16 dicembre 2011

Caro Babbo Natale

Ogni anno,appendo sull'albero del mio reparto una lettera per Babbo Natale...quest'anno è ancora più speciale perchè quell'albero di Natale è stato creato con fantasia da me e dalla mia amica e collega Carmela:è fatto da materiale sanitario scaduto,materiale che rappresenta il nostro lavoro,materiale poi dipinto con colori acrilici e con glitter(cateteri vescicali,sondini,siringhe e come puntale un clistere!!)
ma...soprattutto le palline sono fatte al decoupage con le foto di tutte le persone che lavorano con noi...infermieri..medici..ausiliari...squadra delle pulizie...ecc...

"Caro Babbino Natale,
lo so quest’anno avrai molto più lavoro degli anni scorsi dato che hai dovuto mandare in cassa integrazione la maggior parte dei tuoi aiutanti elfi,avrai da pagare L’ICI sulla tua casa lapponica e non potrai andare in pensione perché i tuoi 1700 anni li porti troppo bene.
Quest’anno quando scenderai dal camino non troverai il solito bicchiere con il latte caldo e i biscotti di zenzero ad aspettarti…ma facendo due o tre conti potresti trovare le bollette da pagare,la rata del mutuo da saldare,fare il pieno di benzina alla macchina,riempiere il frigorifero e soprattutto dovrai cercare di togliere quel velo d’incertezza nello sguardo di noi italiani.
Sai cosa dovresti regalare quest’anno?
Dovresti trasformare i puntini di sospensione in punti esclamativi,regalare lo sfarfallio nello stomaco a chi ha deciso da tempo di sopravvivere,costruire una strada di molliche di pane per chi ha perso la direzione,inventare castelli di sabbia per chi non crede più nei sogni,far correre a per di fiato chi non oltrepassa l’orizzonte neanche con lo sguardo,far morire sempre le lacrime tra le pieghe delle labbra,donare un respiro in più a chi vive trattenendo il fiato.
Quest’anno abbiamo bisogno di semplicità,di un plaid sul divano e di un film in bianco e nero alla televisione,quest’anno fai incontrare la casualità con la certezza,il destino con la coincidenza,le partenze con gli arrivi,il bianco con il nero,ridipingi il tramonto che si è sbiadito nel mare delle restrizioni e soffoca la tristezza con un bavaglio di serenità.
Quest’anno ridai il significato alle parole …”scusa” …”mi dispiace”….”per sempre”…”ti voglio bene”… c’è così tanta crisi che ormai alcune parole le svendono ai mercatini dell’usato:le parole non dette fanno più male di quelle dette e a volte si rimanda a domani un gesto,una voce,un sorriso non capendo che bisogna VIVERE per il presente SOGNARE per l’avvenire e IMPARARE dal passato.
Fai conoscere la pace alle anime che vivono di rancori,confondi il battito del cuore con il tremolio delle ginocchia,profuma l’aria d’innamoramento,rifletti l’immagine di chi non si guarda mai allo specchio,togli la polvere dai ricordi e fai che non scompaiano mai le cicatrici perché ci ricordano quello che siamo stati e quello che saremo.
Vorrei un Natale che mi riporti indietro con la memoria,quando ancora le mamme profumavano di prezzemolo e aglio e non di prodotti cosmetici,quando dicembre era inverno e non una primavera in anticipo,quando gli auguri si scrivevano su un biglietto raffigurante una slitta con le renne e non rilegati in 160 caratteri di un sms,quando la tredicesima era uno stipendio in più e non un vuoto a perdere per il nostro conto corrente in rosso,quando con 50000 lire riempivi il carrello della spesa e ora con 50 euro ci fai il pieno di benzina per andare al supermercato,quando Natale era magia e non un pensiero in più.
Ora ti saluto,ripongo la mia fantasia nella solita vaschetta salva freschezza,richiuderò con cura questa lettera e l’appenderò tra luci e decorazioni aspettando che tu la legga


P.S. Hey Babbino,anche il 2011 voleva portarci via qualcuno … ma noi siamo stati più forti del Male e quest’anno siamo tutti qui INSIEME ad aspettarti."

1 commento:

fly ha detto...

mi hai commosso...