Dicono che il dolore va scritto sulla sabbia,così che le parole le disordini il vento e le cancelli il mare...non so se sia proprio vero,ma mi piace pensare che le nostre ferite vadano a morire sul bagnasciuga come i delfini.
Loro...proprio loro che vivono tra sogni e respiri mozzafiato decidono di dare il loro ultimo saluto rimanendo con "i piedi a terra" e gli occhi al cielo.
Scrivere è un po come amare.
Sono verbi che non puoi coniugare all'imperativo,non puoi ordinare di amare,di scrivere o di leggere.
Ama!
Scrivi!
...sarà per questo che ho le mani sporche d'inchiostro e l'anima imbrattata di emozioni...per poter essere io la fautrice del mio destino...e regalarti sempre nuovi inizi.
Una delle mie scrittici preferite disse
"Capita spesso ai poeti, agli artisti. Capita particolarmente ai ribelli solitari che sanno di dover morire presto: di solito la loro esistenza è un fuoco di mille avventure inconcluse, una valanga di semi gettati al vento o piantati a casaccio, senza sapere se la pianta germoglierà, senza aspettare di veder se germoglia. Non ne hanno il tempo, neanche la voglia, perché devono sempre rincorrere qualcosa di nuovo, ricominciare sempre daccapo, ancora ed ancora, con una incoerenza che a pensarci bene è straordinaria coerenza.”
...ed allora,non ho così tanti pregi da sfoggiare e conigli da tirar fuori dal cappello,ma ho coperte di parole con cui scaldarti,un silenzio in cui rifugiarti,un tempo imperfetto da regalarti e una follia tale da portarti al mare ad aspettare che un delfino ci venga almeno a salutare.
Ci ritroveremo a scrivere sulla sabbia i nostri ricordi più belli decidendo di non farli disordinare dal vento e cancellarli dal mare.
3 commenti:
Posso venire io con te al mare?
Decisamente un post con i contro coglioni,bellissimo
Adoro il tuo modo di scrivere,di riprendere gli inizi per i finali. Mi piaci tu,a prescindere da tutto,come scrittrice,come anima,come persona,come ti racconti e come ti lasci amare.
Continua così
fortunato chi ha il tuo cuore...veramente fortunato
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