29 ottobre 2013

Mattino qualunque

Ore 9 del mattino,me ne stavo sul letto appoggiando la testa su un cuscino ripiegato,pantaloni del pigiama,una maglietta a maniche corte e leggevo un libro respirando quel mattino di completa tranquillità.
Poi sei arrivata tu,ho sentito che appoggiavi le chiavi sul tavolino,la borsa sul divano e sei entrata in camera
"Amó che ci f.."  Non mi hai fatto neanche finire la frase,che mi hai tolto il libro e ti sei sdraiata su di me,come se fossi la tua custodia,come se fossi il posto giusto dove stare.
Ho appoggiato il naso tra i tuoi capelli che sapevano di buono e ho pensato a quando cammino per strada e ricevo un tuo messaggio,mi si dipinge un sorriso sulle labbra anche se mi scrivi un semplice "ricordati di comprarmi gli assorbenti" e giro per le strade fregandomene di tutto,lo so,qualcuno direbbe -non è cosa buona e giusta-,ma chissenefrega di cosè giusto e sbagliato,l'amore si vive a perdifiato,come se avessi l'acqua alla gola e quello fosse l'unico boccaglio a cui aggrapparti.
L'amore non ha convenevoli,non deve chiedere scusa al Mondo,non deve celarsi o mimetizzarsi,l'amore si fa strada anche quando non c'è nessuna indicazione,l'amore è come un fuoco d'artificio che esplode soltanto per toccare il cielo con la punta di una scintilla,l'amore é questo...sdraiarsi,una mattina,di un giorno qualunque,sopra qualcuno che non vuole spazi.

E questa è una storia semplice,senza colpi di scena o senza una sceneggiatura ben riuscita,è solo una polaroid scattata d'improvviso,niente trucco e parrucco,senza cercare gli aggettivi giusti o un finale travolgente..questa è una storia,come tante,ma che molti non riescono a vedere.
Questa storia la dedico a quel ragazzo,che per paura di essere se stesso si è gettato dall'undicesimo piano di un palazzo qualsiasi in una città come Roma.
Quando fai un volo di venti metri il medico del 118 non può far altro che constatare la morte...io constato soltanto amarezza.
Molte volte alcune colleghe si domandano " se i miei figli vedessero due uomini baciarsi come glielo spiegherei?"... ma se ti domandi questo,ti dovresti anche domandare come spiegheresti a tuo figlio perché un 21enne si uccide per OMOFOBIA.


7 commenti:

gemi ha detto...

l'ho fatto anch'io,forse con molto meno coraggio,mi sono scolata due bottigliette di gocce di minias e poi ho chiesto aiuto. Non so neanch'io perchè ho chiesto aiuto,volevo uccidermi e poi ho avuto paura. Non ho mai raccontato questa storia a nessuno,ma forse può essere d'aiuto a qualcuno,capire che la morte non risolve il pregiudizio.
Ancora oggi non ci si può dichiarare a tutti,al lavoro,ai parenti e si vive a metà.
Io invito tutti a far girare questo post,perchè solo in questo blog e in altri pochissimi posti si respira la libertà di essere e ti vien voglia di parlare come se ti ascoltassero degli amici di vecchia data.
Fate girare questo post perchè l'omofobia va combattuta soltanto parlandone.
Grazie per la speranza che mi hai fatto sentire sottopelle

Anonimo ha detto...

gemi hai ragione,questo post va fatto girare perchè questa bellezza d'animo non va lasciata morire qui.
Io l'ho fatto

carmen ha detto...

Dovremmo imparare ad ignorare e a non lasciarci ferire dalla stupidità di alcune persone, tanto la gente troverà sempre un motivo per criticare l'altro. Senza dubbio è una cosa difficile da fare soprattutto per chi ha un animo sensibile, non è giusto che a vincere sia sempre chi urla, chi alza le mani e l'ignoranza.. Prima o poi vincerà anche il cuore dobbiamo solo crederci!

paola ha detto...

A volte la colpa è anche nostra,che abbassiamo la testa davanti alle dita puntate.
Faccio girare <3

Anonimo ha detto...

è uno schifo che un ragazzo di 21 anni si debba uccidere pur di non essere se stesso,che mondo è?

Alessandra ha detto...

Viviamo in un mondo in cui se un ragazzo è troppo educato, mai volgare, non parla sempre e solo di donne che si è scopato, è da discriminare perché che uomo è quello...e così giuro...e senti persone che parlano tra loro e dicono: "minchia sicuramente quello è gay" e lo fanno con disprezzo.viviamo in un mondo in cui se la pensi diversamente rispetto ad un gruppo sicuramente sei cretina..viviamo in un mondo in cui se non sei lecchina sei fessa..viviamo in un mondo in cui se ami qualcuno del tuo stesso sesso sei anormale..
Ma sapete che vi dico che in realtà alla gente degli altri non gliene frega un cazzo...e questo l'ho capito con il tempo perché qualunque cosa fai ti critichera' sempre ma solo perché sono una massa di pecoroni...e' come quando tutti iniziano a fumare solo perché lo fanno gli altri.
Nessuno ha il coraggio di uscire fuori da sto gregge..pochissimi lo fanno.che tristezza.

Anonimo ha detto...

io mi facevo del male da sola,appena qualcosa non andava mi tagliavo,non mi accettavo,non accettavo questa diversità.
Ora va un pò meglio,ma non mi potrei mai dichiarare.