ti servo il mio corpo su un vassoio di lattuga appena lavata
spruzzaci qualche
goccia di aceto balsamico,così,tanto per renderlo interessante.
imbellisci il
tutto con fette di limone appena tagliato che daranno quel gusto di agro che
intorpidisce il palato così da renderlo pronto a nuovi sapori
..a alla
fine,coltello e forchetta,boccone dopo boccone mi mangerai
o almeno penserai
di farlo.
Hey ti do una dritta,è molto più glamour mangiare con le mani e al
termine della portata leccarsi le dita come facevano gli antichi romani davanti
a tavole imbandite di vino e miele.
Dopo che ti sarai saziato di me,potrai stare a pancia all’aria,toglierti
le scarpe e schiacciare un pisolino con fare bofonchioso.
Nella mia tavola siedono pochi eletti
Ognuno ha il suo posto predefinito,vinto senza vittorie,ma solo
partecipando..partecipando attivamente alla costruzione della mia serenità.
Mangiamo quel che capita,senza servi ne sevitù,c’è chi ha le mani
sporche di farina,chi pigia il vino e chi costruisce con i tovaglioli origami così
belli da poter essere definiti made in china.
Noi abbiamo vassoi di parole e brocche piene di voglia di
ascoltare,con le forchette facciamo dei finti aeroplani o treni che
imboccheranno il tunnel delle labbra.
Nella nostra tavola ci saranno silenzi da interpretare e non da
giudicare
Le dita verranno usate per suonare musica nuova e non per additare
Nella mia tavolata pur litigando non ci saranno Giuda da cui
guardarsi le spalle perché un amico si definisce tale non quando non sbaglia,ma
quando, pur non chiedendoti “come stai?” conosce dove il tuo sorriso è andato a
morire.
Ti servo il mio corpo su un vassoio di lattuga appena lavata
…tu mangia…che la mia anima ti ha già digerito.
Rut.
2 commenti:
adoro come scrivi,ma quando scrivi così..ti amo proprio!!
sei fantastica cazzooo
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