...torno indietro con il tempo,quando stavo dietro i banchi di scuola...quando ti davano una lista di libri da leggere ed io immancabilmente mi compravo i bignami per avere un riassunto semplice e veloce...anche a quel tempo non amavo le regole che si mettono alla mente,alla curiosità,al diritto di SCEGLIERE.
E cosi,da sola,mi leggevo quello che volevo ed un giorno mi sono imbattuta in questa storia scritta da Rodari:
"C'era una volta un'Acca.
E cosi,da sola,mi leggevo quello che volevo ed un giorno mi sono imbattuta in questa storia scritta da Rodari:
"C'era una volta un'Acca.
Era una povera Acca da poco: valeva un'acca, e lo sapeva. Perciò non montava in superbia, restava al suo posto e sopportava con pazienza le beffe delle sue compagne. Esse le dicevano:
E così, saresti anche tu una lettera dell'alfabeto? Con quella faccia?
Lo sai o non lo sai che nessuno ti pronuncia?
Lo sapeva, lo sapeva. Ma sapeva anche che all'estero ci sono paesi, e lingue, in cui l'acca ci fa la sua figura.
" Voglio andare in Germania, - pensava l'Acca, quand'era- più triste del solito. - Mi hanno detto che lassù le Acca sono importantissime ".
Un giorno la fecero proprio arrabbiare. E lei, senza dire né uno né due, mise le sue poche robe in un fagotto e si mise in viaggio con l'autostop.
Apriti cielo! Quel che successe da un momento all'altro, a causa di quella fuga, non si può nemmeno descrivere.
Le chiese, rimaste senz'acca, crollarono come sotto i bombardamenti. I chioschi, diventati di colpo troppo leggeri, volarono per aria seminando giornali, birre, aranciate e granatine in ghiaccio un po' dappertutto.
In compenso, dal cielo caddero giù i cherubini: levargli l'acca, era stato come levargli le ali.
Le chiavi non aprivano più, e chi era rimasto fuori casa dovette rassegnarsi a dormire all'aperto.
Le chitarre perdettero tutte le corde e suonavano meno delle casseruole.
Non vi dico il Chianti, senz'acca, che sapore disgustoso. Del resto era impossibile berlo, perché i bicchieri, diventati " biccieri", schiattavano in mille pezzi.
Mio zio stava piantando un chiodo nel muro, quando le Acca sparirono: il " ciodo " si squagliò sotto il martello peggio che se fosse stato di burro.
La mattina dopo, dalle Alpi al Mar Jonio, non un solo gallo riuscì a fare chicchirichi': facevano tutti ciccirici, e pareva che starnutissero. Si temette un'epidemia.
Cominciò una gran caccia all'uomo, anzi, scusate, all'Acca. I posti di frontiera furono avvertiti di raddoppiare la vigilanza. L'Acca fu scoperta nelle vicinanze del Brennero, mentre tentava di entrare clandestinamente in Austria, perché non aveva passaporto. Ma dovettero pregarla in ginocchio: Resti con noi, non ci faccia questo torto! Senza di lei, non riusciremmo a pronunciare bene nemmeno il nome di Dante Alighieri. Guardi, qui c'è una petizione degli abitanti di Chiavari, che le offrono una villa al mare. E questa è una lettera del capo-stazione di Chiusi-Chianciano, che senza di lei
diventerebbe il capo-stazione di Ciusi-Cianciano: sarebbe una degradazione
L’Acca era di buon cuore, ve l’ho già detto. È rimasta, con gran sollievo del verbo chiacchierare e del pronome chicchessia. Ma bisogna trattarla con rispetto, altrimenti ci pianterà in asso un'altra volta.
Per me che sono miope, sarebbe gravissimo: con gli "occiali" senz’acca non ci vedo da qui a lì."
..e oggi ripensandoci,penso che anch'io mi sento come un'acca,incompresa,a volte inutile,non importante,fuori dal gruppo,non essenziale...muta.
Ma le persone non hanno capito che i migliori discorsi li ascolti dai silenzi,dalle voci fuori dal coro...se solo sapessimo andare oltre,guardare oltre il nostro naso,ad avere la curiosità di capire gli altri...a pensare che forse si può rincorrere il vento,che si può fermare il tempo,che si può tagliare il cielo...che da grande puoi avere il sogno di essere bambino.
L'acca se ne sta li,incastrata tra qualche lettera,disadattata in un mondo di vincitori..ma senza di lei nulla avrebbe il suo significato.
...ed allora chi se ne frega di essere vocale o una bella consonate,io rimango H,cerco di cambiare il Mondo e se non ci riesco cerco di renderlo migliore..noi "acche" continueremo ad essere fuori dalle righe,a non essere pecoroni di un'unica voce,non vogliamo essere alla moda...ma vogliamo ESSERE NOI STESSI.
Con mille difetti e pochi pregi,ma pregi che se li incontri ti lasciano il segno.
Noi cadiamo negli occhi delle persone,inciampiamo negli abbracci,ci tuffiamo nei cuori perchè seppur l'AMORE sia senza ACCA..è tutta roba nostra
..e oggi ripensandoci,penso che anch'io mi sento come un'acca,incompresa,a volte inutile,non importante,fuori dal gruppo,non essenziale...muta.
Ma le persone non hanno capito che i migliori discorsi li ascolti dai silenzi,dalle voci fuori dal coro...se solo sapessimo andare oltre,guardare oltre il nostro naso,ad avere la curiosità di capire gli altri...a pensare che forse si può rincorrere il vento,che si può fermare il tempo,che si può tagliare il cielo...che da grande puoi avere il sogno di essere bambino.
L'acca se ne sta li,incastrata tra qualche lettera,disadattata in un mondo di vincitori..ma senza di lei nulla avrebbe il suo significato.
...ed allora chi se ne frega di essere vocale o una bella consonate,io rimango H,cerco di cambiare il Mondo e se non ci riesco cerco di renderlo migliore..noi "acche" continueremo ad essere fuori dalle righe,a non essere pecoroni di un'unica voce,non vogliamo essere alla moda...ma vogliamo ESSERE NOI STESSI.
Con mille difetti e pochi pregi,ma pregi che se li incontri ti lasciano il segno.
Noi cadiamo negli occhi delle persone,inciampiamo negli abbracci,ci tuffiamo nei cuori perchè seppur l'AMORE sia senza ACCA..è tutta roba nostra
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