11 maggio 2014



Oggi è la festa della mamma,vorrei dedicare un pensiero a tutte quelle donne che non sono riuscite a diventarlo.
Questo mio piccolo racconto è dedicato a tutte quelle coppie gay che per avere un figlio hanno intrapreso un viaggio della speranza...
Quando guardo mio nipote e lo vedo correre dietro ai bambini di cui non conosce neanche il nome,spero che non cambi mai. Spero che abbracci sempre tutti senza far caso al colore della pelle,al sesso,al conto corrente,alle etichette,senza pregiudizi e senza paure.
Spero che regali il suo sorriso a prescindere,che il suo cuore non abbia limiti ed incatenature,che sappia sempre difendere i più deboli,che non si tiri mai indietro davanti alla verità,che lotti per i suoi ideali e che non permetta a nessuno di giudicare le sue scelte.
Spero che conosca l'amore,quello con la A maiuscola e che non perda quella follia di libertà che lo porta ad essere così speciale.



Non potrò raccontare di una grande scopata per il giorno della tua procreazione,non avrò quella faccia da dopo orgasmo con la sensazione di averti dentro di me,potrò parlarti di provette,di vetrini,di tentativi,di risposte negative,di "adesso è l'ultima volta" per poi riprovarci più convinte di prima. Potrò parlarti di un viaggio,in Olanda,tra tulipani e mulini a vento,di quei dolcetti,gli stroopwafel,sgranocchiati in sala di attesa e dei miei occhi,che seppur stanchi,non rinunciavano al sol pensiero di un futuro con te.
Non so se avrai i miei stessi occhi o se ti mangiucchierai le labbra come fa tua mamma quando è pensierosa,non so se avrai le dita così lunghe e affusolate da chiedermi un pianoforte a coda o un'anima da rock di bacchette e plettri distrutti,ma poi alla fine penso che nessuno ha tutte queste certezze.
Lo so,sarà una vita di spiegazioni,di due regali per la mamma e di zero per il papà,di corse nel sacco in cui perderemo a dispetto di un genitore atletico e palestrato,di quei moduli da compilare su cui basterebbe cambiare la dicitura papà con quella di genitore per renderci la vita meno difficile...avrai domande da farmi e risposte da ascoltare,avrai un Mondo di giudizi ed etichette,avrai bisbigli e sorrisi di circostanza,ma nonostante tutto saremo NOI.
Ci sarà l'odore del borotalco,il massaggio dopo il bagnetto con l'olio e la mia voce a farti compagnia,ci saranno le risate e le liti per un motorino troppo pericoloso,ci saranno gli abbracci a tre,quelli che ti ricompongono le ossa,ci sarà una casa,una tavola apparecchiata,il tempo in cui le favole diventano incubi,ci saranno dei nonni e delle caramelle da mangiare di nascosto,ci saranno i mal di pancia,i salti sopra le pozzanghere,le notti insonne ad aspettarti e i primi amori a scavarti dentro.
Allora credo che poi gli stronzi li incontri anche se hai una famiglia etero,che i problemi ce li hanno anche quelli che nascono in famiglie definite "normali"...ed allora divento sempre più convinta che la famiglia esiste quando c'è protezione.
..ed io ti ho protetta fin quando,in quella sala di attesa,sgranocchiando quei dolcetti,chiudevo paradossalmente le gambe per non farti andar via e tua mamma mi ripeteva "andrà tutto bene"


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Spettacolare...e soprattutto hai sempre i controcoglioni per parlare di tutto.

terri ha detto...

emozionante. rendi tutto migliore