porta dei tuoi dischi, il tuo profumo e scalzi cammineremo fino in camera...
accenderemo quel vecchio piatto dove una puntina sporca di polvere farà gracchiare un rock 'n roll che come droga entrerà nelle nostre vene...
e incominceremo a ballare con le ginocchia piegate e le braccia che fanno disegni imcomprensibili nell'aria.farò finta di cantare con un telecomando per microfono e come fans i tuoi occhi.
Ci sembrerà di abbracciare un tempo che alla fin fine non è così veloce e assassino come immaginavamo… la tua carne sudata sa di vita che gira in un cerchio formato da una sola linea essenziale… ci potremo muovere al suo interno fin quando musica cuore stomaco e cervello riusciranno a battere insieme un ritmo che va controtempo e ci spinge a non fermarci…
Sono gli anni delle rivolte giovanili,anni di tanti ideali e pochi soldi in tasca.
Tu il Luter del gruppo perchè il tuo passo non era mai incerto,avevi sempre davanti un sogno"I have a dream" e mi facevi vedere il mondo con occhi diversi.blue-jeans sdruciti e stretti che risaltavano gli attributi e una camicia che ti dava l'aria del bravo,ma disatroso ragazzo di buona famiglia.mentre mi stingi la vita, ti respiro a pieni polmoni con un diaframma che non vuol saperne di aprisi come deve.
Mi chiedo se per sempre saprai portare una sciarpa colorata intorno al collo e una gonna che per nulla le si abina ma che tutti ti invidiano.Se per sempre riuscirai a stupirmi con un pensiero che non è tuo ma il mio.
Se questo cazzo di pezzo rock non smetterà di suonare prometto di portarti dove tutto ti è permesso,dove una cazzo di vita è sangue per davvero.Le tue labbra si muovevano in un'unica parola "controvento",me la stavi sussurrando in quella domenica mattina fuggiti dal qualunquismo di quella messa cantata.controvento racchiudeva tutta la normalità dei ti amo,tutti i sentimenti che non usavamo per essere speciali,ma per per sentici insieme l'alba del giorno dopo.ho portato le dita sulla tua bocca,come se fosse una scrittura braille,volevo sentire anche con il tatto il motivo del mio sfarfallio nello stomaco..e fu in quel preciso momento che la puntina del giradischi si fermò...
Domattina ci sveglieremo con un gran mal di testa ma tanto fa lo stesso.
Due toast e due caffè saranno sul tavolo ad aspettarci,mentre per "quelli che non sbagliano mai" sarà la solita mattina (di sempre). Penserai che il disco sia ancora li a girare ed andrai in camera per spegnerlo... Ti accorgerai che (aimè) la 220 è già staccata da un pezzo.
Faro' finta di dormire per guardarti mentre ti prepari a mostrarti a chi passa li fuori.Vorrei aprire gli occhi e dirti che se la tua pelle la tua anima non fossero mischiate alle mie sarei una persona qualunque. Mentre ti avvicini per baciarmi le labbra ti sento sorridere. Forse avrai capito tutto e forse sarò stato io a sognare un po' troppo forte.
Questo post è stato scritto a quattro mani,in una notte di altri tempi con la tastiera intrisa in un inchiostro di pensieri e di anime ritrovate e lo potete trovare in questo sito http://www.ivanbenassi.blogspot.com/
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