ti sveglierò di notte con la voglia di fare l'amore ed accarezzerò i tuoi occhi stanchi prima di lasciarli scivolare.
Non avrò bisogno di un calendario per intrappolare i ricordi,ho una memoria a tua completa disposizione.
Ti prometto che quando scriverò di te userò il corsivo,userò una bic con il tappo mordicchiato e le mani sporche d'inchiostro,ci saranno parole che sapranno di Noi e foglietti dimenticati sul frigorifero e sullo specchio del bagno a dirti cosa provo,nero su bianco.
Avremo il tavolo della cucina zoppicante,la lampadina fulminata in camera,bicchieri spaiati,il barattolo del sale vuoto,la caldaia rumorosa e coltelli poco affilati,ma ti giuro che almeno noi non ci romperemo.
Mai.
Ho visto dalla finestra le renne portarsi via Babbo Natale,ho rinchiuso i topi e surgelato la zucca perchè "se i sogni son desideri" te lo dimostrerò senza aver bisogno di alcuna magia...ora non c'è bisogno che apri gli occhi,se vuoi,entrerò io nei tuoi sogni.
shhhh...




Raf - In questa notte

...e poi ci sono quelle persone,che sembrano uguali a tante altre,ma accanto a loro dicembre non è poi così freddo.
Quelle persone hanno memoria e ricordi,sogni da vendere al mercante di stelle cadenti,hanno mille perchè senza risposta per non perdere mai la voglia di sapere...sono curiosi dell'avvenire e hanno un passato sempre in tasca per non dimenticarsi chi erano e chi sono diventati.
...e poi ci sono quelle persone,che diventano il tuo plaid,l'odore dei pop corn dentro il cinema,la granella di zucchero sopra il panettone,la salsedine dopo un giorno di mare,il rumore delle onde sugli scogli,il gelato che gocciola dal cono,il naso infreddolito,il bicchiere d'acqua dopo una corsa a perdifiato...
...e poi ci sono quelle persone...ci sei tu.
E sei la tempesta non prevista.




Avete presente...

Avete presente il giradischi con la puntina così usata che scricchiola sul vinile,il naso pronunciato di Cyrano De Bergerac capace di definire il bacio "...un segreto detto sulla bocca,un'istante di infinito che ha il fruscio di un'ape tra le piante...un mezzo per potersi respirare un po' il cuore.",un libro ingiallito dal tempo,una foto sfuocata dalla troppa fretta di intrappolare il momento,uno squarcio di tramonto visto dal balcone di casa tra tetti ed antenne,contare tre stelle dentro un cielo che porterà pioggia l'indomani...bhè avete presente tutto questo?
E voi le chiamereste imperfezioni?
Io di tutto questo mi innamoro.
Io mi innamoro delle tue imperfezioni,dei tuoi difetti,della bocca sporca di cioccolata,del caffè bruciato dentro una domenica sotto il piumone,delle scarpe sporche di fango dopo aver saltato dentro le pozzanghere,di una voce stridula che intona la nostra canzone,del labbro mordicchiato,dei capelli arruffati dopo aver fatto del sano sesso,del naso freddo e screpolato,delle liti e dei vaffanculo urlati senza pensare a quel che sarà,di una battuta fuori luogo,degli occhi rossi dopo aver pianto,della nebbia alle 5 del mattino,del letto che cigola,dei fazzoletti di carta usati lasciati sotto il cuscino,dei vestiti lanciati sulla sedia,dello sbadiglio inopportuno... ed allora sarò pazza,un'inguaribile romantica,ma la perfezione mi annoia.
Noioso come piegare le mutande prima di metterle in lavatrice.

10 dicembre 2014

Ho l'abitudine di gettare un po' di eternità nelle persone,in quelle che mi hanno conquistato per i loro dettagli,che hanno preferito una verità ad una inutile bugia.
Ho l'abitudine di togliere polvere dai ricordi e di star li a rimescolare i pensieri come se fosse un pentolone con una pozione magica...
Ho l'abitudine di osservare,di vivere tra le righe,di cogliere l'impossibile,di scrutare sempre Oltre,di sfumare i grigi e di regalare colori anche a costo di rimanere con una tavolozza irrimediabilmente vuota.
Ho l'abitudine di rendere inchiostro le emozioni,di nascondermi benissimo dietro le parole,di renderle cartapesta di fronte a chi mi rende vulnerale e di apparir forte seppure ho un cartello nell'anima con la scritta "FRAGILE... maneggiare con cura"
Ho l'abitudine di sapere che ci sei,anche a distanza di molti metri:riconosco il tuo profumo,il rumore del tuo passo,la danza del tuo respiro e non mi volto neanche per confermare queste sensazioni. Perché ci sei.
Ed io lo so.
Ho l'abitudine di restar ferma a guardare,di sorridere difronte ai difetti,di raccogliere i pezzi,di soffiare sulle ferite,di prendere a calci il destino,di vedere il volo incerto delle bolle di sapone e di farmi mille domande senza avere la pretesa di trovare risposte.
Qualche giorno fa,parlando con una mia amica le ho chiesto "sei stata mai innamorata?" Lei mi ha risposto "forse lo capirò l'ultimo giorno della mia vita"...ed allora ho pensato a quante abitudini io abbia,soprattutto quella di vedere il per sempre anche dentro un attimo.
Perché non voglio arrivare all'ultimo secondo di questo countdown per sapere cosa sei,chi sei,che impronte hai lasciato e che importanza tu abbia.
Io lo voglio sapere ora.
Io te lo dirò ora.
Ho l'abitudine di leggere,per sentirmi migliore,per avere conoscenza e qualche goccia di sapere,di pensare a quelle pagine e di farle un po' mie,com'è successo quella volta,che ho letto tutto questo...
"Non ti ho mai amato per noia,o per solitudine,o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginare il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi,né di fermarti. Sapevo che prima o poi l'avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d'un colpo"
...ed è per questo e per altre mille abitudini che io non ti guardo dal vetro. Preferisco entrarti dentro.

06 dicembre 2014

Incanto

Il mio profilo Facebook è stato sempre pubblico perché ho sempre pensato che se "da grande" volevo fare la scrittrice dovevo prendermi la responsabilità di dire qualcosa agli altri.
Un qualcosa su cui riflettere,che potesse emozionare,un input per vedere le cose da diverse prospettive.
Era pubblico ancor prima che Selvaggia Lucarelli pubblicasse la mia lettera e mi desse,involontariamente,occhi in più a cui dover regalare il mio inchiostro.
Ma c'è una netta differenza tra l'essere pubblico e l'essere aperto a tutti.
Perché questa pagina mi rappresenta,questa pagina è Me. Questa pagina sono le mie notti insonni,i miei pensieri confusi,la mia idea romantica sull'amore,i miei valori,le radici delle mie amicizie... il mio tuttodunfiato.
Questa pagina è casa mia.
Quindi prima di entrare assicurati di avere le mani puliti e soprattutto il cuore limpido.
Io sono una che ama i difetti,le pazzie,gli scheletri dentro l'armadio,le liti,i vaffanculo,ma c'è una cosa che non tollero: chi cerca di degradare gli altri soltanto per sentirsi migliore.
Migliore di cosa?
Migliore di chi?
Se hai bisogno di calpestare le certezze delle altre persone sei solo uno spettatore di questa Vita.
Se ti faccio entrare qui,ti faccio entrare nella mia realtà.
Non do mai nulla per scontato,se ti do il Benvenuto conoscerai le mie fragilità,la mia casa,le persone che amo,tempo,spazio,attenzioni.
Perché i rapporti hanno bisogno di volontà,di curiosità,di esserci e non di apparire.
Non ci sarà mai un Domani in cui io non saprò come stai,non ci saranno punti di sospensione in cui collocarmi ,non mi troverai mai impreparata se mi chiederanno "parlami di lei".
E non ho intenzione di cambiare,di diventare superficiale,preferisco affogare nella mia banale psicologia,di avere quelle persone con cui passare le piccole ore a parlare tra sogni e nuvole.
Quindi dico NO ai bluff,alle maschere,a chi un giorno ti regala la Luna ed il giorno dopo ti presenta il conto,a chi vive nei grigi,a chi non sa gestire le emozioni e diventa così cinico da gettare sale sulle ferite.
Dico NO,a chi ha tanta dialettica,ma poca sostanza,a chi rimanda,a chi fa l'equilibrista con le scarpe degli altri,a chi si svende al peggior offerente... e nella maggior parte delle volte il peggio offerente sei proprio tu.
Il peso che do ai rapporti,lo puoi leggere nei commenti lasciati dalle persone che mi amano,sfido qualsiasi altra pagina ad avere certe parole in cambio di piccoli post,lo puoi vedere nell'assenza di selfie perché se decido di stare con te non c'è tempo per un clic di pellicole che fanno vedere tanti sorrisi,ma niente di quei vuoti a perdere in cui le anime sono intrappolate.
Dico SI,a chi mi insegna qualcosa,a chi mi fa pensare,a chi decide di entrarmi dentro,fuori e tutto intorno,a chi ridipinge il mio viso di mille colori,anche di nero ...
...dico SI "a te che anche nel difetto e nell'imperfezione sei soltanto INCANTO"








04 dicembre 2014

Marco Mengoni - Guerriero

Mi è sempre piaciuto conoscere l'etimologia delle parole,è un pò come conoscere il passato delle persone. Il nostro carattere è la sintesi della nostra storia.
Amore,dal latino "a-mors",SENZA MORTE.
Ed allora ho cominciato a pensare a come questa definizione colga in pieno questo sentimento. 
L'amore ha la capacità di farti sentire vivo,di ravvivare i sensi,di vedere la primavera dentro l'inverno,di far fatica a scambiare anche un solo difetto per mille perfezioni.
L'amore,quando è ora di camminare ti insegna addirittura a volare,ha il profumo dei panni appena usciti dalla lavatrice,del camino acceso in una notte di vento e neve,delle polaroid su cui bisogna soffiare per vederci dentro,del respiro affannato dentro le lenzuola,di un bacio che interrompe una lite di parole intinte in una rabbia sempre troppo inopportuna.
Ci insegnano che il Dio dell'Amore è Eros,ma non ci dicono che suo padre era il Dio della Ricerca (Poros) e sua mamma la Dea della Mancanza (Penia) perchè a quel punto avremmo potuto capire tante cose...che l'amore è un'assenza da cui inizia il nostro desiderio.
Ed allora facciamo un accordo,come disse Shakespeare:Tu,rinuncia al potere di attrarmi che io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
Amore,Senza Morte..perchè
"giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo,veglio su di te,io sono il tuo guerriero"






Aspettami

..ti sei girata dall'altra parte del letto,intrappolata in una frase detta forse troppo velocemente o semplicemente ascoltata con troppo orgoglio,ma i rapporti sono forse così:delle bellissime foto intrappolate in cornici sbagliate.
Ed allora tolgo la cornice ed inizio a parlare da sola,in questa notte di musica e silenzi,mentre tu,dal'altra parte dei tuoi occhi chiusi, non saprai mai di questo inutile e leggero monologo.
Ho deciso di incastrarmi nei tuoi schemi ,io che non so cosa sia la razionalità e non faccio neanche la lista della spesa,ho deciso di affidarmi ai momenti inaspettati,agli spazi liberi,di giocare a nascondino con il tempo e di Aspettarti.
Ma se nelle 24ore chiedo cinque minuti di follia,chiudi gli occhi e non aver paura. Ti tengo la mano e ti prometto che quando li riaprirai non sentirai alcun dolore.
Poi, puoi tornare ad inscatolare i sentimenti dentro le parole giuste,ad affidare le sensazioni in tre puntini di sospensione e di dare attenzioni con quei modi goffi e curiosi,ma che sanno di dolcezza infinita.
Ho deciso di preoccuparmi di te,di prendermi cura tra piccoli gesti ed occhi presenti,di ascoltarti con la voglia di farlo senza stancarmi neanche un minuto,di scovare i tuoi punti deboli,ma di proteggerli dal resto del Mondo e di Aspettarti.
Non ti dirò che andrà tutto bene,che non ti dovrai mai preoccupare,ho la capacità olimpionica di dare il peggio di me e questo monologo ne è l'esempio. Ho un cuore abbastanza grande per vestire i tuoi silenzi,ma ferite così profonde da cercare certezze, Ho un passato che ormai parla per me,mi hanno gettato dentro del filo spinato e sono stata abbastanza forte da disegnarci l'infinito,però tu...Aspettami.
...li,dall'altra parte del letto perché quando ti sveglierai troverai la mia faccia da culo e nessuna traccia di questo monologo inutile e leggero






Ti amerò lo stesso

Oggi pensavo all'Amore,a come i rapporti siano diventati così complicati da sembrar quasi impossibili.
Conoscete la storia di Piramo e Tisbe?
Erano un ragazzo e una ragazza babilonesi che abitavano in case contigue...così vicine che anche loro divennero inseparabili.
I genitori però erano contrari a questo rapporto,così si ritrovavano ogni giorno a parlarsi e scambiarsi baci da una fessura che con il tempo si era creata tra il muro che separava le due case. Una fessura. Una piccola fessura era diventata l'espediente di quel sentimento.
Stanchi di non potersi toccare,decisero di organizzare una fuga:ritrovarsi l'indomani notte,sotto l'albero di gelso.
La notte arrivò,Tisbe si coprì il volto con un velo e,senza farsi scoprire dai propri genitori,scappò di casa ed arrivò silenziosamente sotto l'albero.
Vide però li vicino una leonessa con la bava e con il muso sporco di sangue. Impauritasi scappò lontano e correndo perse il velo che le copriva il viso.
La leonessa prese quel velo e lo straccio in mille pezzi.
Piramo arrivò poco dopo all'appuntamento,ma trovò a terrà quella stoffa insanguinata e le orme di una belva.
Pensando che la sua amata fosse morta,raccolse i brandelli del velo,li portò sotto l'albero e si conficcò un pugnale nel petto.
Cadde a terra morente.
Tisbe ritornò sul luogo e vedendo la tremenda scena,si uccise con lo stesso pugnale. Il sangue dei due corpi arrivò fino alle radice dell'albero così che da quel giorno le bacche di gelso ,color neve,divennero rosse.
Ed allora non dico di conficcarsi un pugnale in petto,ma di trovare almeno una fessura in un muro per comunicare.
Di ritrovare le attese,i batticuore,la voglia di raccontare,la curiosità di capire,la consapevolezza di essere fragili e di poter dividere per due.
Perché l'amore è fatica,è un ritaglio di Tempo,è un litigio,un grido,un biglietto del tram,un treno preso di corsa,un profumo,un cuscino stropicciato,un silenzio,una maglia lasciata sulla sedia,del sesso sul pavimento,un messaggio inaspettato,un respiro affannato.una musica,degli occhi stanchi,un passo in più,un brivido lungo l'anima,un libro sopra il comodino,un nomignolo,una smorfia del viso,un pugno nello stomaco...un nonostante tutto
L'amore è un naso freddo,delle labbra screpolate,un consiglio senza un conto da pagare,dei ricordi da non voler regalare,dei polmoni sempre pieni d'aria,un'attesa,due cannucce in un bicchiere,il traffico della città,4 stagioni in 1 giorno solo,rabbia,quiete,il bisbiglio del vento,la pioggia,il cadere incerto della neve,la lontananza,le rincorse,le notti dentro un cielo ruffiano...un nonostante tutto.
Oggi pensavo all'Amore,a come i rapporti siano diventati così complicati da sembrar quasi impossibili...ma forse,non troppo lontano da qui,ci sarà un albero di gelso che sarà l'eccezione che confermerà la regola.
La regola dei "nonostante tutto".


03 novembre 2014

Quando i fiori diventano ghirlande ed i venti si accucciano ancora un po' prima della stagione degli uragani,nelle Hawaii e precisamente ad Honolulu c'è il Festival delle Lanterne Giganti.
Al crepuscolo,quando la luce non ha bisogno della ribalta,ma solo di uno sguardo in più per essere apprezzata,le persone se ne vanno sulla riva dell'oceano ad accendere ciascun luminare...file di candele accese sfidano il tempo e le paure.
Ad ogni lanterna accesa si affida un ricordo,un dolore,un saluto...io gli affido la mia delusione scrivendo pressapoco così...
"Non ho la pretesa di essere felice,di sorridere al Domani senza punti interrogativi a cui dar conto,ma voglio non avere gli occhi di chi ti guarda e non vede nulla."
Ora non so che fine farà questa mia lanterna,ma di una cosa son certa... che la bellezza di saper sognare neanche il Mostro più grande riuscirà mai a distruggerla. 

26 ottobre 2014

Rachael Yamagata - Elephants (Video)

Mi hanno detto di mettere le cuffie,di ascoltare questa canzone a tutto volume cancellando le immagini e quel pó di razionalità che non fa tremare perennemente l'anima.
E così ho fatto ed ho pensato che forse in una vita precedente eravamo degli elefanti.
Gli elefanti hanno memoria,così tanta da barrire il loro dolore contro il cielo. La leggenda racconta che avevano la capacità di richiamare pioggia e fulmini al loro passaggio...nuvoloni grigi di terra e fango sfidavano il Sole e la sua bellezza.
Gli elefanti hanno paura delle formiche,lo so sembra strano che l'immensità tema una briciola di coraggio,ma a volte chi sembra aver forza ha un cuore di marzapane.
Ti prometto che soffierò sulle ferite,che le curerò con acqua ossigenata e sguardi medicamentosi,che andremo a vedere il mare in quelle giornate in cui Dio si dimentica di noi.
Ti ricorderò che vivere non è una possibilità,che quando cadrai nelle trappole del destino io starò a tenerti la mano sull'orlo del burrone,che l'inverno non entrerà dentro i nostri abbracci e che il Niente sarà il nostro Tutto.
Me ne starò nel pubblico di stelle ad osservarti crescere in questo palcoscenico che è la Vita e sorriderò ... orgogliosa e compiaciuta. Avrò gli occhi lucidi e li nasconderò pur di non rovinarti quel momento.
Mi hanno detto di mettere le cuffie,di ascoltare questa canzone a tutto volume...l'ho fatto e ho pensato che in una vita precedente eravamo elefanti.
Non ho tenuto un occhio aperto per paura di sognare troppo,ma li ho chiusi per paura di ricordare poco... perchè i ricordi sono l'unico Paradiso in cui vorrei morire.
(Post in collaborazione con Eleonora Toscani che mi ha fatto scoprire questa canzone)




21 ottobre 2014

Tears In Heaven - Eric Clapton (Boyce Avenue acoustic cover) on iTunes &...





Io non so voi,ma io vorrei respirare dove nulla è stato vissuto. In un posto a noi sconosciuto riposano tutte le parole non dette,quelle rimaste in gola,quelle spezzate dall'inchiostro,quelle mascherate ed imbellettate,quelle che avremmo voluto urlare ed invece si sono spente silenziosamente tra cenere e fumo. 
Un posto dove ci sono i baci non dati,quelli aspettati,quelli buttati,quelli sognati ad occhi chiusi e dati ad occhi aperti,quelli pensati,sfiorati,sussurrati,immaginati... quelli che un apostrofo rosa non basterebbe a disegnarli.
In questo luogo troverei tutti i passi all'indietro,quelli falsi,quelli "verso di te"...quelli contro di me. I passi che mi hanno allontanato,che mi hanno fatto sbagliar strada e quelli che non ho mai avuto il coraggio neanche di accennare.
C'è una biblioteca di tutti i libri non letti,uno scaffale di barattoli di farfalle allo stomaco,c'è un baule di "ci sarò per sempre",una coperta di abbracci mancati,il Destino suonerà sempre due volte per lasciarti la posta sulla casella "rimpianti".
Passerei le ore alla stazione dei treni persi ad osservare gli amori mai vissuti,quelli dimenticati,impolverati,quelli impossibili,quelli che basta un profumo a ricordarteli.
Ora non so di preciso dove sia questo posto,ma di una cosa son certa che noi che preferiamo dare sempre in pasto il nostro cuore,non dormiamo mai,ma moriamo spesso.






19 ottobre 2014

[Lyric - Kara] Lost Stars - Adam Levine - Begin Again Soundtrack


"prendi la mia mano e vediamo dove ci svegliamo domani" Mi puoi portare ovunque,dove i sogni non sono aquiloni legati ad un filo,dove il cielo è una coperta di mezza stagione sempre troppo corta per coprirci da tutte queste paure,dove mi porterai a ballare sotto la luce di un lampione infreddolito Portami dove possiamo cantare stracciando questo silenzio in coriandoli,dove il pentagramma diventa un filo spinato in cui rimarremo intrappolati tra sentimenti e domande interrotte, Mi puoi portare dove ci sentiremo liberi di sporcarci,dove nelle pozzanghere ritroveremo la Luna e delle nuvole a cui affidare la voglia di crederci sempre ed ancora...
Non darei indietro a Cupido questa freccia neanche se mi promettesse un amore da saccottini al cioccolato. Questo amore dal vaffanculo facile me lo tengo stretto,quest'amore che ci rende Fred Astaire e Ginger Rogers con delle all stars ai piedi mi scorre nelle vene e non ne potrei mai fare a meno. Anche se durasse un attimo,il tempo di una ciglia sul viso,anche se fosse una ferita da cicatrizzare,io la vivrei fino in fondo.
"prendi la mia mano e vediamo dove ci svegliamo domani" Non importa dove e come, Mi puoi portare dove il tuo sorriso nasce prima di un bacio e dove io faccio finta di allontanarmi dalle tue labbra prima di morirci dentro, Portami lontano questa notte,saremo noi contro il mondo,due cornetti caldi in una panchina fredda,le mie domande psicologiche,le tue risposte ironiche. Portami dove i conti non portano mai,dove si ascolta il mare dentro ad una conchiglia,dove l'inchiostro resti indelebile anche sulla sabbia,dove si può inciampare sulle stelle ed affidare ad una monetina lanciata in aria il nostro domani.
Prendi la mia mano ed in qualunque posto ci svegliassimo ricordami di questa notte: basterebbe questo sogno per ringraziare sempre Cupido e la sua freccia.





17 ottobre 2014

Tiziano Ferro - Senza Scappare Mai Più (Lyric video)

La pioggia cadeva ed io mi facevo male.
Non so se capita anche a voi di annusare il paesaggio: tutto sembra ovattato,i colori perdono importanza e le sensazioni si rincorrono come un girotondo di bambini.
Ed io mi sento viva.
Lo so,è strano sentirsi vivi quando tutto il resto del Mondo muore...i fiori si richiudono su se stessi,il cielo si veste nel suo smoking nero e l'odore dell'aria ha il sapore di una corsa a perdifiato...eppure io mi sento viva.
Mi son seduta su una panchina bagnata,una felpa con il cappuccio alzato e nelle orecchie una canzone che parla per me.
Tu come stai?
Se dovessi scegliere a chi confidare questa mia pazzia notturna,sceglierei te,senza doverci neanche pensare e ti farei posto,su questa panchina bagnata in questo preludio di felicità.
Che ne dici,facciamo un gioco?
Facciamo che hai perso la memoria ed io sono l'unica persona,nel raggio di uno sguardo,che può raccontarti chi sei.
Ti racconterei che ami i rapporti sospesi,quelli che si pongono mille domande e non trovano nessuna risposta.
Ami i rapporti distratti,imperfetti e smangiucchiati dal dolore,ma che si ricordano l'odore dell'erba durante il primo bacio,il tintinnio della tachicardia alla scoperta di un corpo nuovo e la forza di quelle mani che si cercavano senza darsi mai un appuntamento.
Ti racconterei dei nostri messaggi silenziosi che facevano più chiasso della banda del paese il giorno del santo patrono,della passione nelle nostre voci quando ci promettevano del sesso inopportuno.
Ti racconterei che le feste ti mettono tristezza,che la troppa felicità ti fa paura... ed è per tutto questo che ti avrei regalato il Natale ogni primo lunedì del mese. Ti avrei portato sul portico di casa,ad accoglierci un dondolo di legno ed un vecchio plaid,avrei acceso le lampadine di luce bianca ed incartocciato il regalo su carta da giornale,legato con un piccolo nastro rosso.
Ti racconterei che non sai chiedere scusa,ma che sei così disarmante che anche la banda bassotti davanti al tuo sorriso deporrebbe le armi,che ami gli eccessi,le follie,le ire funeste,i caratteri complicati,i "ti amo" dopo una litigata di parolacce lanciate e di baci raccolti.
Ti racconterei che che guardi il mondo con occhi diversi,come vivere sopra il tetto della città,in bilico tra sogni e timori,che ti perdi nei tuoi pensieri con la bellezza incoerente di chi non sa arrivare neanche a Domani.
Ti racconterei...ti potrei raccontare tante cose e prendermi beffa della tua memoria,ma siamo qui,su questa panchina bagnata,ad ascoltare questa canzone e mi viene solo da prenderti la mano e dirti "senza scappare mai più".
La pioggia cadeva ed io mi facevo male.






12 ottobre 2014

Per dire...





E che la follia abbia inizio questa sera,perché stavolta dovrai ascoltarmi senza "se" e senza "ma".
Entrerò in scena con la stessa disinvoltura di John Travolta ballando Stayin' Alive... il mio passo sarà deciso e sicuro.
Avrò già lasciato l'ansia nel water di casa ed un pezzo di fegato nel Mc Donald qua vicino.
Ti busserò alla porta e senza farti neanche parlare mi darò il benvenuto da sola perché se aspettassi il tuo coraggio,l'INPS mi verserebbe la pensione sul tuo tappetino di casa.
... e non fare quella faccia,tanto lo so che adori la mia ironia.
Ti farò sedere sul divano,neanche fossimo ad una scelta di Uomini e Donne e ti leggerei,su un foglietto umido e strappato,quello che non ti ho mai detto.
Lo farei tuttodunfiato,per paura di essere interrotta e ti direi pressapoco così...
Sono un cubo di Rubik venuto male,un mobile Ikea con le istruzioni svedesi,sono un puzzle con un pezzo mancante,mani sporche di colori e curiosità.
A Monopoli ti porterei a passeggiare lungo Viale della Vittoria,ti bacerei di nascosto dietro Vicolo Stretto e mi rinchiuderebbero per il morbo dei Troppi Ricordi nella casella Prigione...
Ti direi di non abbassare mai il volume dei tuoi pensieri,così li potrei ascoltare anche quando i chilometri cercheranno invano di separarci,ti dirò che farò posto nei miei silenzi,arrederò le miei giornate malinconiche per renderti il soggiorno ancor più lieve:troverai dei cuscini sul mio sorriso spento,un'amaca e della buona musica ad aspettarti sul mio petto,se avrai voglia di guardare Oltre accenderemo i miei occhi in HD,ci saranno sul grande schermo i tuoi film mentali e le mie idee rivoluzionarie.
Amiamo tutti e due i silenzi,forse perché non ci giudicano,perché non vogliono risposte e non cercano verità nascoste... ma per una questione quasi inspiegabile, con te mi ritrovo ad essere irrimediabilmente logorroica.
Andremo a fare la spesa con la ricetta in tasca,spingerò il carrello e porterò sei bottiglie di acqua tra le mani,perché sa di buono,perché sa di famiglia... ed io ne ho bisogno.
Ti cucinerò quelle ricette particolari,un pizzico di pepe di cayenna e quanto basta di wasabi per poi finire da Ciccio Pig a mangiare un panino con la porchetta.
A fare i fighi non siamo bravi.
Inviteremo i tuoi a cena e la mia ansia in psichiatria. Mi sentirò sbagliata,fuori luogo,sotto esame e la sera,tra le lenzuola,mi prenderai in giro e farai la mia immancabile imitazione. 
Mi morderò le labbra pur di non ridere,ma detto tra noi (dato che non ci sente nessuno) mi piace quando mi prendi in giro... ma shhhh,non dirlo al tuo Ego.
Se avremo dei figli non saprò insegnargli la tabellina del 9,ma sapranno non dire mai è impossibile.
Gli dirò che Einstein era considerato lento nell'apprendimento,che Alda Merini venne considerata pazza e che io prendevo 4 in italiano.
Gli dirò di non badare ad un ginocchio sbucciato se vorrà diventare qualcuno.
E non parlo di essere famosi,di avere standing ovation,ma di essere se stessi nonostante tutto e tutti.
La chiamano onestà d'animo.
Ti scriverò,quelle lettere d'amore che non vanno un granché di moda,prenderò a calci la tecnologia non usandola per dirti in un nanosecondo quello che sento. Sceglierò il mio inchiostro migliore,spruzzerò il mio profumo sulla carta e ti farò rivalutare la bellezza dell'aspettare. 
Raccoglierai le lettere in una scatola,che diventerà un cassetto,che diventerà un baule,che diventerà una vita passata ad annusarle.
Perché come disse Umberto Eco "c'è una sola cosa che si scrive solo per se stesso,ed è la lista della spesa. Serve a ricordarti che cosa devi comperare, e quando hai comperato puoi distruggerla perché non serve a nessun altro. Ogni altra cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno"
E se mi leggi bene,scrivo sempre per te.
Ci spalmeremo sul letto a vedere Singin' in the Rain,il film sarà a colori e noi in bianco e nero perché non avremo bisogno di sfumature per reggere questo Amore.
Ammetto che non ho proprio tanto da offrirti,inciampo nei sogni e sbatto il mignolo sempre nel cassetto aperto dei desideri,però se non sarò tua ti auguro di sposarti. Come tu vorresti.
Tua suocera si chiamerà Pompa Addolorata ed avrete la più grande agenzia di pompe funebri del paese "last minute".
Il giovedì avrai gnocchi,il venerdì pesce ed il sabato trippa (trippa...non pizza) la domenica pasta al forno con polpettine di carne e non ti basterà neanche danacol per combattere il colesterolo.
Vuoi correre veramente questo rischio?!
Se la risposta fosse positiva,raccoglierei le mie cose,ripiegherei il biglietto di tutte queste parole e me ne andrei,senza una musica ad accompagnarmi.
Questa volta però,odierei il tuo silenzio.

09 ottobre 2014

In un vaffanculo

Oggi più che mai ho pensato a chi sono,non mi riesco a districare tra i complimenti... sembrerà quasi inopportuno dirlo,ma riesco a vivere meglio dentro ad un vaffanculo.
Forse perché da quando l'inchiostro ha scelto di scorrermi tra le vene,mi sono sentita sempre sbagliata.
Avrei voluto avere la semplicità della Marcuzzi che grida al mondo intero di essere stitica,invece ho avuto sempre grovigli di pensieri a cui render conto.
Non è un post che cerca l'applauso facile,ma l'ennesima volta che questa mia passione mi mette a nudo.
Scrivere è un po' come sputtanarsi,non riesci a giocare a nascondino con quello che provi,puoi trovare il maggior numero di sinonimi,ma Amore resterà sempre Amore.
Sin da piccola guardavo le cose con occhi diversi,il cigolio di un cassetto rotto mi faceva chiudere gli occhi ed immaginare una storia che di lì a breve si sarebbe materializzata nei miei appunti.
Appunti di una fantasia fuori dal comune,dove nulla è impossibile,dove con il naso all'insù potevo ascoltare il brontolio di un Cielo incazzato o guardare una pozzanghera pensando che la felicità era saltellarci sopra.
Splash.
E sono andata a dire in giro che per me i silenzi parlano,che un bicchiere vuoto ha solo il coraggio di saper ricominciare (altro giro,altra corsa),che il tuo pensiero è legato alla recita dell'alfabeto girando il picciolo di una mela... A B C D... che le rime non devono baciarsi casomai il tuo nome con il mio,che la felicità è ala di farfalla che se la sfiori perde tutto l'oro e la bellezza tenue si cancella.
E mi hanno fatta sentire pazza.
Così ho iniziato a non dire a nessuno che la mia migliore amica era una penna,che avevo diari talmente segreti che anch'io a volte avevo timore a leggerli.
Ed hanno cercato di rendermi diversa perché quando vedi qualcosa o qualcuno fuori dai tuoi schemi,vuoi o non vuoi,cerchi sempre di etichettarlo.
Ed hanno calpestato i miei ideali,affogandoli tra le lacrime trattenute di una ragazzina che sognava di essere Che Guevara e di andarsene in giro con la sua moto, la Poderosa,mangiando polvere e libertà.
Ed hanno pensato bene di giudicarmi perché la mia ironia arrivava la dove l'ignoranza creava crateri incolmabili tra narcisismo e boriosità.
Potrei portare avanti una conversazione da sola,tenere in piedi una serata di risate,potrei essere la migliore amica di tutti (sfoggio sorrisi di marmellata da far invidia ad Heidi),ma ho deciso di essere selettiva.
Scelgo.
Sarà forse per questo che sembro stronza,nella mia politica di sfanculizzamento appaio un'arma a doppio taglio... ma vi assicuro (e promettete di non dirlo a nessuno) che anche le stronze hanno un cuore.
Shhhh...
Ho rispolverato la penna,rischiando di sembrar ancora una volta pazza.
Potrei chiederti di ballare,sdraiati,abbracciati,sopra ad un letto...ti farei fare il giro della pista soltanto guardandoti e mentre la musica toccherà i suoni più cupi le mie mani cercheranno i tuoi sorrisi migliori.
Io non lo so che fine farà il mio inchiostro,se come Guccini "infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio"... ma di una cosa sono convinta:che quel senso di inadeguatezza io non lo vorrò mai perdere.
Io terrò la mia fragilità,le parole,la curiosità,la passione,la diversità,il fatto di vedere sempre oltre,di psicoanalizzare,di sentirmi sempre inesorabilmente fuori.
Avrò sempre il coraggio di cambiare,di rasarmi i capelli e di tatuarmi un sentimento in un Mondo che va avanti ad occhi chiusi,di scrivere più di dieci righe a persone che si stancano anche di visualizzare uno smile in un messaggio perché Sentirsi è diventato un meccanismo e non un respiro in più da regalare.
...e se tutto questo significa esser pazzi,bhè dite al mio amico immaginario che gli ho voluto bene.
Ora mi rivesto,che so stata fin troppo nuda.







Compro oro

È vero,non sarò mai un esempio da seguire,una donna da tutorial make-up su YouTube,forse non potrai mai vantarti di conoscermi,sono dissolta tra quello che so e quello che vorrei farti conoscere.
Non ho un push up con cui risollevarmi,ma una malinconia improvvisa in cui cadere vorticosamente.
Non ho unghie da smaltare per sentirmi più donna,ma sentirò sempre il peso di chi,senza una mutanda troppo elastica,ha scritto la nostra storia.
Non mi improvviserò in un volantinaggio fotografico in cui svenderti per una mia vanitosa autostima,ma terrò il tuo viso nel portafoglio,tra la tessera di Ikea e gli scontrini delle girelle di liquirizia comprate al cinema.
Non avrò bisogno di tenerti ad occhi aperti fino a tardi per dirti che ti amo,lo saprai anche quando il sole cercherà rifugio tra le fessure della serranda,quando i fiori diventeranno foglie da scricchiolare,quando il cuscino custodirà i pensieri ed il tuo domani. Lo saprai senza che le ore lo dicano per me.
Non avrò sorrisi "compro oro" e fantomatiche buone maniere da utilizzare con i tuoi cari,ma alla fine avrai la certezza che mi ameranno incondizionatamente. 
Non ho bisogno di una musica assordante e di un pò di alcool a dirmi che è sabato,ti porterò alla stazione,davanti al tabellone delle partenze e ti diró "scegli dove andare". Il tuo imbarazzo si mischierà al mio entusiasmo,faremo il biglietto nella macchinetta Self Service:gli spicci,la fila,l'odore di tabacco,la voce robotica che annuncia ritardi,un tramezzino mangiato a quattro mani e due telefonini da dimenticare tra le tasche e la voglia di sparire.
Durante il viaggio poggerai la testa sulla mia spalla,ti farò ascoltare la mia fragilità tra la penna ed un foglio bianco ed il tuo sorriso appena accennato sarà il più bel pubblico a cui inchinarmi.
Ci saranno mattine interrotte,ti suonerò al citofono con due cornetti e un cappuccino,mi odierai per averti svegliato,ma mi amerai per averlo fatto.
Non mi vedrai salire su un tacco 12 per sentirmi all'altezza della situazione,ma proverò a farti sentire che bella aria si respira da quassù. 
Quassù dove Neruda mi ha insegnato ad amare segretamente tra l'ombra e l'anima,dove Oscar Wilde mi ha fatto capire che tu rappresenti tutti i peccati che non ho mai avuto il coraggio di commettere...quassù,dove l'essenziale è invisibile agli occhi.
Quassù dove si vede meglio sempre in punta di piedi,dove non ci sono regole da seguire,ma solo un rispetto da venerare,dove i punti interrogativi non smettono mai di esistere,dove le fette biscottate si inzuppano a mezzanotte nel sugo avanzato in frigo.
...dove si corre a mosca cieca in tangenziale pur di rincorrere un sogno,dove si vive bene anche dentro un castello di sabbia,dove gli Zeri verranno sempre prima dei numeri Uno.
Quassù,dove il coraggio è proprio aver paura.
Ed io con te,ho fottutamente paura.


06 ottobre 2014

Sentinelle

Avrei potuto scrivere qualsiasi cosa contro questo movimento chiamato "sentinelle in piedi",ma ho preferito utilizzare il mio inchiostro e rispondere a questa bieca omofobia così...



"Se io fossi"... ho basato la mia vita su questo gioco,non ho smesso neanche quando dopo un girotondo tutti cadevano per terra,tranne me.
Potrei essere qualsiasi cosa,basterebbe indossare una maschera e farti felice,sfoggiare il mio più bel sorriso di circostanza ed intrappolare me stessa ai tuoi stereotipi.
Basterebbe poco è vero,ma per quel poco dovrei rinunciare alla mia felicità.
Quella felicità fatta di piccole cose,di mano nella mano,di cognomi messi sul campanello di casa,di "questa è la mia ragazza",di un bacio rubato tra la rugiada ed una Luna troppo curiosa.
Quella felicità già spesso calpestata da occhi crudeli,da giudizi affrettati,da leggi che non ti riconoscono neanche l'esistenza.
Ed allora dico NO,consapevole che il cambiamento desta sempre preoccupazione. 
...ma vedendo le cose come sono andate,bhè anche Adamo per mangiare una mela ha creato il peccato più grande dei tempi...ed era eterosessuale se non mi ricordo male.
Quindi non starò qui a dirti quelle solite menate che l'amore non ha sesso,ma vorrei parlarti di cos'è per me l'amore.
Svegliarmi alla mattina con la naturalezza di dire " buongiorno amore",di bagnarle la fronte con l'acqua fredda quando la febbre la paralizzerà a letto,di festeggiare al ristorante il nostro anniversario senza dover camuffare quel giorno con altre coreografie,di pensare che la coperta è sempre troppo corta per le nostre serate da pop corn e commedie americane.
Per me l'amore è uno sguardo in più,un pensiero che va oltre,la mia parola che s'incastra alla perfezione con il suo silenzio,una litigata a pieni polmoni senza la paura che i vicini "capiscano",l'odore della ciambella la domenica mattina,il suo dentifricio spalmato sul lavandino ed il mio bagnoschiuma aperto sulla vasca.
Un telefono che squilla,un "siamo occupate,lasciate un messaggio dopo il beep...ma non so se vi richiameremo",l'affitto da pagare,la spesa al supermercato (i miei biscotti contro le tue merendine),il sugo bruciato e la pasta scotta,i tuoi telefilm notturni e le mie parole tra migliaia di post it.
Ecco,questo è per me l'amore... e non penso sia diverso dal tuo,ma se così fosse,se hai qualcosa da insegnarmi,io sono pronta ad ascoltarti.
Almeno io sarò una sentinella di buoni propositi.


Eleonora TOSCANI - Questi Dinosauri (official video)

Molti di voi la conoscono..agli altri la presento. Lei è Eleonora Toscani,una a cui non è stato regalato nulla,che ha studiato tra un pentagramma e un accordo sempre alla ricerca della perfezione.

Ascoltatela...una con la coerenza nell'indole forse è da non lasciarla nel dimenticatoio.





05 ottobre 2014

"...e leccandoti far tremare Bach"

L'altro giorno ho accompagnato una mia amica a scegliere delle vernici,me ne stavo li,tra scaffali di un futuro da dipingere e l'odore di un domani che sa letteralmente di buono.
Ho pensato alla nostra casa.
...chiudi gli occhi che te la racconto.
Sarà piccola,così piccola che non avrò bisogno di rincorrerti per trovare un tuo bacio,piccola come una passeggiata a piedi nudi in un bosco,piccola come bere un calice di vino davanti al mare,piccola come un dolce mangiato di notte tra colpe e soddisfazioni...piccola,così piccola da sentirsi felici.
Sarà una casa con mille difetti,adatta per il mio conto corrente vuoto e per le tue tasche bucate. Lo scaldabagno che non funziona,le porte che cigolano,gli spifferi dalle finestre,il tetto da rifare...ma se come diceva Italo Calvino "la fantasia è un posto dove ci piove dentro",bhè io non la cambierei neanche a pagamento.
Voglio una parete di lavagna,dove scrivere tutti i miei pensieri,li leggerai appena stropiccerai gli occhi e sarà il mio buongiorno,senza un T9 a correggere quello che provo.
Sarai sempre la ragione per perdere il controllo,per sentirmi libera di essere me stessa,mi sentirai ovunque e se chiuderai gli occhi,mi sentirai di più.
Imbavaglieremo le lenzuola,per non farle parlare,i nostri segreti notturni da confidare solo al Cielo...ti parlerò di Quasimodo mentre faremo l'amore,ti dirò che "ho tutta l'anima incriminata di brividi di stelle" e tu appoggerai la tua mano sulle mie labbra per farmi tacere.
Ci sarà musica ad incorniciare le nostre giornate,io che canto con una spazzola per microfono,tu che batti la matita sulla scrivania per tenere il tempo.
Litigheremo,litigheremo così forte da far tremare le pareti. Pareti così sottili da far sentire le nostre grida ed altrettanto sottili da far invidiare le nostre passioni senza un orologio a cui affidarle.
Io che non sono riuscita a prendermi cura neanche di un pesciolino rosso,che scombino la grammatica ed invento parole per non dirti davanti a tutti "ti amo",che ti farò diventare la biancheria di un rosa indefinito e perderò i calzini nei meandri della lavatrice.
Io che non mi sento mai perfetta,che non regalo sorrisi a chiunque ti prometto che ti lascerò perdere lo sguardo fuori la finestra quando avrai bisogno di un briciolo di solitudine,che parlerò anche quando avrò voglia di intrappolarmi nei miei silenzi,che ti conquisterò ogni giorno con i miei difetti,che i super poteri li lascerò a quei fenomeni di fidanzati che si svendono per qualche mi piace in più.
Perché si,sono gelosa e ti giuro sul mio inchiostro che non sarai la copertina della mia pagina facebook,ma sarai la persona che mi terrò addosso anche quando fuori faranno 300 gradi fahrenheit.
Ho pensato alla nostra casa,tanti ricordi ad arredarla e un tetto rotto per far piovere fantasia.




04 ottobre 2014

Fedez - Magnifico (Feat Francesca Michielin)

Parlare d'amore è da folli.
Sarebbe più credibile parlar di unicorni rosa avvistati sulla Luna,ma ho avuto la maledettissima fortuna di vedere un Cuore vero,se ne stava affacciato a prender aria sul torace,come se fosse in un viaggio non programmato dove la strada da prendere è legata ad un lancio di monetina. Testa o Cuore?
Ed allora ho deciso di essere sempre perennemente folle.
Io e Te siamo un'iperbole in un Mondo troppo geometrico,siamo perfetti nell'imperfezione,siamo tranquilli sul bordo di un burrone.
Io e Te siamo un numero periodico,incapace di mettere un punto,siamo un gioco a nascondino dove chi conta " 8...9...10!" sbircia sempre dove si nasconde l'altro "tana!"
Io e Te non dovremmo esistere:siamo sbagliati,guasti,difettosi,rotti,pericolosi,la fine con l'inizio,la fuga con la rincorsa,ma belli come una poesia di Pablo Neruda letta in una notte di orologi rotti.
Questa sera però non giocheremo,ha bussato il vento alla mia finestra e mi ha sussurrato che hai bisogno di un abbraccio. Il mio abbraccio..e te lo do a modo mio.
Metti le cuffie,clicca play...chiudi gli occhi e sentimi.
Parlare d'amore sarà pure da folli,ma io alle mie percezioni CI CREDO.




02 ottobre 2014

vita precedente

Ho capito che forse,in una vita precedente,ero un gambero.
Lo ammetto,avrei potuto aspirare a qualcuno di più famoso,qualcuno di cui vantarmi... Che ne so,una damigella di corte,un tester di sex toys,una raccoglitrice di palline da golf o solamente un uomo. Un uomo fa la pipì in piedi (ed ovunque),non sa cosa sia la cellulite e non deve sfoggiare tutte le faccine della D'Urso per inventarsi un orgasmo.
Ma sfiga vuole che io fossi un gambero.
Un gambero ha il cuore nella testa.
Sarà per questo che non ho razionalità,che non ho tecniche a cui affidarmi,non ho reazioni per ogni azione,non ho date prestabilite in cui dimostrarti quello che provo,ho globuli rossi che fagocitano ossigeno e follia e una sensibilità a volte disarmante.
Puoi spararmi in petto,ma quello che provo non morirà mai.
Un gambero cammina in avanti,ma quando incontra un'ostacolo è capace di balzare all'indietro.
Non ho paura del passato,di fermarmi,di pensare o di vivere un dolore. Ho cicatrici che mi ricordano quello che sono e la capacità di andare anche controcorrente.
Un gambero vive di notte,quando l'apparenza si spegne per un briciolo di serenità.
Ha delle antenne con cui percepisce le vibrazioni di chi gli sta accanto.
Ed io ti sento.
Ovunque.
Ho capito che forse in una vita precedente,ero un gambero...senza spine con cui farti del male,ma con delle chele per difendermi dall'impossibile.

leggere dentro

Amo le persone intelligenti. 
No,non è un elogio alla cultura,anche se accanto a me non potrei mai avere qualcuno che può insegnarmi i 15 modi per aprire una scatoletta di tonno con una sola mano,ma intelligente significa LEGGERE DENTRO.
Quelle persone che non hanno bisogno di farti troppe domane,ti guardano con gli occhi di chi ha voglia di capirti,quelle che sbucciano gli involucri sapendo che il bello delle cose ama nascondersi.
Ed allora ti ho guardato,ho messo su una canzone malinconica di Ed Sheeraned ho incominciato a vomitare pensieri.
Ascoltali tuttodunfiato,come se in questo preciso momento nel Mondo ci fossimo solo io e te ( e quasi sette miliardi di persone fottutamente distratte).
Ascoltali senza proferir parola,capirò tutto dai tuoi occhi lucidi e mai distanti,ascoltali come se fosse la musica preferita,quella che metti in loop nelle cuffiette...
Ascoltali.
Li sentirai questa notte,se solo avrai voglia di sdraiarti sul letto e di spegnerti almeno per un attimo. Li sentirai confusi,a voce bassa,ma ti terrò la mano se mai ti venisse in mente di tremare dentro.
Le mie parole non sono ricamate ne infiocchettate,non prendono respiri per apparir migliori,ma sanno di biscotti inzuppati a mezzanotte nel latte,sanno di pensieri aggrovigliati tra i capelli,sanno di verità. Sanno di me.
Spegni la luce,spegni l'ansia,spegni i "vorrei ma non posso",spegni la rabbia,spegni le persone che dicono di volerti bene,ma non sanno neanche di che colore è la tua anima. Spegni tutto ed ascoltami.
Amo le persone intelligenti,ora silenzio...shhhh....che devo leggerti dentro...






...e di nuovo

Sono una di quelle che non riesce a far finta di niente.
Non credo nelle persone che pur soffrendo le ritrovi a fare i trenini dentro feste di indubbia banalità.
Se mi manchi,lo leggi ovunque.
E non parlo di messaggi sul telefonino a costo zero o di un'aforisma postato con la fatica di un "copia & incolla"... 
Parlo di una mancanza,scritta a caratteri braille sulla pelle,di notti passate a scrivere canzoni che parlavano dei tuoi sogni dentro persone di cartone,parlo di sentire la tua voce stanca tra le foglie calpestate in autunno,parlo di ritrovarti dentro una pellicola o nelle pagine di un libro o di sorridere appena qualcuno pronuncia il tuo nome.
Sono una di quelle a cui non devi chiedere di pensarti,ho un cielo che potrebbe testimoniare a mio favore... ho discorsi lasciati a metà,una vasca piena di schiuma e ricordi,ho matite spuntate e serate cancellate,ho tante idee da raccontarti dentro silenzi da custodire.
Ho visto un film qualche giorno fa "Il giardino delle parole". Narra la storia di un Lui e di una Lei che casualmente si incontrano sempre nei giorni di pioggia. Allora ti ho pensato,forse anch'io casualmente e ho pensato a quella notte,a quel temporale scoppiato dopo averti detto Ti Amo.
...e di nuovo quell'adrenalina,quel brivido,quella sensazione di credere che niente e nessuno potrà farmi più del male.
Sono una di quelle che non sorride ad occhi spenti,che s'incastra difficilmente nelle regole,che preferisce essere sola dentro un sottogruppo che dispersa nel marasma di un insieme.
Una canzone malinconica dentro una festa di musica house.
Sono una di quelle persone che non riesce a far finta di nulla...e lo leggi ovunque






25 settembre 2014

Ho sentito dire


-Ringrazio Selvaggia Lucarelli per aver dato luce a questo amore e per aver "creduto" in me-

Ho sentito dire che l'amore si trova nel mio reparto.
In una piccola stanza all'ingresso di un pacifico Benvenuto,dove l'odore della paura e il tintinnio delle gocce di una flebo non ti faranno sentire mai a proprio agio,ma un sorriso in più e una parola detta meno distrattamente del solito, ti possono migliorare il Domani.
Ho sentito dire che l'amore si trova nel mio reparto,un'amore che non ha bisogno dell'A maiuscola per sentirsi forte,che non rincorre il Tempo,ma si nutre di momenti... gli ultimi momenti.
Una malattia,che ti toglie la dignità,che spegne i pensieri,che dissolve le speranze,una malattia a cui non basta togliere la Vita,deve beffeggiarti di dolore e sofferenza.
Lei,un corpo troppo piccolo per un cuore così grande.
Lui,un corpo nonostante grande,da non riuscir a superare questo inevitabile Addio.
Lei che cerca di non far vedere quello che prova,ma stringe i pugni e chiude gli occhi consapevole che uno sguardo vale più di mille parole... lui che gironzola nervoso fuori dalla stanza,non può chiudere gli occhi,ma se potesse, vorrebbe non vedere tutto questo.
Li ho guardati da "lontano",con la delicatezza di non fare mai una domanda di troppo, il mio inchiostro non riuscirà mai a scrivere tanta bellezza.
Ho sentito dire che l'amore si trova nel mio reparto,
ha un corredo di lenzuola bianche e una flebo a cui aggrapparsi... Ieri,dentro quella piccola stanza,si sono sposati...lei con il fiato corto,un respiro in più regalato dalla morfina,lui con la fragile forza di sapere che il PER SEMPRE può durare anche un solo istante.
Ed allora,penso che siano loro i veri Eroi di questa società,loro che si giurano per sempre pur sapendo che la sabbia dentro la clessidra sta scendendo troppo velocemente. Quanti di voi l'avrebbero fatto? Quanto di voi si sarebbero sposati dentro un ospedale con un vestito di tubi e per musica nuziale l'allarme di un monitor che non fa sconti a nessuno?
...e poi venitemi a dire che l'amore non esiste...
L'amore non è un regalo di Natale,non è una foto svenduta in un social network,non esiste quando le cose vanno bene,quando la vita gira nel verso giusto,quando non ci sono problemi ad attanagliarti la gola,quando hai progetti a lungo termine... l'amore non ha un pubblico a cui apparire.
Ho visto l'amore nel mio reparto.. e seppur triste,ne vado perdutamente orgogliosa

19 settembre 2014

semplicemente complicato

Lei aveva silenzi
lui parole per riempirli.
Lei di follie ne aveva messe in pratica abbastanza per sentirsi in debito con la ragione,
lui aveva appena iniziato a stropicciare le idee
Lei osservava,con precisione,senza far capire che le sfumature le avrebbe disegnate anche ad occhi chiusi,
lui cabarettista di romanticismo e semplicità con la dote di ricamare attimi nella trappola del Tempo.
Lui con il suo nokia 3310 in tasca,l'unica connessione che conosceva era quella con la fantasia,una fantasia che si intrappolava nel cespuglio dei suoi capelli e moriva tra le tasche perennemente vuote.
Sotto il culo un Maggiolone color ruggine,per tetto un cielo da cui dipendere.
Che siano stelle o una pioggia che Dio la mandi giù,per lui era sempre Domani.
Era una sera,di quelle spettinate dal vento,si presenta sotto casa di Lei,senza nessun copione,ma con una sceneggiatura ben articolata.
 Sapeva che amava la pioggia,i film a lieto fine,l'odore della strada bagnata e pensò che se Adamo era riuscito ad incasinare l'esistenza del Mondo mangiando solo una mela,lui avrebbe rischiato tutto pur di iniziare quella passione.
La portò fuori,con una scusa qualunque e le disse "il cielo stasera non mi aiuta,conoscendoti so che avresti voluto un primo bacio sotto la pioggia come nelle Grandi Commedie Americane che ti guardi,quindi mi tocca arrangiarmi"
Tirò fuori un annaffiatoio...Lei aveva silenzi,lui baci per riempirli.


18 settembre 2014

vasco rossi va bene va bene così live HD

Pensavo all'Amore,c'hanno speso migliaia di parole,di poesie,di versetti in rima baciata,di tragedie e romanzi con copertine lucide e nomi altisonanti...quando poi basterebbe un pennarello ed un foglio strappato a dichiarare un'amore.
Ho pensato che l'Amore è una telefonata,di due persone lontane,la sfumatura della voce,i rumori della città,i silenzi inopportuni e quel bisogno di arrivare a domani soffrendo il meno possibile.
Ed è proprio in quella telefonata che si crea lo zweisamkeit.
E' una parola tedesca che indica quello stato paradisiaco in cui due anime si ritrovano formando un alone di solitudine. Bastandosi a se stesse.
Non hanno bisogno di trovare le parole giuste o di infiocchettare menzogne tanto da farle diventare realtà...perchè l'amore non si nutre di stati facebook o di quattro foto in cui apparire sorridenti,l'amore non ha bisogno di nulla,se non di esistere.
Ed allora,in questo Mondo platinato e di primi della classe,io preferisco le persone silenziose,quelle che perdonano l'impossibile,che riescono ancora a leggere tra le righe,quelle che ti scelgono per i tuoi numerosi difetti,per i tuoi nonostante tutto,quelli che credono che un'amore possa nascere all'improvviso e che a volte uno sconosciuto possa conoscerti di più di mille facce amiche.
Credo che l'amore conosca il dolore e che soffrire sia una scelta inevitabile,credo che sia stupido rimandare tutto a domani e che rischiare può farti perdere tutto o capire che non avevi già niente.
Questa sera pensavo all'Amore...






21 agosto 2014

Inadeguatezza

La conoscete la leggenda dell'onda?
L'onda ha paura,si sente inadeguata rispetto alla grandezza dell'oceano.
Ha paura di non essere all'altezza,di sentirsi sbagliata e fuori luogo.
Lei così piccola difronte a quel mare...poi però decide di guardarsi intorno e vede le altre onde...e vede che anche loro sono acqua e che tutto l'oceano è acqua.
Così quel senso di ineguatezza che l'accompagnava sin dalla sua nascita ad un tratto svanisce.
L'onda ci vuol far capire che "il problema sono io,e io sono la soluzione"
Quanti di voi si sono sentiti onda dentro ad un sentimento?
Io non so se sia dovuto alla crudeltà che mi sbatte in faccia il mio lavoro e la fantasia che mi regala inaspettatamente ogni goccia d'inchiostro che cade su di un foglio bianco... ma io dei sentimenti ho tutta una mia visione.
Forse confusa,ma sicuramente rivoluzionaria.
Guardo l'amore come un temporale estivo,come il sole guarda il mare prima di morirci dentro,come le serate d'inverno quando bruci dentro al camino legna asciutta e pensieri bagnati.
Penso all'amore quando mi dicono "esprimi un desiderio",quando di prima mattina l'odore della rugiada abbraccia quello di un caffè caldo...penso all'amore dietro ad una ruga,dietro ad un passo incerto di un bastone o nel vuoto di un ricordo fottuto dall'età o da una crudele  malattia.
É facile parlar d'amore,è facile farsi vedere felici,ma poi?
Basta che mi guardi intorno e se frugo tra i miei pazienti capisco che dove l'amore dovrebbe nascere,invece muore inevitabilmente.
Posso contare tra le dita delle mani le volte che ho visto un marito pettinare sua moglie allettata dentro un letto... piccoli gesti che riempirebbero i polmoni senza aver bisogno di una mascherina dell'ossigeno.
Posso contare tra le dita di una mano le volte che un parente abbia chiesto ad un medico "potrà ancora farmi ridere?",ma al contrario ho sentito tante volte la domanda "potremmo ancora fare sesso?" ...ed allora mi rifugio nella mia follia,che seppur confusa mi rende forte.
Forse sarò sempre onda o forse sono già oceano...


19 agosto 2014

"Give Me Love" - Ed Sheeran (Max Schneider & Kurt Schneider Cover)

Un'altra scoperta...lui è riuscito anche a rendere bella quella cagata di canzone di Problem di Ariana Grande (ah per tutte le fans con le ovaie isteriche...state serene perchè tanto rimane una cagata)

Comunque buon ascolto bloggati,fatevi un giro nel suo canale







18 agosto 2014

Capita

...capita poi che qualcuno ti legga e che quel qualcuno sia la proprietaria di una gioielleria on line...
Non è un semplice anello,un regalo inaspettato,ma un segno indelebile che le mie parole hanno la capacità di volare...e per una come me,di ossa e inchiostro,di sogni e fantasia,tutto questo è un'orgoglio in cui cullarmi almeno per un attimo.
Non diventerà un gadget,una parola sfruttabile e da svendere in carati,"...tuttodunfiato" rimarrà sempre personale,intimo e mai calpestato.
Tuttodunfiato sono io,è un mio ricordo,un mio modo di vivere...tuttodunfiato ha un sorriso di nutella e uno sguardo di lacrime trattenute.
Oggi parlavo con le mie colleghe di amore,di questo Mondo dove i social network sono diventati i diari segreti (tanto diari e pochi segreti) di molte persone...bhè,anche se ho scelto di parole,un "mestiere" che mi mette a nudo,la mia anima ce l'avranno sempre poche persone.
Le MIE persone.


17 agosto 2014

Imperativo



Dicono che il dolore va scritto sulla sabbia,così che le parole le disordini il vento e le cancelli il mare...non so se sia proprio vero,ma mi piace pensare che le nostre ferite vadano a morire sul bagnasciuga come i delfini.
Loro...proprio loro che vivono tra sogni e respiri mozzafiato decidono di dare il loro ultimo saluto rimanendo con "i piedi a terra" e gli occhi al cielo.
Scrivere è un po come amare.
Sono verbi che non puoi coniugare all'imperativo,non puoi ordinare di amare,di scrivere o di leggere.
Ama!
Scrivi!
...sarà per questo che ho le mani sporche d'inchiostro e l'anima imbrattata di emozioni...per poter essere io la fautrice del mio destino...e regalarti sempre nuovi inizi.
Una delle mie scrittici preferite disse
"Capita spesso ai poeti, agli artisti. Capita particolarmente ai ribelli solitari che sanno di dover morire presto: di solito la loro esistenza è un fuoco di mille avventure inconcluse, una valanga di semi gettati al vento o piantati a casaccio, senza sapere se la pianta germoglierà, senza aspettare di veder se germoglia. Non ne hanno il tempo, neanche la voglia, perché devono sempre rincorrere qualcosa di nuovo, ricominciare sempre daccapo, ancora ed ancora, con una incoerenza che a pensarci bene è straordinaria coerenza.”
...ed allora,non ho così tanti pregi da sfoggiare e conigli da tirar fuori dal cappello,ma ho coperte di parole con cui scaldarti,un silenzio in cui rifugiarti,un tempo imperfetto da regalarti e una follia tale da portarti al mare ad aspettare che un delfino ci venga almeno a salutare.
Ci ritroveremo a scrivere sulla sabbia i nostri ricordi più belli decidendo di non farli disordinare dal vento e cancellarli dal mare.