02 dicembre 2013

Brumm

Ore 6:30 del mattino.
La luce fioca dei lampioni si fa largo nella nebbia di un giorno ancora addormentato nel suo bianco e nero.
Pioggia che cadenza un risveglio lento,ma inesorabile,pioggia che bagna le mie converse e l'orlo dei jeans stropicciati.
Sul viso poche ore di sonno e la forma del cuscino a ricordarmi una notte d'inchiostro ed ispirazione.
A quest'ora sembra di avere la città in pugno,alla radio la voce di un tipo che odora ancora di caffè e cornetto alla nutella.
Da il buongiorno con una canzone che rispolvera ricordi e rimpianti e sorrido fiera di come,con il passar degli anni,il mio nome faccia rima con follia.
A quest'ora il pane é già caldo,qualcuno starà facendo del sesso veloce senza tanti preliminari,alcuni spegneranno la sveglia con la scusa "altri cinque minuti" ed altri ancora staranno portando,con il pigiama sotto il cappotto,il cane a pisciare.
Buddha diceva che "per vedere ciò che pochi hanno visto,dovete andare dove pochi sono andati" ed allora non mi fermerò davanti a delle emozioni,davanti ad una strada distrutta,non maledirò un tetto rotto per paura di bagnarmi al primo inverno perché da quello stesso tetto potrò avere l'universo a portata di mano.
E se devo mettere in una scelta,un sacchetto di stelle o una vita sicura,bhè io opterò sempre per pó di magia in più.
Non ho bisogno di un palco,di un pubblico pagante o di qualche applauso per sentirmi una vincente;se vedo il sorriso di chi mi sta accanto,io sto bene.
Se in inglese spiccioli si dice anche change...allora penso che basta poco per avere un cambiamento...ed allora fanculo l'impossibile. 
Decido di toccare il cielo con le dita,di rubare la luna,di soffiar via le nuvole,di rendere la pioggia acqua da bere e questo me lo ha insegnato mio nipote che aprendo le braccia e vibrando le labbra in un brummm è sicuro di saper volare.






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