C’è un lungomare che costeggia il Domani…mi tolgo le scarpe e ci cammino a piedi nudi.
Affondare i piedi sulla sabbia mi regala quell’attimo di sospensione che mi da il tempo di respirare
Sento in lontananza il rumore dei treni persi,il peso di un cielo che a volte non si ha la forza di sostenere,sulle spalle una coperta di abbracci regalati e nelle tasche briciole di orgoglio.
Sono nuvola che si riempie di pioggia per non lasciar trapelare gli occhi di chi,con un soffio d’alito,vorrebbe mandarmi via…nuvola che si eclissa in notti di domande che sono sempre alla ricerca della risposta giusta…quel punto interrogativo che costantemente lacera incessantemente il cuore.
Ibernare il battito del cuore nell’attimo esatto in cui si pensa di aver toccato la serenità con un dito così da scongelarlo quando la tristezza singhiozza in gola.
“RIDATEMI IL MIO SORRISO” un grido costellato di troppi silenzi e poche reazioni,non servono lenti d’ingrandimento o binocoli per mettere a fuoco la fotografia di questo presente in bianco e nero,un mondo di non vedenti che crede alle apparenze e crede ancora che una goccia non possa scavare la roccia.
Sentimenti giocati a morra cinese in cui le forbici taglieranno sempre la carta…e io sono carta sporcata d’inchiostro,niente medaglie al valore da indossare o palchi su cui autocandidarmi,una zattera di legna bagnata che cerca di galleggiare in un mare di emozioni.
Continuo a camminare in questo lungomare che divide il passato dal futuro…sento la terra del passato tirarmi a se e la terra del domani tremare sotto le mie scarpe…bisogna trovare il coraggio di affrontare il terremoto,la rivoluzione,il cambiamento…perché ogni cambiamento è anticipato da un sussulto.
Volare o atterrare,vivere di ricordi o costruirne di nuovi,replicante o attrice protagonista?
Indosso il cappuccio della maglia e affondo le labbra sotto la cerniera sperando che i miei pensieri non volino oltre ME,che nessuna stella possa carpire il mio stato di gioia apparente
…quel grido continua ad insidiare il mio respiro”RIDATEMI IL MIO SORRISO,ridatemi la mia ironia,la voglia combattiva,i miei valori messi sotto cenere,il passo coraggioso di affrontare tutto e tutti,ma soprattutto ridatemi quel VAFFANCULO che ogni tanto risolve la situazione ed è totalmente liberatorio…”
Ditelo ad alta voce,urlatelo aI quattro venti ,scrivetelo con forza e veemenza …V A F F AN C U L O!!!!
Salterò questo lungomare…dove e come ancora non lo so..sicuramente ho la certezza di rivolere il mio animo rivoluzionario,di essere l’avvocato delle cause perse,voglio mani sporche del mio sapere e non pulite per effimere bandiere bianche…mi riprenderò la mia adrenalina,anche se costerà un sacco di quei famosi vaff…
dopo pochi minuti dalla pubblicazione di questo post mi arriva un sms sul telefono
"tesoro lo sai che non posso rispondere al tuo blog,quindi questo sms ti vuole dire VAFFANCULO!!E' ovvio che non mi riferisco a te!ma a tutte quelle persone che con la loro ignoranza d'animo hanno calpestato i tuoi sorrisi,la tua gioia di vivere che davi a chi ti stava intorno!!torna ad essere l'avvocato delle cause perse perchè è così che in tanti ti vogliamo!ti amiamo per questo...in barba alle persone aride!!nella mia lontananza ti voglio bene!"
...grazie...questo vaffanculo è stato il gesto che in questa giornata mi ci voleva...la lontananza non allevia i sentimenti
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