potrebbe riporre la pistola nella fondina o appendere il cappello da cawboy al chiodo,ma Clint Eastwood rimarrebbe un inossidabile e meraviglioso attore dagli occhi di ghiaccio.
Lui è come il buon vino,invecchiando migliora...in Italia forse non ci accorgeremmo di lui,snobberemmo i suoi film con non curanza soltanto per una questione di anagrafe..ma l'America invece da spazio a tutti e le classifiche ai botteghini si vincono per meritocrazia.
La serata era incominciata male..per la prima volta mi dovevo accontentare di stare in terza fila poltrona n 1...ho capito cosa prova Lilly Gruber al termine del telegiornale,un torcicollo è il minimo a cui puoi aspirare...
...le luci si spengono e la cineofila che è in me ha avuto un altro orgasmo..un film che ti da spunto per pensare,emozioni da cavalcare e risate non banali a cui non siamo più abituati.
Ho pensato che i valori non sono illusioni,che si può morire per salvare la vita altrui,che il coraggio ripaga sempre e che scegliere significa prendersi delle responsabilità.
ho capito che il razzismo nasce dall'ignoranza..il non conoscere chi ti sta davanti...
...Walt Kowalski è un vedovo di 79 anni circa che si ritrova a vivere da solo in un quartiere popolato da extracomunitari,vicini di casa sono una famiglia di razza Hmong.
Wolt odia i musi gialli e disprezza le loro tradizioni,soprattutto quando scopre il ragazzino asiatico Thao che sta cercando di rubare la sua amata auto Gran Torino.
Ma proprio quel furto sarà il boomerang da cui nascerà una nuova conoscenza...un film introspettivo,che guarda con occhi diversi il mondo multietnico che ci circonda.
Un finale da brivido..un uomo che depone la sua corazza di accidioso per dare un'altra possibilità alla vita di un ragazzino che per cause razziale non sarebbe andato lontano.
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