12 ottobre 2006
amica mia...
vivere sospesi nell'aria...vivere trattenendo il respiro...vivere sperando di toccare il cielo con il dito...vivere con la paura di morire...
Deglutire la saliva che si è già prosciugata in bocca,congiungere le mani sul procinto di una preghiera furtivamente rubata al silenzio per capire in quel preciso momento che stai al mondo solo per una botta di culo.
e lo sguardo diventa assente e si posa sui ricordi ridipinti dalla voglia di riviverli e davanti agli occhi passano fotogrammi di immagini scattate dal cuore e sviluppate dall'anima.
Salirò fino a quando le forze me ne daranno la possibilità e ti porterò con me,a respirare ossigeno puro,ti porterò lontano da quel male in agguato che ci aspetta li sotto,ti porterò a sorridere e a ridere a crepapelle,ti accarezzo i capelli per tranquilizzarti e stringerò a me il tuo corpo stanco per donargli coraggio...
Io ci sarò anche quando penserai di essere sola a combattere questa guerra,quando vedrai un'ombra dietro il tuo cammino sarà la mia,quando sentirai una voce che ti richiama alla realtà sarà la mia,quando tu starai per crollare io ci sarò...
...e ci sarò quando ricordando tutto questo sorrideremo tenendoci la mano.
... Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola (...) Si rese conto d’un tratto che il suo amico non era più divino di quanto lui stesso non fosse. Senza limiti.("Il gabbiano Jonathan Livingstone", R. Bach)
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