Ovunque

Sembra una di quelle storie nate dalla mia penna,quelle che mi sfuggono di parola nelle notti disarmanti...quelle che i lettori rileggono e ci cuciono sopra pensieri che si fanno sempre più grandi nelle ore piccole.

C'era la pioggia,che batteva su i vetri della macchina...un tintinnio inesorabile che teneva il tempo.

C'eri tu ed i tuoi occhi umidi,nudo di paure e maschere di cartapesta accartocciate tra le gambe

C'ero io,disarmata e disarmante,con un cuore pronto a rimettersi di nuovo in gioco...senza neanche avvisarmi.

C'erano gli A Great Big World alla radio e Say Something ad incorniciare il momento.

Io non so che cosa sia realmente successo,ma in quel preciso momento ho capito che l'Amore è come una macchia d'inchiostro in una camicia bianca: inutile cercar di mandarla via o di coprirla con maglioni pesanti...lei rimarrà li,indelebile e beffarda.

Sentirai sempre la sua presenza,non si lascerà dimenticare.

Ho capito che amare è come quando sei in macchina ed il sole ti sbatte negli occhi,cerchi si coprirlo con la mano o speri in qualche palazzo a far ombra...ma nonostante tutto,vai avanti,perché è più rischioso fermarsi che proseguire il cammino.

Ora non so dove porterà quella sera di pioggia dentro quella canzone malinconica...ma di una cosa son certa,che il mio inchiostro non avrebbe fatto di meglio.