04 giugno 2009

"Non ha tempo ne voglia di pregare Dio perchè, vuol contare soltanto sul suo dolore .."


se ne stava seduto sulla sua poltrona di pelle marrone sdrucita ed ogni piega del rivestimento raccontava una storia,raccontava delle ore passate davanti alla tv con in una mano una lattina di birra e nell'altra il telecomando...pensava che stando seduto il mondo si fermasse o meglio che lui non dovesse mai mettersi in paro con il futuro e così l'orologio del soggiorno rintoccava sempre le ore 10

perchè le dieci sono un'orario comodo..

...di mattina già tutta la vita è nel pieno risveglio,non ti devi preoccupare di dover aprire gli occhi,di metterti i panni migliori o di aprire la finestra della camera per prendere aria..perchè l'aria ha fatto già il suo porco cammino e tutto quello che hai fatto è fatto..

...le dieci di sera invece sono l'orario degli occhi che sfuggono alle domande,che non vogliono trovare le risposte di una mattina dubbiosa,che cercano di trovare un giorno nuovo,che sono vestiti di un pigiama comodo senza pretese...

questa volta tra le mani aveva una lettera,una lettera di carta stravissuta con l'inchiostro che gridava permesso e sul pavimento la busta aperta macchiata di gocce di pioggia che gettava il mittente nell'anonimato,ma lui sapeva di chi fossero quelle parole...


"ho gettato le mie ali..voglio farmi travolgere dall'amore,dalla paura di soffrire,voglio un cuore che si faccia sentire in gola,delle mani che sudino al primo sguardo..voglio delle ginocchia che tremino di passione,voglio una vita che abbia un senso,voglio addizioni e sottrazioni che non portino al primo conteggio,voglio un fulmine che mi faccia cambiare opinione...voglio del miele dove impastricciarmi le dita,voglio quel pizzico di follia che mi faccia gettare la mente nel primo secchio dei rifiuti,voglio un viaggio non sapendo la meta d'arrivo,voglio valigie vuote e tasche piene di speranza...non so se sto facendo il passo giusto,se tutto questo sia una pazzia momentanea,se al termine di questa lettera sarò già pentita del mio scritto..ma so soltanto che tu sarai il mio primo coraggio,sarai il mio desiderio regalato ad una stella cadente,perchè se non avrò tentato non avrò vissuto abbastanza"


non so dirvi cosa successe di li a breve,ma posso raccontarvi che quell'orologio appeso alla parete del soggiorno ora ha le lancette che seguono l'andar del tempo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie