27 settembre 2006

PENSIERO DEBOLE



Momenti di panico. A parte che piove che il cielo la manda e che se ne mandasse giù un po' meno sarebbe anche meglio, e che con sto maledetto umido abbiamo salutato la tanto sospirata abbronzatura per far posto a quel bel colore giallino della carta da forno, le nostre anime sono sconvolte da due terribili notizie. La Hunziker ha dichiarato ai giornali che è da un anno tondo tondo che non batte chiodo. Zero ciupa. Neanche un giro di lenzuola che sia uno. Che dire per consolarla? Contrite schiere di single si stringono a lei in unfraterno abbraccio. E nutrite falangi di maschi sessualmente attivi si offrono volontaricomealle olimpiadi. Altrodramma. Pare che cento madame torinesi stiano attendendo gementi e piangenti in questa valle di lacrime il nuovo modello della borsa di Hermès, quella che si chiama Birkin in omaggio alla Birkin appunto, la moglie di Gainsbourg che ranfiava cantando Je t'aime moi non plus. Modello base 5000 euro. Se la vuoi in pelle di struzzo fanno 9000, se vuoi proprio scialare prendi quella in pelle di coccodrillo che fa 20000 euro e ti levi la paura. Vivere deprivati di tale belluriadeve essere devastante.Nel caso le madame fossero proprio a corto di borse io sono disponibile a prestarne qualcuna delle mie. Come si fa coi muletti dei telefonini. Ne ho tre che non uso mai. Una gialla bellissima con un baffo di biro lungo un metro, l'altra con la cerniera che si apre a squarcio e una che pesa mezza tonnellata e se la lanci addosso ad un maniaco di fibbia lo sfregi. Certo non sono di Hermès, ma al bisogno fanno il loro mestiere. Pare che per produrre un capolavoro come la Birkin ci vogliano mesi e mesi. Un artigiano della Hermès arriva a fare una Birkin dopo cinque anni di formazione nella casa madre di Parigi, praticamente un liceo. Ma io che son cretina mi chiedo. Se per fare una borsetta ci vogliono 5 anni di formazione quanti ce ne volevano per i tizi che facevano le cattedrali gotiche? Chissà. Meglio non farsi troppe domande se non si hanno pronte le risposte. Ma io sono vittima della sindrome di Marzullo. E non ne posso fare a meno. Quindi un altro mistero già che ci sono. Come mai i jeans li fanno sempre lunghissimi al fondo? Avanzi sempremezzo metro di roba?Tucompriunpaio di jeans che sono della tua taglia, ti calzano a pennello, godi come un riccio, poi abbassi lo sguardo e scopri il mostruoso esubero. Un chilometro di stoffa. Minimo. Ma per chi li fanno? Per i Vatussi? Li fan per le cicogne? Per gli Elefanti di Dalí? Va bene che io son bassotta, che sono unpuffo blu alta due mele o poco più, ma al limite posso avanzare 10 centimetri di stoffa non la Salerno-Reggio Calabria. Anche la Stefanenko se non se li accorcia sembra Sbirulino. Ma perché? Appello.Risparmiate sta stoffa e usatela per fare toppettini, shorts, anche solo guantoni da forno. E poi vi do un consiglio simpatici jeansaioli del borgo. Quando fate i jeans, visto che fate venti taglie e mille modelli, potreste anche fare tre, dico solo tre, taglie diverse per la lunghezza?! Tappa, media e coscialunga? Grazie.

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