10 marzo 2007

All'ombra di un'amicizia


Lei viveva nell'ombra,
giaceva nell'omertà di un'amicizia scolpita sul silenzio e l'approvazione.
Tremante viveva le idee dell'altra
impaurita chinava il capo davanti al suo sentimento
non aveva più il suo corpo
non aveva più le sue gesta
non aveva più i suoi occhi
vedeva con gli occhi dell'altra...sentiva con altre mani...odorava profumi a lei sconosciuti.
Solitudine,questa era la sua malattia
..pensava che l'aspettasse all'angolo,sentiva il peso di un silenzio che aveva già conosciuto
voleva qualcuno che rispondesse all'altro capo del telefono
voleva una spalla su cui appoggiarsi nel lavoro
voleva del bene...
ma non capiva che stava affondando piano piano..
non capiva che non si può vivere la vita di un'altro
non capiva che l'amicizia non significa annullarsi
Fatti vedere per quello che sei
parla con la tua voce
non avvallare le menzogne solo per amore
non fare intorno a te terra bruciata
Non sempre il cuore da i consigli giusti
a volte occorre ascoltare la Signora Ragione
..a volte è meglio la solitudine che un cuore sfruttato di circostanze.
Una delle ultime volte che ci siamo parlate
davanti alla flebile luce di un computer ti ho detto
"è ora che qualcuno chieda scusa..almeno una volta"
...tu non hai risposto,ma i tuoi occhi si
E proprio il ricordo di quegli occhi
che ora non mi ti fa odiare.
La solitidine non è essere soli,
ma è amare gli altri inutilmente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcuno si domanda "chi sono io?" e così pensa che voler bene significa gettarsi nel baratro degli avvenimenti solo per amore non capendo che l'amicizia è aprire gli occhi all'altro e non chiuderglieli.
Azzecatissime le immagini

Anonimo ha detto...

non penso che questa persona sia così stupida;forse vedi ingenuità la dove c'è ipocrisia

Anonimo ha detto...

è più facile e comodo vivere le idee altrui,stare dalla parte della più forte non sapendo che quella forte è colei che sa aspettare che i nodi vengano a galla senza muovere ciglio.vai avanti così