20 marzo 2014

Allacciate le cinture

Ieri sono andata al cinema a vedere "Allacciate le cinture".
Ozpetec colpisce ancora.
Ha la capacità di mettere i ricordi in rewind,amo il suo modo lento e romantico di riprendere le scene ed il fatto che i protagonisti alla fine sono quei personaggi che in sceneggiatura erano nati in secondo piano.
Non è un film che parla di malattia,come tutti potrebbero pensare,ma parla di amore.
...ero seduta su quella poltrona e a mano a mano che le scene si susseguivano,la rabbia saliva.
La rabbia di chi da tutto per scontato,di chi pensa che Domani sia un altro giorno,di chi non da il giusto valore alle persone che si hanno accanto..di chi butta via l'amore sotto la cenere di scopate e superficialità,..ed ero intenzionata ad entrare qui e dar sfogo a questa cattiveria,ma poi,tutto questo si è trasformato in tristezza.
Si tristezza.
La tristezza nel vedere che chi vince è chi non cade nella tentazione di scrivere un messaggio,di chi fa finta di essersi dimenticato  e poi cerca ovunque la sua presenza,di chi apre whatsapp solo per vedere se sei on line e poi coprir l'affetto con fango e disprezzo,di chi pensa che la fragilità sia un difetto,di chi non sa ricominciare,di chi ha paura di dire QUELLE CAZZO DI VERITA' non capendo che quelle bugie uno le può saper già tutte.
Tristezza nel pensare che esista così tanta noncuranza nei rapporti,che uno schiaffo vinca sempre contro una carezza,che tutto e tutti ti vogliano sempre cambiare e ridurti alla copia e non ad essere l'originale "la trascuratezza nei rapporti sentimentali è sempre una questione di priorità,mai di tempo"...
...io posso essere illusa,disincantata,idiota ed anche fragile,ma di una cosa son certa che nessuno dovrà mai insegnarmi l'amore.
Quindi se ho voglia di fare l'amore,di gridare tutto quello che ho taciuto,se ho voglia di dire "mi manchi",che vorrei vedere un film e sentirti parlare per ore ed ore,se la gelosia batte a mani basse la razionalità,se so che non mi appartieni più,ma vorrei ancora per un giorno l'esclusiva,se ascolto una canzone con la voglia di fartela sentire e poi fermarmi perchè mi hanno insegnato a non essere invadente,se penso che quando sei assorta con lo sguardo perso forse mi stai pensando,...bhè.. IO LO DIRO'.
Perchè se domani,un camice bianco,mi diagnosticasse un tumore,io non vorrò rimpianti...consapevole di aver vissuto senza allacciare le cinture.



La storia racconta che ad un concerto Rino Gaetano cambiò la scaletta delle canzoni,vedendo in sala la sua ex...incominciò a cantare " a mano a mano"...dedicandogliela..ma lei...se ne andò.
Rino Gaetano ha fatto la storia..la sua ex ha fatto una cazzata.

7 commenti:

emy ha detto...

Anch'io l'ho visto e mi è piaciuto tantissimo e sai la verità? Mi sei venuta in mente tu,perchè è tutto quello che hai sempre detto. Questo post fa capire a tutti che hai i contro coglioni,non te ne frega di far bella figura e di essere derisa...vai verso i tuoi sentimenti e chissenefrega delle conseguenze. Complimenti per la bella persona che sei

chiara grispo ha detto...

i love you

christian ha detto...

Ti ho vissuto quando stavi con mister x e ti ho sempre visto come la ragazza ideale:irriverente,presente,passionale,di poche parole,ma essenziali.
Una con cui parlare di tutti,divertentissima e senza pregiudizi.
Sono d'accordo con te con il film,Opzetek mette in pellicola la vita reale,perchè tutti abbiamo un amico gay,non siamo come le pubblicità della Barilla,perchè tutti abbiamo avuto a che fare con la malattia.
Lui ha un modo spettacolare di incartocciare i ricordi con il futuro.
Spero di vederti di nuovo

Viola ha detto...

Da piccola vedevo Dawson Creek e c'era una scena in cui Joey spiegava a Pacey perché aveva deciso di avere la sua prima volta con lui
"... riguarda il modo in cui mi hai portato la valigia giù dall'autobus ieri....riguarda il modo in cui quando andiamo al cinema e vai a comprare i pop corn, mi metti sempre un tovagliolino sulle gambe per evitare che mi pulisca sui jeans... e riguarda il modo in cui quando abbiamo giocato a mini golf hai sempre tirato per primo per indicarmi il percorso..mi hai insegnato a guidare... e l'anno scorso al ballo sapevi che il braccialetto che avevo era di mia madre..mi hai baciato una prima volta..e la seconda volta hai contato fino a dieci prima di rifarlo nel caso avessi avuto intenzione di fermarti... mi hai comprato un muro... siamo stati su una barca per tre mesi... e tu hai capito senza che io parlassi che non ero pronta....non chiedi perché adesso lo sono? Conterò fino a dieci, e poi comincierò a baciarti... se non vuoi che continui... devi solo fermarmi.......dieci amore mio.."
Ecco,tu sei così,dettagli che ti fanno essere scelta come protagonista delle persone che ti circondano.
In bocca al lupo per il libro

Anonimo ha detto...

Viola ha detto delle parole bellissime

andrea l. ha detto...

Ciao,vorrei contattarti per parlare di una proposta di lavoro. Produco film indipendenti,niente etichette,molta qualità e pochi soldi. Mi piace il tuo modo di scrivere ed il coraggio che esprimi:c'è bisogno di gente coraggiosa,che si sappia buttare,che sappia fare qualcosa di diverso,che sappia andare oltre i soliti schemi prescritti dalla cinematografia italiana. Se hai voglia di buttare due minuti,vorrei parlarti,mi interessano i tuoi racconti e curioso di leggerne altri.

C. ha detto...

Momento sputtanamento:
Lui,tutto muscoloso,si avvicina ad Ale " vuoi uscire con me?"
Lei " no guarda sei troppo muscoloso,non riesci neanche a grattarti il culo"