09 gennaio 2008

personaggi del Natale



le feste sono passate,quindi potete essere coerenti e sinceri nel dire se nelle vostre case non c'erano questi prototipi di parenti:(grazie alla mia blog preferita)


a) La nonna ingenua. E’ la nonna che, in base ad un preciso accordo tra parenti, deve essere tenuta all’oscuro di tutte le vicende familiari che possano in qualche modo turbarla, per cui la si sentirà candidamente domandare al nipote più grande: “Stella della nonna, mamma mi ha detto che non esci mai, possibile che non trovi una fidanzatina?” ignorando il fatto che “la stella della nonna” non esce mai perché da sei Natali circa è agli arresti domiciliari per spaccio e detenzione.


b) La zia taccagna. E’ colei che tutti i santi Natali si presenta con la confezione di datteri che, notoriamente, non apre mai nessuno. Quando avrete accumulato la quindicesima scatola di datteri nella dispensa, un parente si offrirà di spiegarle gentilmente che , in base ad un attento studio delle sacre scritture, si è stabilito che gli ultimi individui ad aver consumato dei datteri sono Gesù di Nazareth e l’apostolo Pietro lungo le rive del fiume Giordano in Palestina. La zia comprenderà perfettamente il messaggio lanciatole e l’anno successivo si presenterà con i fichi secchi.


c) Il bambino ammaestrato. E’ il bambino che a sei anni è già costretto a portare un gilet con i rombi che troverebbe antiquato anche Antonio Lubrano, dipinto dai genitori come “piccolo prodigio” e “primo della classe”, il quale dopo aver mostrato l’attestato di conseguimento di un master in letteratura medievale, comincerà a recitare con aria saccente la seguente poesia natalizia: “E’ Natale è Natale! L’angioletto ha messo l’ale!”.


d) L’adolescente insofferente. E’ il nipote sedicenne che smania per uscire con gli amici e che alle nove di sera chiede insistentemente di scartare i regali. Generalmente, nella fretta, scarta il regalo destinato al nipote di quattro anni, per cui lo si vedrà ringraziare in tutta fretta i nonni paterni per la “Barbie pattinatrice” e dileguarsi alla velocità della luce. Per la stessa ragione , dopo un’ora circa, si noterà il nipotino di quattro anni avviarsi in cameretta e sostituire il poster di “Lupo Lucio” della Melevisione con quello di Pamela Anderson in perizoma.


e) Lo zio invadente. E’ quello zio che manifesta l’affetto per i nipoti tramite buffetti sulle guance che hanno la delicatezza della pressa sfasciacarrozze . Come ogni anno, al suo arrivo, i nipoti faranno dichiarazioni altamente minatorie quali: “Se s’avvicina gli tiro un Re Magio Capodimonte da otto etti!” ma , alla fine, cadranno vittima del solito rituale ed i conseguenti ematomi perdureranno fino all’Epifania.


f) Il parente fortunato. E’ un parente dall’aria innocua (generalmente una zia vedova o zitella) dotato di una fortuna al gioco clamorosa. Tanto per intenderci, è colui che a tombola investe un massimo di cinquanta centesimi per l’acquisto di una sola cartella e con quella riesce a realizzare ambo, terno, quaterna, cinquina e tombola , tanto che dopo un po’ esaurirà le semplici lenticchie e comincerà a segnare i numeri col farro perlato, il grano saraceno e, in casi eccezionali, con i gemelli della giacca del vicino di posto. Questo fatto provocherà negli altri parenti dapprima una leggera insofferenza, poi moti di rabbia ed infine veri e propri tentativi di eliminazione fisica mediante offerte di torrone farcito con rhum, nocciole e bulloni in acciaio autoperforanti. Inutile qualsiasi tentativo di far girare la fortuna in un’altra direzione. Anche quando colui che estrae i numeri, esasperato, fingerà di pescare dal bussolotto il novantotto ed il quattro e mezzo, il soggetto in questione metterà la sua lenticchia sulla cartella.Altrettanto inutile impedirgli di giocare rifiutandosi di vendergli le cartelle. Usciranno in sequenza i numeri del suo passaporto e realizzerà una cinquina secca anche con quello.

Nessun commento: