Ho ricevuto un commento,di quelli che ti svegliano di notte e ti portano via il sonno e la spensieratezza.
...perchè lascio che siano le emozioni a non farmi dormire.
Ero indecisa se scrivere questo post o meno,inzuppare il biscotto nel dolore non è nelle mie corde,ma poi ho pensato che a volte le parole scritte valgono più di mille gesti..perchè puoi rileggerle,stamparle e portarle con te,puoi rifletterci e non dimenticarle...perchè le parole se ne stanno li tra uno sguardo e un vuoto a perdere.
Ilaria mi scrive che più di una volta ha pensato di togliersi la vita "il taglio di una lametta non sarebbe stato più doloroso del silenzio che ho dentro" e mi dice che vorrebbe essere come me,che riesco a vivere anche nelle sofferenze "tra ironia e distruzione,tu rinasci sempre".
...bhè cara Ilaria,non sono l'esempio eclatante da prendere per essere una "brava persona",per essere l'esempio di vita e di scelte...ma sono diventata quello che sono perchè ho fatto un giro all'inferno.
Quando un giorno ti svegli e vedi che per errore il tuo telefono si è spento e non sei riuscita a salvare la vita del tuo migliore amico..vivrai per il resto della tua vita con la paura di non essere stata all'altezza della Vita,vivrai il resto della tua vita a trovare le sfumature dei comportamenti,delle reazioni,andando oltre l'apparenza,le bugie,le verità.
Capendo che non c'è necessariamente un domani.
Quando hai una sensibilità così marcata da sentire le parole non dette,da leggere gli sguardi vivrai una vita in bilico tra una lacrima ed un sorriso...e capita che quando ho il cuore e l'anima che si fondono in tutte queste emozioni io devo scappare da tutto ed entrare nel mio Mondo di carta e d'inchiostro.
Un Mondo beffeggiato,sottovalutato,etichettato e consumato dagli insulti...
Io ho fatto un giro all'inferno...e sono tornata..e tante volte rifaccio il viaggio per capire che anche scottarsi fa parte del gioco.
Ho le mie cicatrice,i miei ricordi scannerizzati in testa...ma non cambio e non mi lascerò cambiare da quel dolore che fa parte di me.
"...su una panchina aspetta l'autobus e si strofina le mani dal freddo che fa.
E' una mattina in cui le nuvole battono i taxi in velocità..
e le altalene si sentono libere di dondolare per propria volontà.
...intanto si fa un viaggio muto con chi ha di fronte e quasi si dimentica della realtà."
..e un pò sono come racconta la canzone di Samuele Bersani. Sto seduta in quella panchina ad aspettare,ad osservare,a sentire il vento in faccia o a bagnarmi sotto la pioggia...guardo le nuvole e ci racconto su una storia prendono forma nei miei occhi di cartapesta che si modellano davanti ad ogni sensazione.
Io "non lascio correre",non "faccio finta di niente",non lascio le domande senza le risposte,non amo i rapporti incompiuti e non credo che il tempo curi ogni male e questo forse è il vero inferno ed a volte vorrei essere superficiale,alla moda,programmata e robotica.
Non sono all'altezza di darti consigli,mi sento inerte davanti al tuo dolore,quando ho aperto questo blog pensavo solo di cazzeggiare nelle mie frasi ed ora mi ritrovo il peso del tuo cuore...e lo so che dovrei dirti quelle frasi di circostanza "devi reagire" "la fuori c'è un Mondo che ti aspetta",ma ti mentirei.
Voglio dirti che preferisco la tua sofferenza che quelle ragazzine che fanno finta di essere felici,preferisco il tuo dolore dimostrato ed urlato a chi sussurra odio,preferisco le tue lacrime e la voglia di dire basta a chi corre senza sapere dove cazzo andare.
Il giro all'inferno mi ha fatto capire che non è la morte a risolvere i problemi,perchè la morte non è la fine di tutto,è solo una vigliaccheria...il giro all'inferno mi ha insegnato a dire CHISSENEFREGA se sono strana,se piango di nascosto,se mi piace stare da sola,se mi danno della visionaria perchè sogno ad occhi aperti.
CHISSENEFREGA se non sono uguale a nessuno,se mi siedo a terra senza aver paura di sporcarmi,se parlo di amore in un periodo di aridità e sesso veloce...CHISSENEFREGA.
Un mio amico psicologo mi ha insegnato a racchiudere la rabbia e quei sospiri di troppo che ti mandano in apnea:chiudi il pugno della mano destra in maniera verticale,appoggiaci il palmo della mano sinistra e girala in senso orario come se fosse un barattolo con il tappo...e pensa che là dentro ci sia tutto quello che non vuoi vedere fuori.
...e CHISSENEFREGA!
4 commenti:
Ilaria penso che hai trovato la persona giusta per confidarti e per capire che la morte non serve a nulla.
Qui trovi qualcuno che potrà sempre ascoltarti
Dico ad Ilaria di vivere il suo dolore senza sentirsi sbagliata e voglio dire a Bambolina che SEI MERAVIGLIOSA.
Ho cercato la canzone,ti ho letto e riletto e penso che Ilaria sia la testimonianza che tu se oltre una blogger. Tu sei diventata un punto di riferimento per molte persone e non dovresti sottovalutare.
Ilaria la via più facile è una lametta,ma è soltanto per trasferire il tuo dolore sulle persone che rimangono,la vera soluzione è toccare il fondo e risalire
ho letto e riletto questo post,perche sei disarmante,dolce e crudele allo stesso tempo
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