23 giugno 2006

C'E' UNA NUOVA LUNA STASERA



"Il cantastorie è un personaggio che ha compiuto un lungo viaggio e in tutti i paesi che ha veduto molta gente ha conosciuto.
Da tutti quelli che avvicinava si faceva dire una fiaba,una conta,una nenia,una storia che lui poi imparava a memoria.
Andava a tirare per le gonne le più vecchie fra tutte le nonne,le più brave a ricordare le cantilene,e a raccontare.
In tutti i paesi voleva sapere le filastrocche e le tiritere,i girotondi e le canzoncine dei bambini e delle bambine.
Poi di sera si avvicinava alle porte ed ascoltava se là dietro c'era una mamma che cantava una ninna nanna.
Così passando di porta in porta ne ha imparate un sacco e una sporta e ha messo da parte le più belle in una gran valigia di pelle.
Quando desidera una canzone basta che apra il suo valigione,e qui abbiamo pescato anche noi le filastrocche per tutti voi."
Questa è una cantilena che ho letto quando avevo ancora l'età per mettere il grembiulino e il fiocchetto rosa...forse da li è nata la mia voglia e la mia necessità di essere una cantastorie.
Mi piace osservare le persone,fare una cernita per chi potrà far parte della mia vita e scegliere a che mani affidarmi.
Le mani della gente sono strane
a volte dei dogma cui non si troverà mai una risposta....
possono tenerti come una culla dove abbandonarti in sogni tranquilli o stringerti nella loro morza di forza e perfidia.
In uno schiocco di dita puoi finire nelle mani sbagliate e rimpiangere in quel preciso momento di quella precisa ora in quel preciso minuto di non essere un bravo cantastorie.
Perchè il cantastorie ha un sacco di liuta colmo di frasi giuste al momento giusto,di filastrocche per ogni occasione e conosce la ricchezza dell'anima di chi segue le sue nenie...
Lui sa che avere a portato di mano delle anime prezione sulle quali attingere significa mettere da parte un bel capitale.
E oggi la vostra cantastorie vi parla di un angelo bianco in un mondo ignorante di colori..una persona che guarda le stelle sperando che ne cada una per avverare i suoi sogni...occhi così trasparenti e limpidi che segreto non esiste...uno sguardo che sorride senza inganno
Un'immagine imbarazzante di cartapesta nasconde la sua impregnante dolcezza e la sua sensibilità.
Appena conosciuta squadravo quella sua apparenza alterea che forze è la custodia che mette per salvaguardare la sua friabile vitalità.
Poi è diventata il sorriso delle 7 della mattina,quando ancora assonnata arrivavo al lavoro sperando in una pensione anticipata di 30 anni,quando cantavamo le canzoni che il deejay sembrava scegliere appositamente per noi,quando ridavamo nascondendoci clandestinamente dai nostri "capi" o quando posseduta da Michael Jackson le facevo quel balletto al limite del ridicolo.
Era ed è un motivo in più PER ESSERCI DOMANI.
Potrei dirle di non regalarsi così facilmente al prossimo,ma il suo incanto è proprio quello,da senza nulla in cambio e forse anche per quello molte volte il suo cielo è velato di un manto nero.
Vorrei metterle il sole in tasca per estrarlo nei momenti di bufera con la speranza che la illumini,o soffiare così forte contro l'infinito per spazzare via qualsiasi nuvola corvina.
In quei momenti anche se è circondata da tramonti incantanti,da accesi firmamenti che scintillano in un cielo popolato di desideri e carezze il suo cuore ha i rintocchi lenti,prigioniera di una felicità travagliata ...pensieri che passeggiano lungo i sentieri di quell'affetto che ti lega a lui..ora lieti..ora tristi..ora viaggianti in acque chiare...ora annegati da un fiume di tristezza.
Devi volerti bene ed essere cosciente che il mondo è nelle tue portate...e che la luna è raggiungibile perchè la luna sei tu e nessun altro..sei tu che decidi chi far sbarcare nel tuo pianeta lontano perchè per qualcuno sei più preziosa dell'oro nero.

Nei miei post non compariranno mai nomi(neanche il mio)perchè chi viene qui a spendere tempo per leggere questo mio psicopatico blog dovrebbe riconoscersi in ogni mia frase e in ogni mio pensiero d'inchiostro.

Il cantastorie raccoglie tutte le sue cose e rimette in spalla il suo sacco di liuta per incamminarsi verso altri mondi lasciando sempre dietro di se la speranza di un ritorno

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