21 settembre 2009

domenica


una domenica iniziata e finita alle 5.50...una scossa di terremoto che ha fatto sobbalzare i letti e c'ha fatto capire che non sempre c'è un domani ad aspettarti.

e penso a tutte quelle persone che giocano a vivere,che non hanno il coraggio dei propri pensieri,che rimandano al "poi" tutta la loro fottuta realtà..una realtà fatta di compromessi,di delusioni mascherate con un apparente felicità,una vita che è solo un souvenir da mettere sopra la tv..come quelle orribili gondole comprate a venezia che non hanno nessun senso soltanto quello di raccogliere polvere.

quando il cuore ti arriva in gola e ti strappa dalle braccia di morfeo capisci che è ora di toglierti di dosso tutte le zavorre che non ti fanno volare alto,di volare alto e lontano da tutte quelle persone che sono per te soltanto fonte di respiri corti,di soffocamenti ..persone che non ti danno la certezza di averle al tuo fianco.

è ora di vivere al massimo,senza perdersi in chiacchiere e pensieri filosofici,è ora di camminare con la maniche rimboccate e non con i pugni chiusi nascosti sotto maglioni protettivi...voglio non essere presa di soppiatto,non voglio rimpianti che mi lacerano dentro o parole che si suicidano dentro la mia bocca...

voglio persone che mi diano vita e non un presepe da fotografare nelle grandi ricorrenze.non voglio persone che lasciano in me apnee,ma respiri a pieni polmoni perchè un terremoto dovrebbe essere sempre dentro di noi..e non fuori...

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