
Immaginatevi una fredda notte agli sgoccioli di settembre,con i vestiti bagnati dalla gran pioggia che cadeva,immaginatevi l’Arena di Verona…quel anfiteatro che vide in tempi antichi lotte tra gladiatori ora coperta da un cielo impercettibile riflesso nella fiamma di molteplici candeline accese.
Ed anche ieri 25 settembre il gladiatore è sceso in campo armato dalla punta affilata di una chitarra e circondato da un orchestra di 70 elementi:occhi vissuti che ti invitano a prendere la tua vita tra le mani,labbra sottili che si nutrono di pensieri e parole…e una voce roca che echeggia dentro l’anima di chi l’ascolta.
Lui che conosce le donne,che sa che non si mettono mai in pace con il cuore…che sanno far male quando vogliono,che desiderano brividi ed una testa che gira…vogliono sentire un po’ di più…
La costituzione italiana che scorre sul grande schermo mentre ci ricorda che non è tempo per noi ,11 articoli nero su bianco che mettono in rassegna tutte le bugie di questo nostro paese in primis…una repubblica democratica fondata sul lavoro…così lui aggiunge il suo inappellabile 1000esimo art. “Il rock dovrebbe essere suonato al volume che serve”
Questo concerto oltre le mille emozioni sentite mi ha regalato una sana incazzature,quella che ti fa rimboccare le maniche per far cambiare qualcosa…ed ho capito che devo aver paura di chi va sempre pro corrente,di chi scambia il “voler far del bene” con l’ipocrisia,stanca di chi copre con il proprio passato per non affrontare il futuro:mi ricordo che sin da bambina i maestri avevano sempre un occhio di riguardo per i bambini di genitori separati…e noi poveri comuni mortali dovevamo lavorare il doppio per essere appena considerati.
Allora la mia domanda sorge spontanea…la sofferenza vince sempre sull’amore?io premierei chi ha saputo fare dell’amore un arte,chi ha combattuto le differenze e gli ostacoli contro il tempo e le ginocchia sbucciate…basta con le medaglie del dolore,supermercati di vittimismo…la vera sofferenza non si scinde mai dal Signor Silenzio.
Tu hai sofferto 10..io ho sofferto 1…sei quindi migliore tu…
Sto diventando intollerante a tutte queste messe in scena…dobbiamo partire tutti dallo stesso punto poi farci valere per quello che siamo.
Luciano parla di brandelli di cielo,di un amore riempito di secchi d’acqua e di una nave fatte di carta per circumnavigarlo…a volte un sentimento dissacrato dalla rabbia “chissenefrega delle nuvole mentre qui manchi tu…”,una rabbia che ti fa gridare RIDAMMI IL MIO PENSIERO…
Finale da occhi lucidi quando da la buonanotte all’Italia ricordando che Questo Paese non è di chi lo governa, ma di chi ci abita…a ricordarlo le foto di Falcone e Borsellino.
Chi meglio di loro sarà d’accordo…
Ed anche ieri 25 settembre il gladiatore è sceso in campo armato dalla punta affilata di una chitarra e circondato da un orchestra di 70 elementi:occhi vissuti che ti invitano a prendere la tua vita tra le mani,labbra sottili che si nutrono di pensieri e parole…e una voce roca che echeggia dentro l’anima di chi l’ascolta.
Lui che conosce le donne,che sa che non si mettono mai in pace con il cuore…che sanno far male quando vogliono,che desiderano brividi ed una testa che gira…vogliono sentire un po’ di più…
La costituzione italiana che scorre sul grande schermo mentre ci ricorda che non è tempo per noi ,11 articoli nero su bianco che mettono in rassegna tutte le bugie di questo nostro paese in primis…una repubblica democratica fondata sul lavoro…così lui aggiunge il suo inappellabile 1000esimo art. “Il rock dovrebbe essere suonato al volume che serve”
Questo concerto oltre le mille emozioni sentite mi ha regalato una sana incazzature,quella che ti fa rimboccare le maniche per far cambiare qualcosa…ed ho capito che devo aver paura di chi va sempre pro corrente,di chi scambia il “voler far del bene” con l’ipocrisia,stanca di chi copre con il proprio passato per non affrontare il futuro:mi ricordo che sin da bambina i maestri avevano sempre un occhio di riguardo per i bambini di genitori separati…e noi poveri comuni mortali dovevamo lavorare il doppio per essere appena considerati.
Allora la mia domanda sorge spontanea…la sofferenza vince sempre sull’amore?io premierei chi ha saputo fare dell’amore un arte,chi ha combattuto le differenze e gli ostacoli contro il tempo e le ginocchia sbucciate…basta con le medaglie del dolore,supermercati di vittimismo…la vera sofferenza non si scinde mai dal Signor Silenzio.
Tu hai sofferto 10..io ho sofferto 1…sei quindi migliore tu…
Sto diventando intollerante a tutte queste messe in scena…dobbiamo partire tutti dallo stesso punto poi farci valere per quello che siamo.
Luciano parla di brandelli di cielo,di un amore riempito di secchi d’acqua e di una nave fatte di carta per circumnavigarlo…a volte un sentimento dissacrato dalla rabbia “chissenefrega delle nuvole mentre qui manchi tu…”,una rabbia che ti fa gridare RIDAMMI IL MIO PENSIERO…
Finale da occhi lucidi quando da la buonanotte all’Italia ricordando che Questo Paese non è di chi lo governa, ma di chi ci abita…a ricordarlo le foto di Falcone e Borsellino.
Chi meglio di loro sarà d’accordo…
Nessun commento:
Posta un commento