04 dicembre 2014

Ti amerò lo stesso

Oggi pensavo all'Amore,a come i rapporti siano diventati così complicati da sembrar quasi impossibili.
Conoscete la storia di Piramo e Tisbe?
Erano un ragazzo e una ragazza babilonesi che abitavano in case contigue...così vicine che anche loro divennero inseparabili.
I genitori però erano contrari a questo rapporto,così si ritrovavano ogni giorno a parlarsi e scambiarsi baci da una fessura che con il tempo si era creata tra il muro che separava le due case. Una fessura. Una piccola fessura era diventata l'espediente di quel sentimento.
Stanchi di non potersi toccare,decisero di organizzare una fuga:ritrovarsi l'indomani notte,sotto l'albero di gelso.
La notte arrivò,Tisbe si coprì il volto con un velo e,senza farsi scoprire dai propri genitori,scappò di casa ed arrivò silenziosamente sotto l'albero.
Vide però li vicino una leonessa con la bava e con il muso sporco di sangue. Impauritasi scappò lontano e correndo perse il velo che le copriva il viso.
La leonessa prese quel velo e lo straccio in mille pezzi.
Piramo arrivò poco dopo all'appuntamento,ma trovò a terrà quella stoffa insanguinata e le orme di una belva.
Pensando che la sua amata fosse morta,raccolse i brandelli del velo,li portò sotto l'albero e si conficcò un pugnale nel petto.
Cadde a terra morente.
Tisbe ritornò sul luogo e vedendo la tremenda scena,si uccise con lo stesso pugnale. Il sangue dei due corpi arrivò fino alle radice dell'albero così che da quel giorno le bacche di gelso ,color neve,divennero rosse.
Ed allora non dico di conficcarsi un pugnale in petto,ma di trovare almeno una fessura in un muro per comunicare.
Di ritrovare le attese,i batticuore,la voglia di raccontare,la curiosità di capire,la consapevolezza di essere fragili e di poter dividere per due.
Perché l'amore è fatica,è un ritaglio di Tempo,è un litigio,un grido,un biglietto del tram,un treno preso di corsa,un profumo,un cuscino stropicciato,un silenzio,una maglia lasciata sulla sedia,del sesso sul pavimento,un messaggio inaspettato,un respiro affannato.una musica,degli occhi stanchi,un passo in più,un brivido lungo l'anima,un libro sopra il comodino,un nomignolo,una smorfia del viso,un pugno nello stomaco...un nonostante tutto
L'amore è un naso freddo,delle labbra screpolate,un consiglio senza un conto da pagare,dei ricordi da non voler regalare,dei polmoni sempre pieni d'aria,un'attesa,due cannucce in un bicchiere,il traffico della città,4 stagioni in 1 giorno solo,rabbia,quiete,il bisbiglio del vento,la pioggia,il cadere incerto della neve,la lontananza,le rincorse,le notti dentro un cielo ruffiano...un nonostante tutto.
Oggi pensavo all'Amore,a come i rapporti siano diventati così complicati da sembrar quasi impossibili...ma forse,non troppo lontano da qui,ci sarà un albero di gelso che sarà l'eccezione che confermerà la regola.
La regola dei "nonostante tutto".


1 commento:

Anonimo ha detto...

Quello che sei lo rivolgi tutto sulle tue parole. Sei vera e bellissima ed il tuo sorriso riempirebbe ogni vuoto