questa sarà una lettera aperta,di quelle che scrivi di getto senza pensare alle conseguenze,che sputi su di un foglio di carta bianca in una notte calda d'estate,con la penna che mordicchi perchè il tempo corre più veloce di te...un foglio riposto nel cassetto ad aspettare il momento giusto per essere vissuto.una stramaledetta lettera che darà in pasto la mia anima ed il mio cuore al beffeggiare altrui...ma l'importante è saper vivere il momento..ed io i sentimenti li vivo fino in fondo.
quando ho saputo che te ne saresti andata sono rimasta in silenzio per un paio di minuti,sentivo quella voce che mi raccontava i minimi particolari...ma quelle parole erano sfuocate,volevo sentire,ma non ci riuscivo.
E' difficile spiegarlo,è difficile farlo capire...erano le 9 di sera e la luce del neon non riusciva ad illuminare più il buio che era sceso.
Ero indecisa:sputarti tutta la mia rabbia o aspettare che fossi tu a parlare?
...non ho fatto nulla di tutto questo,ma ho colorato le mie parole di quell'amarezza che da mesi avevo già sorseggiato...ed il sapore non era cambiato,un sapore amaro da ingoiare senza dover batter ciglia.
Eppure l'avevo messo in conto...da sempre ho saputo il finale di questa storia,ma se perderti come collega era lo scotto da pagare avrei preferito vedervi comunque unite.
Non riesco a dimenticare e forse a perdona un pomeriggio...lavoravo con voi e sinceramente in quel periodo avrei preferito donare un rene al primo offerente pur di non farlo...tutte e tre divertite e sorridenti a dimostrare a tutti e particolarmente a me quella vostra unione...ho resistito con una forza che pensavo di non avere...perchè il tempo mi avrebbe dato ragione e tutte le pacche sulle spalle e gli sguardi complici delle colleghe che mi sostenevano mi hanno dato la volontà di aspettare in silenzio.
Non ti ho chiesto spiegazioni,non ti ho domandato nulla...e nonostante ancora oggi io abbia mille domande senza una risposta ho aspettato le tre di notte per farti capire che in qualsiasi momento potevi contare su di me...ho fatto di tutto per farti cambiare idea,ma con quella stupida acidità che sfronteggi hai sempre chiuso il discorso.
Non ti avrò più tra i piedi e mi mancherai più di quanto immagini,ma sono orgogliosa di te e di come sei cresciuta in così poco tempo.
Mi mancherai oltre che come collega,come presenza fisica..eri una certezza...un sorriso amico..una delle poche persone che forse mi ha capito...io sapevo che anche nei silenzi tu sapevi di me...e che un pizzico sulla guancia valeva più di tante parole
Anche da lontano ti osservavo ed in qualsiasi momento tu fossi caduta io sarei stata pronta a risollevarti...non ti ho mai perso di vista sister.
Non aver paura del domani,di quello che troverai,dello sconosciuto avvenire perchè sei in grado di affrontare tutto quello che la vita ti metterà davanti...hai le capacità professionali per rivestire ogni compito ed ogni competenza.
In un anno e mezzo hai la situazione sotto controllo e riesci a gestire 12 pazienti al meglio iniziando a guardarli con quell'occhio critico che solo l'esperienza ti da.
Ce la farai perchè se ti metti in testa qualcosa non molli,ma ricordati che in qualsiasi momento la porta è sempre aperta..e questo non significherebbe perdere,perchè ammettere i propri sbagli è sinonimo d'intelligenza.
So già che questa lettera vivrà e morirà in questo momento,che il tuo cuore non si aprirà ai sentimenti e che la durezza che hai messo come corazza non la toglierai neanche per me...ma il bene che ti voglio mi fa andare oltre...anche sembrare una stupida e rincoglionita sentimentale di merda.
1 commento:
bellissima lettera,magari tutti ne ricevessero una così nella vita
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