19 aprile 2007

PE’ FA LA VITA MENO AMARA ME SO COMPRATO STA CHITArA


Nel caos del trasloco ho ritrovato la mia chitarra impolverata,mi sono seduta sul bordo del letto ed impugnandola le dita si sono inoltrate serene tra le corde stonate…ricordo ancora i primi passi fatti sulle note di C’era una volta una gatta,ma questa sera la mia voce è quella di una volta,quella che sperava in un pubblico applaudente davanti a se,di un palco in cui vivere e morire d’artista…ricordo il mio gruppo SWEET DREAMS…quanto tempo è passato.. quanto tempo è trascorso da quei sogni di bambina e non so per quale motivo ho iniziato a cantare questa canzone…

…c’han concesso solo una vita soddisfatti o no qua non rimborsano mai
e calendari a chiederci se stiamo prendendo abbastanza.. abbastanza..
se per ogni sbaglio avessi mille lire che vecchiaia che passerei…
strade troppo strette e diritti per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’
che andare va bene però a volte serve un motivo…un motivo
Certi giorni ci chiediamo è tutto qui?
E la risposta è sempre si…
non è tempo per noi che non ci svegliamo mai,abbiam sogni però troppo grandi e belli sai. belli o brutti abbiam facce che però non cambiam mai,non è tempo per noi e forse non lo sarà mai…

E così ripenso agli ideali comuni,alle lotte tra alunni e professori,all’occupazione,all’autogestione,al film NOI RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO visto con curiosità e paura,ripenso a come lottavo per quello in cui credevo…ho sempre odiato le ingiustizie,la disonestà,chi prende la strada più facile per arrivare all’obiettivo,ho sempre odiato le scorciatoie…e sono fiera di me per quello che ero e per come sono ora.
Nessuno mi ha regalato mai nulla,quello che ho e che mi sto costruendo me lo sono sudato e guadagnato,al lavoro non cerco la via del lecchinaggio e delle soste all’uscio della caposala,preferisco pagare per i miei errori e crescere mettendo mattone su mattone…rubo con gli occhi la professionalità di chi mi sta accanto e cerco di emulare chi è più bravo di me.
Questa chitarra racconta tutte le mie battaglie,i miei valori ed i miei principi.. basta accostare l’orecchio alle corde e lei ti racconterà i pianti spesi per le ingiustizie subite,ti racconterà le canzoni scritte su pagine di vita vissuta,ti racconterà i temi scolastici contro le sopraffazioni…ti racconterà il riflesso dei miei occhi e i colori contrastanti della mia anima…
Quante volte mi sono addormentata con lei al mio fianco e quante altrettante volte mi svegliavo con mia madre che l’aveva riposata sul suo treppiedi…quando avrò un figlio o un nipote in circolazione per casa gli insegnerò l’importanza dei sogni e della fantasia.
La fantasia è il primo imput per migliorare l’intelligenza.

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