09 gennaio 2008


sabato si sta avvicinando,quella scala che ti porterà all'unione di un "futuro insieme" tra poche ore la supererai con il passo fiero ed impaurito che conosco da sempre ed è per questo che oggi,con gli occhi lucidi sono qui a scriverti questa lettera che da tempo immaginavo di regalarti.

E una lettera deve mantenere le sue caratteristiche così ricomincio il tutto iniziando con...


Cara cicci,

ti conosco abbastanza per sapere che dietro quel "tanto la cerimonia dura 10 minuti" si nasconde l'agitazione e le mille paure che sin da piccola avevi...la paura di vivere fino in fondo,di non sapere cosa sia giusto o sbagliato,di non avere la certezza di come andrà il domani...ma ancora una volta ci sono io a dar luce e coraggio.

Ti ricordi quando per un piccolo mal di testa mi crocifissavi con tutte quelle paranoie sulla morte e su ipotetici mali incurabili?o quando a scuola pur sapendo la lezioni a menadito ripetevi che non ce l'avresti fatta?

io stavo li...ad ascoltarti e ad asciugare quelle lacrime che scendevano senza senso perchè sapevo che di li a breve avrei gioito con te per un altro obiettivo raggiunto e per un'altra conquista ottenuta.
Ho sempre creduto in te,sono stata e sarò sempre la tua prima fans,sei l'amica su cui metterei la mia mano sul fuoco,su cui punterei tutto il mio conto in banca..perchè su di te so che vincerei ogni scommessa.

Ora non devi vincere solo per te,ma anche per quella vita che sta crescendoti dentro...sei la sua linfa vitale ed ogni tuo umore si riflette in lui raddoppiato all'ennesima potenza;lui sta li ad ascoltare,a cogliere ogni minimo rumore e sa di essere fortunato perchè ci sono già decine di persone che gli vogliono bene.

Ed io sono una di queste.

Sono pronta a raccontargli di quando ci picchiavamo arrotolando il giornale Cioè o quando un giorno hai preso l'autobus non accorgendoti che io ero rimasta alla fermata,Mattia saprà delle nostre cene americane a base di hambugher "de no artri"o che eri la prima a scrivere in ogni mio quaderno di poesie e racconti...dei tuoi rutti al sapore di peperoni...della tua egocentricità nello scrivere sempre il tuo nome in ogni pezzetto di foglio o di come mi hai rubato tutti i miei dvd di Benigni facendoli scomparire nel nulla...o che a Natale recicli le carte dei pacchi e mi scrivi i bigliettini con quegli stock bruttissimi che ti regalano i drogati ai banchetti delle firme....

...ne avrò tante da raccontare ed altre ne vivrà lui sulla sua pelle perchè io per te e per mio nipote ci sarò sempre...nel tuo domani questa certezza ce l'avrai di sicuro.

Ricordati che ti voglio bene e che sono orgogliosa di te e che il "divano del pianto" lo tirerò fuori ogni qual volta tu ne abbia bisogno.

Per sempre

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