quale sia il confine della solitudine forse non lo sapremo mai,dove sia quella linea sottile che separa "l'esserci" dal "non sentirsi" rimarra un dubbio per secoli e secoli.
questo film mi è piaciuto molto perchè ti lascia con il fiato sospeso anche quando scorrono i titoli di coda..perchè esci dal cinema con le tasche strapiene di domande ed un anima che si è fermata in gola.
è un film di donne,fatto da donne,un puzzle frantumato in mille pezzi che il regista ti da tutte le indicazioni per poterlo ricostruire...donne mature o alla soglia ancora della vita perchè il dolore non guarda in faccia nessua età.
silvia,una metre di un ristorante di Portaland con gli occhi segnati dalla sofferenza che passa da un letto all'altro per non pensare...
una cinquantenne Gina che deturpata nella sua femminilità dal cancro si rifugia nell'amore per Nick...amanti che moriranno bruciati dentro la loro roulotte.
Marianna che vede con gli occhi di un adolescente gli errori dei grandi
Maria che vede cadere l'aereo guidato dal padre...
Il regista da a avoi il compito di capire il dove,il come,il quando ed il perchè...
capire che la solitudine può nascere da un bacio non dato per la voglia di mordere.
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