15 novembre 2011

quando la neve lascia un segno..

notte di piedi freddi,di sorrisi accennati alla nascita dei ricordi,di un nodo in gola che con difficoltà riesco ad ingoiare ... notte di un foglio diviso in due con i PRO e i CONTRO,ma per chissà quale motivo i PRO sono sempre meno e soprattutto non convincenti.
notte uguale ad altre notti,che inizia con uno sguardo perso in una fotografia e finisce in un sonno addomesticato dalla volontà.
e il pensiero vola a quella notte fredda,con le strade imbiancate dai primi fiocchi di neve della stagione,a quell'aria gelida che tagliava le nostre parole,a quelle scale fatte di gran fretta per farti diventare almeno per un attimo ancora bambina...coprirci con delle lenzuola per poi affondare i nostri passi su quel terrazzo pieno di neve.
eravamo padroni del mondo,padroni di quella notte silenziosa,di quell'atmosfera magica...eravamo complici di un ricordo che in pochi avrebbero saputo.
Mi ricordo poi la luce spenta e noi che ti guardavamo fare una specie di balletto sullo stipide della porta,un mix tra jessica rabbit e la sora lella ... ci divertivamo con poco,nessun effetto speciale,ma contando sulla nostra voglia di essere Vive.
hai asciugato i miei silenzi e le mie lacrime scoppiate in un pomeriggio di domande e nascondevi i tuoi occhi luccicanti per non farti vedere complice del mio dolore...ma la tua amicizia è rumorosa anche se cerchi di camminare in punta di piedi.
in questa notte penso alle poesie in rima scritte di notte con i nomi dei pazienti,alle fette biscottate spalmate di nutella,alle risate di comlicità,agli sguardi increduli davanti a rumorini strani proveniente da alcuni deretani,al tempo che non rincorrevamo mai,ma che vivevamo attimo per attimo ... e ora avrei tante cose da dire,ma forse i miei occhi parlano più della mia voce.

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