Non ho un push up con cui risollevarmi,ma una malinconia improvvisa in cui cadere vorticosamente.
Non ho unghie da smaltare per sentirmi più donna,ma sentirò sempre il peso di chi,senza una mutanda troppo elastica,ha scritto la nostra storia.
Non mi improvviserò in un volantinaggio fotografico in cui svenderti per una mia vanitosa autostima,ma terrò il tuo viso nel portafoglio,tra la tessera di Ikea e gli scontrini delle girelle di liquirizia comprate al cinema.
Non avrò bisogno di tenerti ad occhi aperti fino a tardi per dirti che ti amo,lo saprai anche quando il sole cercherà rifugio tra le fessure della serranda,quando i fiori diventeranno foglie da scricchiolare,quando il cuscino custodirà i pensieri ed il tuo domani. Lo saprai senza che le ore lo dicano per me.
Non avrò sorrisi "compro oro" e fantomatiche buone maniere da utilizzare con i tuoi cari,ma alla fine avrai la certezza che mi ameranno incondizionatamente.
Non ho bisogno di una musica assordante e di un pò di alcool a dirmi che è sabato,ti porterò alla stazione,davanti al tabellone delle partenze e ti diró "scegli dove andare". Il tuo imbarazzo si mischierà al mio entusiasmo,faremo il biglietto nella macchinetta Self Service:gli spicci,la fila,l'odore di tabacco,la voce robotica che annuncia ritardi,un tramezzino mangiato a quattro mani e due telefonini da dimenticare tra le tasche e la voglia di sparire.
Durante il viaggio poggerai la testa sulla mia spalla,ti farò ascoltare la mia fragilità tra la penna ed un foglio bianco ed il tuo sorriso appena accennato sarà il più bel pubblico a cui inchinarmi.
Ci saranno mattine interrotte,ti suonerò al citofono con due cornetti e un cappuccino,mi odierai per averti svegliato,ma mi amerai per averlo fatto.
Non mi vedrai salire su un tacco 12 per sentirmi all'altezza della situazione,ma proverò a farti sentire che bella aria si respira da quassù.
Quassù dove Neruda mi ha insegnato ad amare segretamente tra l'ombra e l'anima,dove Oscar Wilde mi ha fatto capire che tu rappresenti tutti i peccati che non ho mai avuto il coraggio di commettere...quassù,dove l'essenziale è invisibile agli occhi.
Quassù dove si vede meglio sempre in punta di piedi,dove non ci sono regole da seguire,ma solo un rispetto da venerare,dove i punti interrogativi non smettono mai di esistere,dove le fette biscottate si inzuppano a mezzanotte nel sugo avanzato in frigo.
...dove si corre a mosca cieca in tangenziale pur di rincorrere un sogno,dove si vive bene anche dentro un castello di sabbia,dove gli Zeri verranno sempre prima dei numeri Uno.
Quassù,dove il coraggio è proprio aver paura.
Ed io con te,ho fottutamente paura.
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