03 gennaio 2014

30...31...32...

Giorni fa ho letto un articolo che aveva scritto una delle mie scrittrici preferire,Oriana Fallaci.


«Io mi diverto ad avere trent’anni, io me li bevo come un liquore i trent’anni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone. Ascoltami...sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perchè è finita l’angoscia dell’attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perchè anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi. Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più.»

...e guardandomi attorno e dentro di me ho capito che è tutto vero.
Non abbiamo personaggi famosi da venerare e rincorrere perché non vogliamo essere come nessun altro,ci siamo cuciti addosso un anima,che nel bene o nel male,ci rappresenta.
Diamo il valore giusto ai sogni e li rincorriamo senza paure perché di cadute ne abbiamo fatte pur tante,ma allo stesso tempo abbiamo un lavoro e qualche euro in tasca che ci permette si sognare sempre più forte.
Sappiamo cosè l'amore e non lo rinchiudiamo in qualche acronimo o in qualche smile whatsappato...lo dimostriamo passeggiando mano nella mano,con lettere ed inchiostro o con canzoni da dedicare senza vergogna.
È l'età che non ho bisogno di alcool o di fumare per avere attenzioni,che si preferisce due amici e una coca cola al rumore assordante di una discoteca...è l'età dove il sesso non è merce di scambio o un passatempo alla solitudine.
Per sapere come baciare leggevamo Cioè e le mille domande adolescenziali ...ora perdono la verginità a 13 anni ed escono di notte come se al Tg non parlassero mai di violenze ed incidenti.
...continuo a guardarmi in giro e capisco tante cose.
Quando andavo a l'asilo,avevo rubato 100 lire ad un mio compagnetto.
Di ritorno a casa,mia mamma vide la monetina,mi rimise il cappotto e mi portò di nuovo a scuola per restituire il bottino e chiedere scusa.
...ecco,noi sappiamo chiedere scusa:non è una parolaccia,una debolezza,non ti rende meno figo...chiedere scusa è crescere.
Sarà per questo che in giro ci sono tanti bimbominchia.



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