09 marzo 2013

Sara e Dario

Sara se ne stava infreddolita sotto la finestra dalla luce ancora accesa.
Avrebbe volto fare come in quei film romantici e strappa lacrime dove la protagonista innamorata tira dei sassolini sul vetro e si arrampica fino al secondo piano per dare almeno un bacio a fior di labbra...ma bene che le potesse andare era ritrovarsi sul cornicione della vicina ad aspettare l'arrivo dei pompieri.
Guardava quella finestra aspettando almeno un'ombra e mentre la notte scendeva lenta sulla sua pelle le domande iniziavano a prendere forma.
Aver fatto sesso era stato uno sbaglio?
nessuno le aveva promesso il "per sempre",nessuno aveva parlato di un domani eppure lei dentro a quella macchina con i finestrini appannati si era sentita protetta e al sicuro,ma forse ha ragione Vasco quando dice che è tutto un equilibrio sopra la follia...
...è bastata una carezza in più,una parola incorniciata nel modo migliore o semplicemente la voglia di sentirsi importante per qualcuno a renderla pongo nelle mani di Dario.
Dario non è un ragazzo cattivo,qualche euro in tasca rubato dal portafoglio della mamma,un motorino truccato e tanta voglia di annaffiare i punti interrogativi con rum e pera..ma di sicuro di lui non si può dire che voglia legarsi a qualcuno.
Legarsi...sembra un così brutto verbo,essere incatenato a qualcosa,a qualcuno...eppure se ci pensiamo bene alla fine della fiera è quello che realmente vogliamo..sentirci parte integrante di una persona.
Io voglio essere il tuo braccio destro,il tuo primo passo della giornata,il sorriso che elargisci alle persone che incontri,il tuo indice per essere l'unica persona da te indicata,il tuo naso per sentire i tuoi stessi profumi,la tua pelle per esserti sempre addosso...legata.
Ma la paura vince a mani basse contro i sentimenti,una partita in cui non ci sono vincitori,in cui l'esito potrebbe essere scritto ancor prima di dare il via.
3...2...1...
Bravo!! 
la paura ti ha fottuto!
ti faccio i miei più sinceri complimenti!
Hai vinto il biglietto d'ingresso per la fabbrica della merda!
..e ora?
Ora che hai vinto,che ti sei liberato di quella persona,che non hai più nessuno a cui render conto(se non alle tue mutande sgommate perchè ti sei cagato sotto) che fai?
Pensi realmente che questa sia libertà?
La libertà è non sottostare alla paura.
La liberà come direbbe il grande Gaber è partecipazione.
Partecipare alla tua crescita,al creare qualcosa,a condividere,a saper dividere per due...
Sara aveva uno sguardo fisso,di quelli indecifrabili,al posto degli occhi il Grande Schermo su cui passavano le immagini dei momenti più belli...non capendo che quando uno ti prende per il culo quei momenti diventano utopia.
Scappa Sara..scappa...gambe in spalle e ritorna nella tua vita,,cuffie nelle orecchie e alza la musica fino a quando le note hanno il tuo stesso battito cardiaco...sei tu quella forte,sei tu che quando vivi qualcosa lo vivi come se non ci fosse un domani.
Ma non so perchè noi donne abbiamo un cuore in rewind,mettiamo il dolore in pausa,riavvolgiamo il nastro e ritorniamo immancabilmente sei nostri errori..e sbam!
La prossima  legnata tra i denti sarà ancora più forte.
La notte lasciava il posto al giorno,la luna sbuffava per lasciar spazio al sole e tutto sembrava così indolore che Sara non raccontò mai a nessuno quelle ore silenziose passate sotto una finestra accesa ad aspettare un'ombra.







2 commenti:

denise ha detto...

su "hai vinto un biglietto d'ingresso per la fabbrica della merda" sono morta ahahahahahahha.
bellissima storia

sonia ha detto...

hai vinto un biglietto d'ingresso per la fabbrica di merda winn ahahaha
comunque la storia è bellissima come tutto quello che scrivi :)