05 ottobre 2014

"...e leccandoti far tremare Bach"

L'altro giorno ho accompagnato una mia amica a scegliere delle vernici,me ne stavo li,tra scaffali di un futuro da dipingere e l'odore di un domani che sa letteralmente di buono.
Ho pensato alla nostra casa.
...chiudi gli occhi che te la racconto.
Sarà piccola,così piccola che non avrò bisogno di rincorrerti per trovare un tuo bacio,piccola come una passeggiata a piedi nudi in un bosco,piccola come bere un calice di vino davanti al mare,piccola come un dolce mangiato di notte tra colpe e soddisfazioni...piccola,così piccola da sentirsi felici.
Sarà una casa con mille difetti,adatta per il mio conto corrente vuoto e per le tue tasche bucate. Lo scaldabagno che non funziona,le porte che cigolano,gli spifferi dalle finestre,il tetto da rifare...ma se come diceva Italo Calvino "la fantasia è un posto dove ci piove dentro",bhè io non la cambierei neanche a pagamento.
Voglio una parete di lavagna,dove scrivere tutti i miei pensieri,li leggerai appena stropiccerai gli occhi e sarà il mio buongiorno,senza un T9 a correggere quello che provo.
Sarai sempre la ragione per perdere il controllo,per sentirmi libera di essere me stessa,mi sentirai ovunque e se chiuderai gli occhi,mi sentirai di più.
Imbavaglieremo le lenzuola,per non farle parlare,i nostri segreti notturni da confidare solo al Cielo...ti parlerò di Quasimodo mentre faremo l'amore,ti dirò che "ho tutta l'anima incriminata di brividi di stelle" e tu appoggerai la tua mano sulle mie labbra per farmi tacere.
Ci sarà musica ad incorniciare le nostre giornate,io che canto con una spazzola per microfono,tu che batti la matita sulla scrivania per tenere il tempo.
Litigheremo,litigheremo così forte da far tremare le pareti. Pareti così sottili da far sentire le nostre grida ed altrettanto sottili da far invidiare le nostre passioni senza un orologio a cui affidarle.
Io che non sono riuscita a prendermi cura neanche di un pesciolino rosso,che scombino la grammatica ed invento parole per non dirti davanti a tutti "ti amo",che ti farò diventare la biancheria di un rosa indefinito e perderò i calzini nei meandri della lavatrice.
Io che non mi sento mai perfetta,che non regalo sorrisi a chiunque ti prometto che ti lascerò perdere lo sguardo fuori la finestra quando avrai bisogno di un briciolo di solitudine,che parlerò anche quando avrò voglia di intrappolarmi nei miei silenzi,che ti conquisterò ogni giorno con i miei difetti,che i super poteri li lascerò a quei fenomeni di fidanzati che si svendono per qualche mi piace in più.
Perché si,sono gelosa e ti giuro sul mio inchiostro che non sarai la copertina della mia pagina facebook,ma sarai la persona che mi terrò addosso anche quando fuori faranno 300 gradi fahrenheit.
Ho pensato alla nostra casa,tanti ricordi ad arredarla e un tetto rotto per far piovere fantasia.




5 commenti:

lorenzo ha detto...

vuoi sposarmi???

roberto ha detto...

Comunque ho scoperto che non è farsi una pippa che rende ciechi,ma leggerti! perchè è un orgasmo infinito

Anonimo ha detto...

Roberto ahahahahahhahaha
Dopo la sconfitta della Roma per fortuna che c'è questo blog ha ridarmi tranquillità.

laura ha detto...

Io no lo so,ma oltre Bach hai fatto tremare anche me

Anonimo ha detto...

bellissimo,tutti vorrebbero una casa così. Chi è il fortunato?
Io mi candido volentieri...