22 febbraio 2013

ci pensano gli occhi


Una storia senza protagonisti,senza nomi a cui dar rilievo,senza un verbo da coniugare per sopperire ad una sceneggiatura su cui lavorare,senza una punteggiature per creare suspance e riflessioni…è una storia comune,ma così comune da diventare speciale.
Tutti alla ricerca della meraviglia,dell’unicità,senza capire che il percepibile è la fantasia più bella da vivere.
È una storia che si chiama Amore,non da copertina plastificata o da prima pagina sul giornale,non di quelle raccontate per vantarsi con le amiche ne di quelle che un poeta professionista ti rilegherà in alcuni versetti in rima baciata.
È una storia d’Amore in un appartamento al terzo piano in un palazzo di visi multicolor,scelto non per la veduta dalla finestra (anche perché nessuno impazzirebbe per l’odore di involtini primavera e di cipolla fritta alle sette del mattino),ma per i pochi zeri sull’affitto da pagare a fine mese…perché non sono le mura a rendere CASA un’ambiente,ma la serenità che si respira dentro.
Hanno deciso di convivere per diminuire le distanze,per togliere il fiatone o il vuoto allo stomaco…hanno deciso di convivere,nonostante le difficoltà,per essere “noi”
NOI mettiamo una coperta in più nel letto per risparmiare sul riscaldamento;c’è quel preciso momento della sera in cui ti spogli per impigiamarti e il freddo ti congela anche i peli del culo che quando ti imbalzami sotto il piumone,neanche fossi tutankhamon,hai voglia solo di abbracciarla.
E stiamo li,con brividi e con i denti che battono,le labbra che si cercano e la luce della tv che illumina quello che siamo. Dita libere che si intrecciano,che seguono il profilo dell’altro,che cancellano per gelosia assopita baci di ex passati,posare il naso sul collo dell’altra e mangiare il suo profumo..sentirlo nella gola,nella tempie,sulle gote,sulla bocca dello stomaco…
Noi impastiamo farina e lievito pur di risparmiare in una pizza da ristorantino romantico…accendiamo delle candele smangiucchiate dal tempo se vogliamo creare atmosfera,noi non abbiamo bisogno di un concerto, strimpelliamo una chitarra e battiamo la forchetta su i coperchi delle pentole cantando stonati una canzone neomelodica ascoltata per caso alla radio…noi ridiamo,di quei sorrisi leggeri che ti lasciano sperare al domani.
“amò ti prendo venti euro dal portafoglio”,me lo grida mentre sto sotto la doccia perché quello che è mio è suo e quello che è suo è mio,non c’è imbarazzo,timore,paura di oltrepassare un limite…nella vita ci sono dei periodi,il periodo in cui io mi occuperò di lei e un altro periodo in cui sarà lei a prendersi cura di me.
Un periodo in cui io lavorerò e lei traccerà il futuro,un periodo di pasta in bianco pur di comprare un comò scontato al 50% all’ikea..un periodo in cui io starò male e saranno le sue mani sulla fronte a cambiarmi la giornata.
Questa è una storia d’Amore,in cui hanno rischiato e preso a pugni le tragiche notizie del telegiornale,quelle che ti dicono che non c’è un domani per i giovani e che la crisi spezza le gambe,Questa è una storia d’Amore che non ha avuto paura di partir da zero consapevoli che lo zero è il numero che viene prima di tutto,Questa è una storia d’Amore che mette le maiuscole dopo una virgola,che va a capo con le consonati,che ha il fiatone ancor prima di correre,che dorme quando è ora di svegliarsi,che ci si ama a cuscinate in faccia e ci si odia con occhi stremati,Questa è una storia d’amore di messaggi lasciati sul telefono nel susseguirsi di una giornata,di un post it lasciato sullo specchio del bagno,di una bolletta appesa al frigorifero per ricordarsi di pagarla,di una banana annerita nel cesto della frutta,di un calzino lasciato a terra e del dentifrigio sul lavandino…Questa è una storia d’Amore di una felpa con il cappuccio,di un caffè in cialde,di zucchero di canna rubato in bustine al bar all’angolo,di un invito a cena dei genitori,di date che diventano ricordi,della prima scureggia lasciata sotto le lenzuola,Questa è una storia d’Amore di cambio di stagione,di profumo d’ammorbidente,di un puzzle lasciato sul tavolo,di una lista della spesa “pomodori,bistecche di maiale,olio,gommose”,di una fedina lasciata vicino alla saponetta,di assorbenti con le ali e di pinzette sopra il comodino…
Questa è una storia d’Amore senza protagonisti,ma soltanto NOI




6 commenti:

denise ha detto...

bellissima,non ci sono parole

Anonimo ha detto...

sposami!!!

antonella ha detto...

mangiare le gommose davanti ad un film è il top,che je voi dì.
Noi imperfetti viviamo così,non ce ne frega nulla di essere migliori,noi vogliamo sbagliare e fare cazzate

nico ha detto...

ti ho vista con i miei occhi parlare d'amore,bhè mi basta dire che l'altra persona era fortunata

Anonimo ha detto...

il tuo tatuaggio ti rispecchia in tutto

sonia ha detto...

mi lascia sempre senza parole.....