Una storia senza protagonisti,senza nomi a cui dar
rilievo,senza un verbo da coniugare per sopperire ad una sceneggiatura su cui
lavorare,senza una punteggiature per creare suspance e riflessioni…è una storia
comune,ma così comune da diventare speciale.
Tutti alla ricerca della meraviglia,dell’unicità,senza
capire che il percepibile è la fantasia più bella da vivere.
È una storia che si chiama Amore,non da copertina
plastificata o da prima pagina sul giornale,non di quelle raccontate per
vantarsi con le amiche ne di quelle che un poeta professionista ti rilegherà in
alcuni versetti in rima baciata.
È una storia d’Amore in un appartamento al terzo piano in un
palazzo di visi multicolor,scelto non per la veduta dalla finestra (anche perché
nessuno impazzirebbe per l’odore di involtini primavera e di cipolla fritta
alle sette del mattino),ma per i pochi zeri sull’affitto da pagare a fine mese…perché
non sono le mura a rendere CASA un’ambiente,ma la serenità che si respira
dentro.
Hanno deciso di convivere per diminuire le distanze,per
togliere il fiatone o il vuoto allo stomaco…hanno deciso di
convivere,nonostante le difficoltà,per essere “noi”
NOI mettiamo una coperta in più nel letto per risparmiare sul
riscaldamento;c’è quel preciso momento della sera in cui ti spogli per
impigiamarti e il freddo ti congela anche i peli del culo che quando ti
imbalzami sotto il piumone,neanche fossi tutankhamon,hai voglia solo di
abbracciarla.
E stiamo li,con brividi e con i denti che battono,le labbra
che si cercano e la luce della tv che illumina quello che siamo. Dita libere
che si intrecciano,che seguono il profilo dell’altro,che cancellano per gelosia
assopita baci di ex passati,posare il naso sul collo dell’altra e mangiare il
suo profumo..sentirlo nella gola,nella tempie,sulle gote,sulla bocca dello
stomaco…
Noi impastiamo farina e lievito pur di risparmiare in una
pizza da ristorantino romantico…accendiamo delle candele smangiucchiate dal
tempo se vogliamo creare atmosfera,noi non abbiamo bisogno di un concerto,
strimpelliamo una chitarra e battiamo la forchetta su i coperchi delle pentole
cantando stonati una canzone neomelodica ascoltata per caso alla radio…noi
ridiamo,di quei sorrisi leggeri che ti lasciano sperare al domani.
“amò ti prendo venti euro dal portafoglio”,me lo grida
mentre sto sotto la doccia perché quello che è mio è suo e quello che è suo è
mio,non c’è imbarazzo,timore,paura di oltrepassare un limite…nella vita ci sono
dei periodi,il periodo in cui io mi occuperò di lei e un altro periodo in cui
sarà lei a prendersi cura di me.
Un periodo in cui io lavorerò e lei traccerà il futuro,un
periodo di pasta in bianco pur di comprare un comò scontato al 50% all’ikea..un
periodo in cui io starò male e saranno le sue mani sulla fronte a cambiarmi la
giornata.
Questa è una storia d’Amore,in cui hanno rischiato e preso a
pugni le tragiche notizie del telegiornale,quelle che ti dicono che non c’è un
domani per i giovani e che la crisi spezza le gambe,Questa è una storia d’Amore
che non ha avuto paura di partir da zero consapevoli che lo zero è il numero
che viene prima di tutto,Questa è una storia d’Amore che mette le maiuscole
dopo una virgola,che va a capo con le consonati,che ha il fiatone ancor prima
di correre,che dorme quando è ora di svegliarsi,che ci si ama a cuscinate in
faccia e ci si odia con occhi stremati,Questa è una storia d’amore di messaggi
lasciati sul telefono nel susseguirsi di una giornata,di un post it lasciato
sullo specchio del bagno,di una bolletta appesa al frigorifero per ricordarsi
di pagarla,di una banana annerita nel cesto della frutta,di un calzino lasciato
a terra e del dentifrigio sul lavandino…Questa è una storia d’Amore di una
felpa con il cappuccio,di un caffè in cialde,di zucchero di canna rubato in
bustine al bar all’angolo,di un invito a cena dei genitori,di date che
diventano ricordi,della prima scureggia lasciata sotto le lenzuola,Questa è una
storia d’Amore di cambio di stagione,di profumo d’ammorbidente,di un puzzle
lasciato sul tavolo,di una lista della spesa “pomodori,bistecche di
maiale,olio,gommose”,di una fedina lasciata vicino alla saponetta,di assorbenti
con le ali e di pinzette sopra il comodino…
Questa è una storia d’Amore senza protagonisti,ma soltanto
NOI
6 commenti:
bellissima,non ci sono parole
sposami!!!
mangiare le gommose davanti ad un film è il top,che je voi dì.
Noi imperfetti viviamo così,non ce ne frega nulla di essere migliori,noi vogliamo sbagliare e fare cazzate
ti ho vista con i miei occhi parlare d'amore,bhè mi basta dire che l'altra persona era fortunata
il tuo tatuaggio ti rispecchia in tutto
mi lascia sempre senza parole.....
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