29 marzo 2007

la vittoria ha un sapore amaro


Le soddisfazioni nella vita non vanno cercate in modo spasmodico,non vanno rimpiante come lacrime asciugate in un viso di tristezza…le soddisfazioni si assaporano giorno per giorno,senza la voglia incontrastata di raggiungerle ad ogni costo.
Tu stai lì,calmo e pacifico ad aspettare che il maremoto passi,vedi distruggere qualsiasi cosa al suo passaggio,ma quando tutto sarà finito,sulla riva del mare potrai raccogliere i resti di chi al contrario tuo ha cercato la salvezza come unica ragion di vita.
..troverai le loro reputazioni intrise di vergogna,troverai i loro cuori prosciugati d’amore,troverai le loro mani fredde e tremanti,troverai le loro ferite cosparse di sale,vedrai le loro anime volar via e lasciare i loro corpi non meritevoli di un’ aldilà.
E guarderai,con la voglia di ridere a crepapelle ed esultare,ma sarai così coglione da pensare anche di raggruppare tutti i pezzi e dargli una seconda possibilità di vita.. perché hai sempre pensato che il nemico da lottare dovesse essere in piena forma.
Ma la vittoria ha un sapore strano,ti lascia sempre quell’amaro in bocca che ti fa domandare se tutto questo era proprio necessario…
Con la testa tra le mani i miei occhi si riempiono di lacrime.. perchè sto piangendo se ho vinto?
…eppure per vincere non ho fatto nulla,non ho usato mezzucci da quattro soldi,non ho usato il mio sapere per distruggere gli altri,non ho scartabellato le verità per far fuori i burattini del teatro delle bugie…non ho fatto nulla per vincere quindi perché non esultare?
A volte maledico i miei genitori per avermi dato quest’educazione di merda che mi fa sempre pensare prima agli altri e poi a me stessa,quante volte avrei voluto quella sfacciataggine che tanto invidio in alcune persone,quante volte avrei voluto prendere la vita con superficialità…quante volte da piccola mi sentivo sbagliata per vedere anche le piccole cose che sembravano così inutili agli occhi degli altri…mi ritrovavo con la mia penna amica a scrivere un diario,come in questo caso,sdraiata nel buio della mia cameretta allontanando i fantasmi e le piccole paure.
Questa sera finalmente sono crollata e questo pianto non è più di sofferenza,ma di liberazione…spero che queste lacrime portino via tutto il marcio in cui ho navigato,portino via i sorrisi di circostanza e la rabbia sommessa di tre mesi.
Oggi mi hanno detto che in questo periodo si vedeva la mia sofferenza,mi hanno detto di non star male per chi non vedeva la luce dei miei occhi,mi hanno detto come ho fatto in tutto questo tempo a non crollare…sono andata a casa con la consapevolezza di non essere stata sola e di aver regalato i miei silenzi per una giusta causa:la mia felicità.
Non parlo senza ragion di causa,quindi ogni volta che avrei voluto aprire gli occhi di chi mi stava vicino è perché dietro c’erano talmente tante chiacchiere e dita puntate da volerle salvare e se qualche giorno fa avrei chiesto scusa ora ho la totale consapevolezza che il modo di essere amica non è sbagliato perché l’amico è colui che ti guarda alle spalle quanto tu guardi dritto per la tua strada,l’amico è colui che cerca di evitarti gli errori e che quando li fai è li a risollevarti,l’amico non ti abbandona neanche quando sei con la merda fino al collo…l’amico si ricorda di essere amico ieri,oggi e soprattutto domani.
Io non sarò mai un soldatino,non farò mai parte di sette che cercano di omologare le mie idee alle loro…soltanto chi non ha la capacità di saper cambiare opinione è il protagonista assoluto del declino di questo mondo privo di valori.
L’amico è chi soffiando sopra i tuoi brillantini ti conosce per quello che sei realmente…e chi mi sta accanto sa quanto io vada in profondità nelle conoscenze.
Ora la mia vita sta cambiando,il mio viso è meno corrugato,mi fa felice anche scegliere una piastrella di un bagno,sentire dall’altro capo del telefono un accento bolognese che mi dici “hey piccola”,lavorare con le mie due colleghe PULCE e POIANA,togliere Nico dalla bottiglia dell’acido(prrrrrr),abbracciare la mia adorata amichetta Daniela,capire in silenzio la malinconia alle porte di Samanta o vedere la mia Gaietta sculettare al mio ritorno…e in quel momento..puff…le delusioni se ne vanno con la stessa facilità con cui sono arrivate









1 commento:

Anonimo ha detto...

Così ti volgio... sono stata sicura sin dal principio che alla fine la tua serenità sarebbe tornata, non senza lacrime, non senza rimpianti, ma con un bagaglio in più di coscienza.
Sono anche convinta che non saranno questi eventi a cambiare il tuo modo di amare le persone, il tuo dare tutta te stessa appena vedi un piccolo spiraglio a cui dare la tua fiducia... Rimarrai sempre, per tutti i giorni della tua vita come quell'angelo che mette sempre davanti i problemi degli altri, piuttosto che i suoi, e ti capisco bene che questa è un'arma a doppio taglio... tocchi la luna quando il tuo amore è ricambiato, ma sprofondi nei più profondi abissi quando qualche anima senza scrupoli tradisce la tua fiducia... rimmarremo così sempre, ma sempre saremo capaci di rialzarci ai prossimi sgambetti... Non rimpiangere niente di quello che è stato, perchè in tutti questi giorni non sei stata nessun'altro che te stessa, e non potrai mai rinnegare il tuo essere!
Sono una delle persone più ricche a sapere di averti vicino (anche quando vorrei brindare con l'acido! :-D). Smack!