Hikaru,è una ragazza dai capelli di seta e gli occhi troppo piccoli rispetto ai sogni che devono contenere.
Fa la guida turistica all'interno del Giardino Giapponese di Roma...parlare del suo popolo e delle sue tradizione riduce la distanza,ma aumenta la malinconia.
in quel luogo ritrova la sua calma,annega le negatività nell'immobilità delle acque del laghetto,disperde i ricordi tra il profumo dei ciliegi e ritrova la forza nel vento che muove l'ulivo...
...quando tutti se ne sono andati lasciando spazio alla luna lei si siede sopra il ponte di sassi con le gambe leggere ed il cuore pesante...ma quel giorno,forse lasciato da qualche turista distratto, un ipod...mise le cuffie e clicco su play...
"...chissà se di notte allunghi le mani e cerchi me,chissà se la pioggia copre le tue lacrime...chissà se il dolore ha vinto su l'abitudine..."
....e le acque del laghetto non furono più immobili.
Questo breve racconto nasce per farmi conoscere questa bellissima canzone dei Soltanto e per dirvi di passare al Giardino Giapponese di Roma aperto fino al 25 maggio...regalatevi un piccolo momento di serenità.
2 commenti:
Sei a Roma?quando vieni??
scattare li la copertina del libro sarebbe una gran bella figata
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