28 maggio 2007

CATENE



C'era una volta

un paese non molto lontano da qui

bagnato dal Mar Cuore e confinante con Terra della Ragione.

Alle porte del paese non c'era il solito cartello di benvenuto,ma un enorme scritta

impressa a fuoco

"Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla".

La fanciulla iniziò a camminare per quelle strade bianche,i suoi occhi vennero colpiti dalla presenza di catene spezzate..gettate ai lati dei marciapiedi.

Si domandava dove fosse finita,in che luogo sperduto fosse capitata e come mai nonostante l'ambiente austero lei non aveva paura?

Anzi un senso di quiete e serenita la pervase senza un vero perchè,sentiva le sue gambe leggere,non conosceva più la fatica e la stanchezza di quel lungo viaggio.

Dopo alcuni metri incontrò una dolce vecchietta seduta ad incrociare sui ferri della lana colorata in dritti e rovesci,la ragazza le domandò il nome del paese,la vecchia signora alzò i ferri del mestiere al cielo:

"questo sole lo conosci già,questo è il cielo che tutti i giorni sovrasta i tuoi pensieri e questo vento ti ha cullato sin da quando odoravi di latte...questa è la Terra di Tutti"

"e queste catene,cosa sono?"

.."sono le catene spezzate,le libertà ritrovate..sono catene spezzate dalla Volontà e dal Coraggio..il coraggio di essere se stessi"

La fanciulla posò lo sguardo sulle caviglie di quel corpo rugoso di esperienza

"e quelle catene che indossa?lei non è stata coraggiosa?"

"queste sono le catene dell'amore...non devi spezzarle per essere libera,ma devi VIVERLE"

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