10 ottobre 2011

matematica...mente

… la città intirizzita mette le sue maglie a maniche lunghe,affronta i primi brividi sulla pelle e sfugge da un vento che rende l’amore matematica:
l’amore è un attimo sfuggito al controllo,un sibilo tra le foglie degli alberi,uno scrollone di pioggia che ti toglie di dosso l’amarezza del tempo che scorre,l’amore sono labbra screpolate che cercano riparo in un bacio e poi in un altro ancora,è un abbraccio caldo di un plaid che odora ancora di naftalina,è il rumore dei ferri della nonna che ti rendono magicamente bambina,è un pasto caldo da mangiare a quattro mani,l’amore sono mani gelide da tenere strette,è l’odore del pop corn che scoppietta sul fuoco,è l’odore della terra bagnata,è luce che lascia spazio alla notte,è una pozzanghera falciata da un auto in corsa…e noi questo amore lo rendiamo matematico dietro permeabili di circostanza,dietro un calendario in cui incastonare la vita,dietro una sciarpa che copre i sorrisi,dentro pellicce salva freschezza e sotto tetti di difesa.
Prova ad uscire dal tuo guscio,senza aver timore di bagnarti,non salvare i pugni dentro le tasche,ma sii aperto al mondo … respira a pieni polmoni la notte che ti travolge,alza il naso all’insù e parla con le stelle,non contarle per sapere se domani ci sarà tempo buono o cattivo,ma vivi quello spettacolo a cui non serve pagare il biglietto.
Ci sono spettacoli a cui noi non diamo importanza,frammenti di vita che passano sotto i nostri occhi assenti e neanche se ti volti indietro a cercarli puoi rivivere la magia di quel momento.
Non perder tempo a guardare l’orologio per sapere che ora è,di sicuro il tempo che abbiamo corre più in fretta di quello che abbiamo vissuto
Non limitarti a credere alle apparenze … di solito è proprio il sole che crea le ombre
Non credere che la maggioranza abbia sempre ragione perché è la follia a renderti unico
Non ripararti sotto l’ombrello se la pioggia cade fragorosa,al di là del tuo angolo di paradiso c’è chi cammina mille miglia per un secchio di acqua e fango
Non buttare via le scarpe consumate,saranno il ricordo dei passi in avanti che hai fatto e della polvere che hai macinato
L’autunno ha cambiato finalmente pagina,si è presentato in un giorno qualunque ad un orario qualunque con la sua maglietta della salute e il suo naso perennemente freddo.
L’autunno avrà cambiato gli abiti,la tempistica,fatto l’orlo alle giornate,cambiato il colore alle pareti delle nuvole,variato il menù dalle insalate di riso ai minestroni di verdure …ma non avrà reso il nostro domani matematicamente ordinario

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