04 ottobre 2008

pane amore e fantasia


svegliata di buon mattino,con la voglia tra le mani di impastocchiare tra farina e lievito…voglia di sentire profumo di pane appena sfornato nella sua casa,voglia di volar via da questo secolo e scivolare nelle tradizioni del passato quando la donna era donna e le sue mani odoravano di aglio e cipolla…
E così con l’impasto tra le dita ha iniziato ad urlare a squarciagola questa canzone,con la voce roca delle prime ore mattutine..

Ti stringerò
giuro che ti farò male
nella notte io mi accenderò
la tua stella sarò
mi amerai
come non hai amato mai
come un'onda io ti travolgerò
poi ti sfuggirò

allora pensa che la vera trasgressione non va trovata poi così lontano,non servono catene ai polsi o schiene frustate d’interesse,il piacere può essere un soffio leggero sulla farina,mani che affondano sul panetto che sta crescendo ed un ciondolo che si allontana e ricade sulla piega dei seni…capelli che scendono arricciati sul collo e braccia forti che emanano passione.
Eri li,nei suoi pensieri,addosso come una camicia,libera nel tuo abbraccio come una bambina che ha bisogno di sapere che tutto intorno a lei è vero,sarà la tela su cui dipingere i tuoi desideri e sarà schiava e padrona quando il tempo glielo dirà.
Ci saranno silenzi perché a volte l’amore non ha bisogno di parole,maschere gettate sotto il letto da rimettere fuori dalle 4 mura del cuore,lei sa chi è lui,lui sa chi è lei…ma lontani e soli si perdono nell’ipocrisia del mondo.
Paura di essere smascherati,di sentirsi deboli di fronte a queste emozioni insensate…si insensate,perché non c’è niente di concreto perché esistano…ma l’amore non veste mai i panni della concretezza.
Quando ci saranno tutte le risposte e non si avranno più domande sarà la fine…sarà sabbia al vento.
lei non ha paura di un uomo che piange,lui ha paura delle proprie lacrime…non sapendo che un uomo che piange ha con se l’oblio dell’abbandono e l’esultanza di vivere.
Il pane è pronto,la casa ha il giusto tepore…manchi solo tu.

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