29 settembre 2007

amicizia

Penso che non possa esistere amicizia se non tra i buoni. Quelli che si comportano e vivono in modo da dimostrare la loro lealtà, l'onestà, l'imparzialità, la generosità e in loro non vi è alcuna cupidigia, passione e sfrontatezza e vi è invece una grande fermezza, pensiamo che proprio questi debbano chiamarsi uomini buoni.L'amicizia supera la parentela: nella parentela l'affetto si può eliminare, nell'amicizia no; infatti, tolto l'affetto viene meno l'amicizia stessa, la parentela rimane.L'amicizia non è niente altro che una grande armonia di tutte le cose umane e divine, insieme con la benevolenza e l'affetto. L'amicizia fa più splendida la buona sorte e più lievi le avversità, dividendole e rendendole comuni.L'amicizia supera di certo ogni cosa, perché fa risplendere le buone speranze per l'avvenire e non permette che gli animi si avviliscano e vengano meno. Chi osserva un vero amico, osserva come un'immagine di se stesso.Nell'amicizia non c'e niente di falso, niente di simulato e, tutto ciò che vi è, è vero e spontaneo.Noi siamo benefici e generosi non per esigere una ricompensa, ma siamo propensi alla generosità per natura; nello stesso modo pensiamo che si debba cercare l'amicizia, spinti non dalla speranza del guadagno, ma perché ogni suo frutto è proprio nello stesso amore.Niente è più difficile di un'amicizia che duri fino all'ultimo giorno della vita. Spesso accade, infatti, che la stessa cosa non convenga ad entrambi gli amici; spesso cambiano anche i costumi degli uomini ora per le avversità, ora per l'aumentare dell'età.Quelli che hanno il coraggio di chiedere ad un amico qualsiasi cosa, con la loro richiesta dichiarano di essere pronti a fare tutto per l'amico. E per le loro lamentele di solito, non solo muoiono amicizie di lunga data, ma nascono anche odi eterni.Non è una giustificazione se si sbaglia a causa di un amico. Non chiediamo cose disonorevoli e non facciamole, se richieste.Chiediamo agli amici cose oneste, facciamo cose oneste a causa degli amici, non aspettiamo neppure di essere pregati: ci sia sempre prontezza e non ci sia, invece, esitazione: ma abbiamo il coraggio di dare liberamente il nostro consiglio.Sembrano privare il mondo del sole quelli che privano la vita dell'amicizia. Niente è più dolce dell'affetto corrisposto, dello scambio di cortesie e favori. Niente è più desideroso e più avido di attrarre le cose simili a sé quanto la natura. Per i buoni c'è tra i buoni un legame affettuoso quasi inevitabile che è la fonte dell'amicizia. L'amicizia, dunque, non è stata una conseguenza dell'interesse, ma l'interesse dell'amicizia.Non si dovranno ascoltare gli uomini che nuotano nei piaceri, se talvolta parleranno dell'amicizia che essi non conoscono né in pratica né in teoria. Chi è che vorrebbe essere ricco di ogni bene e vivere nell'abbondanza di tutto, a condizione di non amare nessuno e di non essere amato da qualcuno? Questa è la vita dei tiranni in cui, senz'altro, non può esserci nessuna lealtà, nessun amore, nessuna fiducia in un affetto stabile: tutto è sempre sospetto e inquietante, non c'e nessun posto per l'amicizia.Le ricchezze di molti uomini assai potenti allontanano le amicizie fedeli. Infatti non solo la Fortuna è cieca, ma spesso rende ciechi anche quelli che ha abbracciato; così si lasciano trasportare dal disprezzo e dalla superbia e niente può diventare più insopportabile di un uomo sciocco, ma fortunato. Cosa c'è di più sciocco che procurarsi tutte le altre cose che si procurano con il denaro e non procurarsi gli amici, l'ornamento, per così dire, più buono e più bello della vita?Non si addice ad un amico essere verso quello, come verso se stesso, ma piuttosto fare ogni tentativo e darsi da fare per risollevare l'animo abbattuto dell'amico e indurlo a speranze e pensieri migliori.Nel procurarci le amicizie, usiamo una tale attenzione da non iniziare ad amare qualcuno che un giorno potremmo odiare. Ed anche se siamo stati poco fortunati nello scegliere, sopportiamo piuttosto che pensare al momento dell'inimicizia.L'amico certo si vede nella sorte incerta.Il sostegno su cui si poggia quella fermezza e costanza che cerchiamo nell'amicizia è la fiducia. Niente è stabile di ciò che è infido. Inoltre conviene scegliere un amico sincero, gentile e affine, cioè che sia mosso dai nostri stessi sentimenti. Tutte cose che hanno attinenza con la fiducia. Non può essere fidata, infatti, un'indole ambigua e tortuosa né, di certo, può essere fidato o costante chi non è mosso dai medesimi sentimenti e non è affine per natura.L'amicizia non può esistere se non tra uomini onesti. Prima di tutto che non vi sia niente di finto o simulato: è di un animo nobile, infatti, persino odiare apertamente piuttosto che celare il proprio pensiero dietro un falso aspetto.Il cipiglio austero e la severità hanno in ogni occasione un certo peso, ma l'amicizia deve essere più rilassata, più libera, più dolce e più incline all'affabilità e all'indulgenza.Sono da anteporre ai vecchi amici nuovi, degni di amicizia? Dubbio indegno per un uomo! Non si deve provare sazietà delle amicizie come delle altre cose; anzi quanto più le amicizie sono vecchie, tanto più devono essere care. Le nuove amicizie, se portano la speranza di dare frutto non sono affatto da rifiutare; ma la vecchia amicizia deve conservare il suo posto.C'è una specie di sventura nello scegliere le amicizie. Spesso i vizi degli amici si manifestano all'improvviso sia contro gli stessi amici sia contro gli estranei. Se sarà accaduto, come di solito è, una sorta di cambiamento di costumi o di inclinazioni oppure sarà sopravvenuto un disaccordo nelle opinioni, bisognerà guardarsi che non solo sembrino abbandonate le amicizie, ma neanche che siano nate delle inimicizie. Niente è più vergognoso che fare la guerra con chi si è vissuti in amicizia. Bisogna veramente evitare che le amicizie si trasformino in grandi inimicizie da cui nascono litigi, maldicenze e offese. E tuttavia, se queste saranno tollerabili, si devono sopportare e bisogna dare questo onore all'antica amicizia.Sono degni di amicizia quelli che hanno in se stessi il motivo per cui sono amati. Ciascuno, infatti, ama se stesso non per esigere da sé una ricompensa di questo amore, ma perché è caro a sé per se stesso. Se non si applicherà all'amicizia questo stesso comportamento, non si troverà mai un vero amico.E' giusto prima di tutto essere un uomo onesto e poi cercare un altro simile a sé. Distrugge il più grande ornamento dell'amicizia chi le toglie il rispetto.E' necessario scegliere dopo aver giudicato e non giudicare dopo aver scelto. Ma in molte circostanze siamo puniti dalla nostra stessa superficialità, come accade soprattutto nello scegliere e nel coltivare gli amici."Se qualcuno fosse salito al cielo e avesse osservato la creazione del mondo e le bellezze delle stelle, quella meraviglia per lui sarebbe stata sgradevole; mentre sarebbe stata dolcissima se avesse avuto qualcuno a cui raccontarla". Così la natura non ama nulla di solitario e si appoggia sempre a qualcosa che le è di sostegno; e ciò è tanto più dolce negli amici più cari.Una sola offesa si deve completamente eliminare per conservare nell'amicizia l'utilità e la fiducia: infatti gli amici spesso si devono ammonire e rimproverare e questo deve essere accettato amichevolmente quando viene fatto con affetto.Non c'è più da sperare salvezza per chi abbia le orecchie tanto chiuse alla verità da non poter sentire il vero da un amico.Se la simulazione è dannosa in ogni campo, è inconciliabile soprattutto con l'amicizia. Cancella la verità, senza la quale il nome dell'amicizia non può avere valore.Poiché le cose umane sono fragili e caduche, bisogna cercare sempre qualcuno da amare e da cui essere amati. Tolto l'affetto e la benevolenza, ogni gioia scompare dalla vita.Queste cose avevo da dire sull'amicizia. Ma vi esorto ad attribuire un tale posto alla virtù, senza la quale non può esservi amicizia, da ritenere che, all'infuori di essa, non vi sia niente di più prezioso dell'amicizia.

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